schwazer 1

LA LUNGA MARCIA DI ALEX SCHWAZER (VERSO TOKYO) – “MA LA VERA MEDAGLIA OLIMPICA SARÀ DIMOSTRARE LA MIA INNOCENZA. È PIÙ IMPORTANTE DEI GIOCHI OLIMPICI. ORMAI QUESTA LOTTA FA PARTE DI ME” - NELL'ORDINANZA DI OTTOBRE IL GIP CITA PER LA PRIMA VOLTA L'IPOTESI DELLA MANIPOLAZIONE DELLE PROVETTE. QUELL' ATTO CI PERMETTE DI...” – "TOKYO? A FORZA DI PRENDERE LEGNATE, SONO DIVENTATO REALISTA MA…" - LA NUOVA VITA CON MOGLIE E FIGLIA

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

alex schwazer

Alex Schwazer ha ricominciato a marciare, ma se al termine di quest' ultima corsa ci sarà Tokyo o il niente non dipenderà solo dalle sue gambe. Tante cose si devono allineare nel verso giusto per rivederlo ai Giochi. C' è una squalifica per doping da scavalcare con un ricorso urgente al Tribunale federale di Losanna, per esempio. «Non ho l' ossessione delle Olimpiadi, è presto per parlarne...».

 

Non lo dice, non lo vuol dire, compie esercizi di realismo, minimizza. Ma ci pensa, eccome se ci pensa. Anche adesso che lo raggiungiamo nel suo appartamento di Racines, impegnato nella raccolta dei giocattoli che la sua Ida, due anni e mezzo, ha sparso per la stanza. «Sto cercando di insegnarle che deve rimetterli al suo posto». Più facile vincere una 50 km con un sasso legato ai piedi, come sa chiunque abbia figli. E però anche Ida ha avuto un ruolo nella decisione di Alex. Come se questo padre di 35 anni non voglia lasciare niente di irrisolto, o di intentato, davanti agli occhi della sua famiglia.

alex schwazer

 

Ancora due mesi fa, a Bolzano, dopo l' udienza davanti al giudice Walter Pelino in cui è stata portata la perizia dei Ris sui campioni di urina che le sono valsi otto anni di squalifica per testosterone, lei diceva che non sarebbe mai tornato alle gare. Cosa è cambiato?

«Nell' ordinanza di ottobre il gip cita per la prima volta l' ipotesi della manipolazione delle provette, e dice che le famose email hackerate (lo scambio di messaggi tra il capo dell' antidoping della Iaaf, la Federazione internazionale di atletica, e il laboratorio di Colonia, in cui si parla di complotto ai danni di Schwazer, ndr ) potrebbero essere autentiche. Quell' atto ci permette di fare ricorso al Tribunale federale di Losanna, per chiedere la sospensione della squalifica fino al termine delle indagini».

 

Quante speranze ci sono?

«Poche. Negli ultimi anni ha accettato 3-4 istanze, tutte le altre le hanno respinte».

Se anche vincesse il ricorso, dovrà sottoporsi ai test antidoping.

 

Se lei è vittima di un complotto, come può fidarsi ancora del sistema?

alex schwazer

«Abbiamo trovato una soluzione. Si tratta di un controllo aggiuntivo, da parte nostra, su ogni campione che mi verrà prelevato. La Wada non l' accetterà mai, ma servirà per tutelarmi da eventuali manomissioni. Io comunque sono disponibile a sottopormi a qualsiasi test».

 

Punta a Tokyo 2020, insomma...

«A forza di prendere legnate, sono diventato realista e cauto. Se accettano il ricorso, ci provo. Altrimenti vado avanti con la mia vita. Per ora l' unico annuncio da fare è che ho ripreso a marciare, ma non è che faccio l' atleta a tempo pieno.

Continuo a lavorare a Racines e mi alleno nel tempo libero».

Il prossimo anno avrà 36 anni.

 

Detta in modo brutale: non è vecchio per gareggiare ad alti livelli?

«Beh, Yohan Diniz ha vinto i mondiali del 2017 quando aveva 39 anni».

Un' eccezione.

«So che l' età non mi aiuta, perché dopo i 35 anni perdi lo 0,5 per cento ogni anno rispetto al rendimento ottimale, ma posso farcela».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 25

 

Fisicamente come sta?

«In questi tre anni ho continuato ad allenarmi tutte le volte che ho potuto, anche durante la pausa pranzo: in media quattro volte a settimana, quasi sempre correndo e talvolta con la bici, con sessioni brevi di 45 minuti ad alta intensità. Un po' di tempo fa ho fatto delle prove e il mio tempo sui dieci km oscillava tra 31'40'' e 33 minuti. Dopo l' ordinanza del gip ho ripreso a marciare. Se poi a febbraio dovessi avere la buona notizia da Losanna, passerò a una preparazione specifica».

