berrettini

LUCI A NEW YORK: BERRETTINI E’ NELLA STORIA! IL TENNISTA ROMANO ASFALTA RUBLEV E VOLA AI QUARTI DEGLI US OPEN (DOVE AFFRONTERA’ MONFILS): SOLO BARAZZUTTI ERA ANDATO COSI’ AVANTI NEL TORNEO - “UNA COSA FOLLE MA NON DEVO FERMARMI. “PANATTA A 16 ANNI MI AVEVA DETTO CHE…” – VIDEO

 

https://video-it.eurosport.com/tennis/us-open/2019/che-pallonetto-di-berrettini-il-colpo-piu-bello-del-match_vid1236686/video.shtml

 

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Luca Marianantoni per gazzetta.it

 

Un immenso Matteo Berrettini si è qualificato per i quarti di finale dell’Open degli Stati Uniti battendo in tre set il russo Andrey Rublev per 6-1 6-4 7-6 al termine di una prestazione magistrale. E’ la ciliegina sulla torta di una stagione indimenticabile che lancia il campione romano all’inseguito di due traguardi fino a pochi mesi fa impensabili: l’ingresso tra i top 10 e il raggiungimento di una semifinale Slam.

berrettini

 

Eppure l’azzurro aveva tutto da perdere, contro il russo, per via di una classifica migliore (numero 25 del mondo contro il numero 43), sebbene due anni fa il talentuoso Rublev avesse già raggiunto i quarti a Flsuhing Meadows e due settimane fa avesse stritolato un certo Roger Federer sul cemento di Cincinnati. Ma nel match odierno l’assetto tattico del romano, ispirato da un gran servizio e da un eccezionale dritto, non hanno lasciato scampo al suo rivale.

 

CHE MATCH 

Berrettini si è portato a casa il primo set in appena 24 minuti con due break che hanno squarciato la partita. Stessa storia nel secondo set con Matteo che fa il vuoto nel terzo game senza più farsi riprendere (6 i punti concessi da Berrettini in 5 turni di battuta). Nel terzo il russo manca la palla per salire 2-0 (seconda palla break del match), poi l’equilibrio regna fino al 5 pari. Qui Matteo sfrutta la seconda palla break, va a servire per il match, ma si incarta subendo il primo break dell’incontro nel momento meno opportuno del match. Ma la tempra dell’azzurro resiste anche alla parziale rinascita di Rublev.

berrettini

 

E l’epilogo è al tie break in cui Berrettini vola avanti 5-2, si fa recuperare sul 5-5, manca un primo match point, ma ne conquista un secondo al termine di uno scambio portentoso di 22 colpi. Questo volta Berrettini si gioca il match point sul servizio e con una volée di dritto si conquista il diritto di approdare al quarti dell’Open degli Stati Uniti e sognare un posto in semifinale, 42 anni dopo Corrado Barazzutti. Il suo prossimo avversario uscirà fuori dal match tra Gael Monfils e Pablo Andujar. Intanto è virtualmente numero 16 del mondo e una semifinale gli garantirebbe di salire altre 3 posizioni per issarsi fino al numero 13 del mondo.

 

SORPRESE FEMMINILI—   Intanto nel femminile continuano le sorprese: questa volta a farne le spese è la numero 1 del mondo Naomi Osaka, campionessa uscente e fatta fuori agli ottavi dalla svizzera Belinda Bencic che ha vinto per 7-5 6-4. Ai quarti la Bencic è attesa dalla croata Donna Vekic che invece ha avuto bisogno di tre set per domare la tedesca Julia Goerges (7-6 5-7 6-3 lo score).

 

 

2. BERRETTINI: “NON DEVO FERMARMI, SONO ANCORA NEL TORNEO”

berrettini

 

Luca Baldissera per ubitennis.com

 

 

Matteo è raggiante ma composto, sia con la stampa internazionale, che con noi italiani. Idee chiare, quelle di chi non vede il risultato dei quarti di finale come un traguardo, ma come un potenziale inizio, se non in questo stesso torneo, certamente nella carriera.

