myriam sylla

“VANNACCI? NON SO COSA HA DETTO E NON MI INTERESSA. IO SONO TORNATA AL COLLO CON UNA MEDAGLIA D’ORO E VALE PIÙ DI MILLE PAROLE” – MYRIAM SYLLA SFANCULA IL GENERALE IGNORANDOLO: “SIAMO IL RIFLESSO PRECISO DELL’ITALIA DI OGGI. QUESTO SIAMO NOI, CHE LO VOGLIANO O NO. NON ABBIAMO BISOGNO DI SPIEGARE NULLA. VELASCO? CI HA INSEGNATO A NON PENSARE TROPPO A QUEL CHE VERRÀ, A FARE COSE SEMPLICI E RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO SENZA SPRECARE TROPPE ENERGIE. LUI È SPECIALE. IL CASO KHELIF? SIAMO SEMPRE MENO COMPRENSIVI, COME SE DI FRONTE AVESSIMO DELLE MACCHINE…”

Estratto dell'articolo di Mattia Chiusano per www.repubblica.it 

 

myriam sylla 4

È il simbolo incandescente dell’Italia del volley. Nata a Palermo, figlia di ivoriani, trasferita a cinque anni a Olginate, in provincia di Lecco, presto assorbita dalla cantera della nazionale di volley in cui tutte sognano quel che è successo domenica. Myriam Sylla ha ancora la voce rauca. Tanta festa, tanta gioia, tanta pressione sulle corde vocali. Si è sgolata durante e dopo la finale, ha preso il premio di miglior schiacciatrice dell’Olimpiade senza darci troppo peso, perché quel che conta è la squadra.

myriam sylla 5

 

Ha avuto accanto il fidanzato Alessandro Cappelletti, play della Dinamo Sassari, e suo padre Souleymane, che da anni si è trasferito per lavoro in Lussemburgo ma è riuscito a raggiungerla per la finale. Poi, appena atterrata a Linate, ha ignorato le parole di Vannacci sui tratti somatici italiani: «Non so neanche cosa ha detto e sinceramente non mi interessa. Io ho questa al collo e ne vado fiera». Questa è una delle medaglie d’oro più prestigiose delle Olimpiadi.

myriam sylla paola egonu

 

Myriam, com’è stato l’incontro con suo padre?

«Aspettavo da tanto questo momento, e mi sono augurata che mio padre potesse vedermi dal vivo realizzare un sogno. È andata così, lui si è goduto la partita, me la sono goduta anch’io, e alla fine ci siamo abbracciati felici. Ora papà è ripartito».

 

Se ne è accorta? Ha vinto l’oro come un suo idolo, nella stessa Olimpiade.

«LeBron James? È quel che ci siamo dette con le altre ragazze, “abbiamo la stessa medaglia di LeBron”. Diciamo che sono due sport completamente diversi, per noi sarebbe stato un onore prendere qualsiasi medaglia mentre per lui ne esisteva una sola. Avevo la stanza tappezzata di due immagini, ma mi ha ispirato molto di più Tai Aguero».

myriam sylla 7

 

Ha temuto di perdere in azzurro la sua amica Paola Egonu, dopo i contrasti di un anno fa?

«Non pensavo avesse l’idea di smettere completamente: è giovane e la sua carriera sarà molto lunga, quindi no. Ho gioito nel vederla felice […] ».

 

Ha colpito molto lo scambio di medaglie tra lei e Anna Danesi.

«Non l’abbiamo fatto per qualcuno o qualcosa, ma per la nostra amicizia, per il percorso fatto insieme da quando eravamo piccole. Era il modo migliore per ringraziarci dopo aver lasciato casa con un sogno».

 

JULIO VELASCO DOPO LA VITTORIA DELLA NAZIONALE FEMMINILE DI PALLAVOLO ALLE OLIMPIADI

Qualche anno fa, molto prima che Velasco parlasse della rivoluzione della donne, ha detto: “Non siamo più le ragazzine terribili di allora, ora siamo le donne terribili”.

«Quelle che erano ragazzine nel 2024 sono diventate donne. Mi auguro che questa squadra sia un esempio per tutte le giovani e per le future donne: tutte quante abbiamo il diritto di fare la qualunque, di decidere noi stesse cosa fare. Simbolo o meno, mi auguro che saremo di esempio o d’ispirazione per qualcuno».

JULIO VELASCO E PAOLA EGONU

 

Ha detto che Velasco “ha aperto il vaso e fatto sprigionare tutto quel che noi avevamo dentro”.

«Julio è speciale, è sempre stato in grado di toccare le corde giuste, lo ringraziamo. Ci ha insegnato a non pensare troppo a quel che verrà, a fare cose semplici e raggiungere l’obiettivo senza sprecare troppe energie. Ha una personalità importante, la sua storia si conosce, io non lo avevo mai incontrato di persona ma non sono mai stata in soggezione di fronte a lui».

roberto vannacci

 

Le hanno chiesto di Vannacci: avete vinto con una nazionale che ha radici in tanti Paesi, dalla Germania a Costa d’Avorio e Nigeria: può un’Olimpiade aiutare a cambiare la società?

«Noi come gruppo siamo il riflesso preciso dell’Italia di oggi. Questo siamo noi, che lo vogliano o no. Non abbiamo bisogno di aggiungere o spiegare nulla. Aver portato a casa una medaglia così importante vale più di mille parole».

 

Nel suo libro Tutta la forza che ho scrive: “Integrare in cosa se casa mia è questa?”: sembra che il presidente Mattarella l’abbia ascoltata, ogni volta la chiama “la mia concittadina”.

«Mi fa sorridere, ormai l’ha presa come un’abitudine. Devo dire che non mi dispiace: lui parla com’è giusto che sia».

PAOLA EGONU E MYRIAM SYLLA

 

Che idea si è fatta del caso Khelif?

«Mi ha dato tanta tristezza, perché credo che col passare degli anni stiamo diventando più cattivi e meno comprensivi col prossimo. È come se avessimo davanti delle macchine, ci dimentichiamo che di fronte a noi abbiamo uomini e donne fatti di carne e ossa».

MYRIAM SYLLA E PAOLA EGONU

 

[…] Dopo la finale ha parlato di un figlio: arriverà dopo Los Angeles?

«Ma io ho quasi trent’anni. Le prossime Olimpiadi? Non lo so. Devo pensare sinceramente a cosa fare del mio futuro»

PAOLA EGONU E JULIO VELASCOjulio velasco julio velasco

myriam sylla 8

myriam sylla 6myriam sylla 2myriam sylla 1myriam sylla 3myriam sylla

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…