 

Sei mesi basteranno per preparare un' Olimpiade?

«Sì. Non dico che arriverò al massimo delle mie potenzialità, come nel 2016, ma neanche mi serve: mi basta raggiungere il 90 per cento per giocarmela con i migliori. Ho ancora un po' di margine, perché a livello fisiologico so di avere un vantaggio rispetto agli altri. All' Olimpiade posso fare bene».

 

Fare bene che vuol dire?

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 18

«Vincere una medaglia. Ma, ripeto, è presto per fare questi discorsi. Se il ricorso a Losanna va bene, bene; se va male, non succede niente. In questi tre anni sono stato fortunato: ho trovato una donna super che è diventata mia moglie, ho una figlia e un lavoro che mi piace».

 

Cosa fa?

«Alleno podisti amatori. Siccome non posso seguire i tesserati, lo faccio a titolo privato con i non tesserati. È un lavoro a tempo pieno: ho 4-5 atleti ogni giorno, sono in giro dalle 8 del mattino fino alle 6 di sera: un' ora e mezzo di allenamento a persona più gli spostamenti. E poi devo fare i programmi per tutti».

 

Quanti ne segue?

«Finora ho avuto più di 700 richieste di allenamento. Guadagno quello che mi serve per mantenere la mia famiglia. Né io né mia moglie, che ha uno studio di estetica, abbiamo hobby costosi, viviamo in un appartamento a Racines di 70 mq, una vacanza all' anno. Ho una vita tranquilla e mi va bene così».

 

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 17

Zero social network, tra l' altro.

«Facebook, Twitter, Instagram non fanno per me. Tutti si possono registrare e scrivere falsità o atteggiarsi da esperti. Non ho tempo da perdere, mi concentro sul concreto».

Il concreto è un' indagine a Bolzano in cui lei, al momento, è l' unico indagato per frode sportiva.

«La vera medaglia olimpica sarà dimostrare la mia innocenza in quel procedimento penale. È più importante di Tokyo 2020. Ormai questa lotta fa parte di me».

 

Il gip ha da poco disposto un supplemento di perizia, per verificare le ipotesi alternative alla manipolazione che spieghino quella concentrazione anomala di dna nelle sue provette. Cosa si aspetta?

«L' unica ipotesi possibile è la manipolazione, vedrete».

 

Nel 2012 è già cascato nell' uso di sostanze dopanti e lo ha confessato. Perché dovrebbe essere diverso questa volta?

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 16

«Perché dopo quell' episodio ho chiesto di allenarmi a Sandro Donati, la persona che più di ogni altra ha combattuto il doping. Gli ho dato carta bianca, sono andato a vivere a cento metri da lui a Roma. Ci hanno voluto incastrare, questa è la verità».

Chi?

«Non credo che la Iaaf o la Wada siano responsabili della manipolazione, non erano loro a voler far fuori me e Donati. Di sicuro però non si aspettavano che questa storia andasse così avanti, né che io, Donati e il nostro avvocato Brandstätter fossimo così agguerriti».

 

Il gip di Bolzano ipotizza un possibile movente del complotto: la sua testimonianza contro due medici della Fidal. La rifarebbe?

«Sì. Mi sono rovinato la vita ma è giusto che chi sbaglia paghi, altrimenti le cose non cambieranno mai. Ho testimoniato contro Fischetto che mi faceva avere lo spray per l' asma, e io non sono asmatico. Aveva un database con valori ematici che possono essere solo doping, è stato condannato in primo grado, eppure lavora ancora alla Iaaf».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 14

 

Dove trova la forza per la sua battaglia?

«Lo faccio per mia figlia e per mia moglie. Mi metterebbe tristezza se mi vedessero come uno di quelli che si lascia andare, triste e scarico. Ho già perso i miei migliori anni a livello fisico perché mi sono lasciato andare.

Non succederà più».

Se una volta arrivato a Tokyo non dovesse vincere, la gente potrebbe pensare che lei era un campione solo grazie al doping.

«Se non dovessi vincere, lo accetterei con un sorriso. Se uno è più bravo tanto di cappello. Questo è lo sport».

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 12SCHWAZERSCHWAZERSCHWAZER 1SCHWAZER 1SCHWAZERSCHWAZER DONATISCHWAZERalex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 01alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 02SCHWAZERalex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 03alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 04alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 06alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 10alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 09alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 13

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?