 

“Devo godermela, è giusto, ma non posso pensare di essere arrivato. Non devo fermarmi, sono ancora nel torneo. Fisicamente mi sentivo veramente bene, la cosa è che ti stanchi, ma allo stesso tempo ti alleni giocando i match. Dopo Gasquet ero tutto dolorante, i match 3 su 5 li devi gestire, queste partite mi servono.

 

 

I primi tre messaggi che ho mandato sono stati videochiamate a mia madre, mia nonna e mio fratello che stanno in tre posti diversi, ma c’era talmente tanto casino che non si capiva nulla!

berrettini

 

I miei punti di riferimento nella storia del tennis italiano, beh naturalmente Corrado Barazzutti, che è il mio capitano di Coppa Davis, che mi aiuta molto, poi Adriano Panatta, romano come me. Ricordo che avevo 16 anni, e Adriano mi ha detto che un giorno avrei servito a più di 220 all’ora! Io pensavo mah, ma davvero? Se lo dici tu mi fido…

 

Io e Andrey giocavamo bene tutti e due secondo me, non ricordo errori grossolani, o serie di errori, nè miei nè suoi. Abbiamo fatto scambi incredibili, lunghi, tiratissimi, chiaro che alla fine uno può arrivare stanco. Mi ha fatto bene scaldarmi sull’Armstrong stamattina, è un campo particolare, c’è un frastuono incredibile. Quando ho iniziato a servire non potevo credere a quanto rumore c’era: pareva un concerto. Tutti si muovevano, parlavano, non sentivo nemmeno il suono della palla, ma ti ci devi abituare e basta. Anche lo schermo può dare fastidio, ma in particolare ho trovato tremenda l’umidità sotto il tetto, ho sudato in modo incredibile.

 

Il mental coach, Stefano Masssari, mi aiuta tantissimo, siamo amici oltre ad avere un rapporto professionale. Ci sentiamo prima delle partite, io gli parlo di come vorrei che andassero, di come me le immagino, e poi elaboriamo insieme le sensazioni. Lavoriamo insieme da quando avevo 17 anni e per parecchio tempo abbiamo parlato poco di tennis, io avevo la scuola, la famiglia, tante cose da gestire. Posso dire che è uno dei miei migliori amici“

berrettini federer

 

Coach Vincenzo Santopadre è altrettanto soddisfatto: “Sono convinto che se dovesse incontrare di nuovo Federer giocherebbe un match diverso. La partita con Roger è stato una mazzata, ma Matteo non si è abbattuto troppo, ne ha fatto tesoro ed è tornato subito al lavoro. Mi piace come supera questi momenti, per noi è come una tappa per migliorare.

 

Stefano Massari sta a Roma, non è qui a New York, ma è venuto a Stoccarda. È un appassionato e gioca bene a tennis. Si sentono al telefono, in questi giorni anche spesso, ma non c’è un orario fisso. Il suo aiuto ora è più importante del rapporto che Matteo ha con me, o del preparatore atletico. Tutti insieme lavoriamo in sinergia alla sua crescita, quello che posso dire è che la parte mentale ora ha una priorità leggermente più alta rispetto al resto. Si sentono per una mezz’ora circa.

berrettini

 

Con il team cerchiamo di consigliarlo, ma deve cercare di prendere le sue decisioni. Ad esempio l’eventuale scelta tra giocare Basilea o Vienna… Noi gli spieghiamo che Basilea è più veloce, Vienna è un poco più lento ma ha altre caratteristiche, e gli chiediamo, tu cosa vuoi fare? Ne parliamo insieme, e poi cerchiamo di indirizzarlo verso la scelta migliore.”

berrettiniBERRETTINI 2BERRETTINI 9matteo berrettini foto mezzelani gmt014matteo berrettini foto mezzelani gmt016matteo berrettini foto mezzelani gmt 33matteo berrettini foto mezzelani gmt 35matteo berrettini foto mezzelani gmt 34matteo berrettini foto mezzelani gmt 36BERRETTINI MELOCCARO 1matteo berrettini foto mezzelani gmt 37matteo berrettini foto mezzelani gmt 38berrettinimatteo berrettini foto mezzelani gmt 39BERRETTINI 9BERRETTINI 11BERRETTINI MELOCCAROberrettini

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”