messi al thani infantino

MA QUALE MESSI, IL VERO VINCITORE DEL MONDIALE È AL THANI! - L'EMIRO DEL QATAR GODE PER LA PERFETTA CONCLUSIONE (PER LUI) DELLA COPPA DEL MONDO, CON DUE DEI SUOI DIPENDENTI PIÙ FAMOSI (MESSI E MBAPPÉ) A SCONTRARSI PER IL TITOLO IRIDATO - LE PROMESSE DI BOICOTTAGGI PER IL MANCATO RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E CIVILI NON HANNO INTACCATO L'ANDAMENTO DEL MONDIALE, METTENDO IN LUCE LA SUDDITANZA EUROPEA NEL CALCIO E NELLA POLITICA...

Gianluca Mazzini per “Libero quotidiano”

 

gianni infantino tamim al thani leo messi mondiale qatar 2022

Cambia poco che la finale tra Argentina e Francia abbia sancito la vittoria dell'Argentina perché the winner is ...l'Emiro Al Thani! Padrone di casa e regista del Mondiale più discusso e più incredibile della storia del calcio. La finale stessa è stato il trionfo di Al Thani e della sua idea di calcio. Messi e Mbappé le due superstar del pallone sono entrambi suoi dipendenti al Psg. Il presidente francese, a suo fianco in tribuna, è poco più di un suo funzionario a Parigi.

 

Macron d'Arabia (come lo chiamano i giornali transalpini) ha già firmato con l'Emiro contratti per 12 miliardi di euro permettendo ai fondi qatarini di diventare strategici nel cuore dell'Europa. In Francia Doha ha mani in pasta ovunque e controlla il 27% nella Societè des Casinos de Cannes, il 13% nel gruppo Lagardere (media e armi), 8% di Eads (aeronautica), il 5% di Veolia (energia), il 3% di Total, il 2% di Vivendi (editoria) e l'1% di Lvmh (moda).

al thani coppa del mondo

 

 Secondo il settimanale francese l'Express il Qatar basa il suo potere su cinque pilastri: il gas, la rete televisiva Al Jazeera, la presenza militare americana nell'Emirato, la diplomazia e il calcio. Lo dimostrano i Mondiali appena conclusi. Gli emiri hanno capito che il calcio è il più potente mezzo per sedurre il pubblico europeo ed occidentale. E sull'esempio del Psg, acquisito da Doha nel 2011 e costato fino a oggi 1,5 miliardi, anche le altre monarchie del Golfo hanno investito nel pallone. Newcastle e Sheffield sono di proprietà dell'Arabia Saudita, il Manchester City degli Emirati. Non solo.

al thani premia leo messi

 

ACCORDI MILIONARI

 Emirates, Etihad Airways e Qatar Airways hanno accordi milionari con le principali squadre di calcio europee. Ai Mondiali la sudditanza europea anche nel calcio è stata palese. Le proteste per i diritti umani e civili oscurate in tv dalla Fifa senza che nessun giocatore trovasse il coraggio di dire qualcosa. Si pensi alla Germania, ricca di fasce arcobaleno (rimosse) con la pagliacciata della foto di gruppo con le mani sulla bocca, ma in silenzio anche sul fronte delle denunce.

 

Anche il portiere e capitano della Germania Neuer si è guardato bene dall'esporsi magari denunciando la sponsorizzazione della Qatar Airways alla sua squadra di club il Bayern Monaco. Saprà anche lui che l'Emirato sta diventando strategico pure per i tedeschi, assetati di gas per la guerra in Ucraina. Colossi come Porsche, Volswagen, Deutsche Bank, Siemens sono brand da tempo controllati a vario titolo da Doha. Per non parlare della Gran Bretagna colonizzata da tempo.

 

al thani veste messi con il Bisht - la tunica da emiro

Tra gli investimenti più importanti degli emici si sono: Harrods, Canary Wharf, la Borsa di Londra, l'hotel Ritz, il 20% dell'aeroporto di Heatrow, il 20% di Sainsbury, il 6% della Barclais Bank. Non deve quindi sorprendere quanto sta accadendo al Parlamento europeo. Il Qatargate di Bruxelles dimostra l'acqua calda: l'esistenza di una lobby a libro paga di Doha forte con diversi di parlamentari di sinistra (sessanta?) tutti regolarmente globalisti e immigrazionisti.

 

infantino al thani premiazione mondiale qatar 1

L'unica domanda legittima che si possa fare è perché lo scandalo sia scoppiato solo ora quando tutto era così palese e in qualche modo noto. Come sono ben conosciuti i progetti del Qatar per l'islamizzazione dell'Europa. Documenti del Middle East Forum rivelano che il Qatar ha distribuito quasi un miliardo di dollari alle organizzazioni islamiche, soprattutto in Occidente.

infantino al thani premiazione mondiale qatar 2

Nell'ultimo decennio in Germania sono state costruite 140 moschee, in Kosovo una ventina tra cui una di cinque piani (2500 fedeli) nel centro di Pristina.

 

L'Italia è da tempo terra di conquista con il proliferare di moschee, centri culturali e scuole islamiche. Da noi con la benedizione del Parlamento come dimostra l'accordo sottoscritto dal governo Draghi su scambi culturali tra Italia Qatar votato nel maggio del 2021 dal 90% delle Camere (contrari solo Fratelli d'Italia).

 

DISUGUAGLIANZE

infantino al thani premiazione mondiale qatar 3

Ma torniamo al Mondiale che resta la prova provata della vittoria dell'Emirato sull'Europa. Due articoli dell'Economist e del Financial Times celebrano il trionfo. Tesi dell'Economist: la globalizzazione più sfrenata anche nel calcio aiuta a vincere le disuguaglianze. Sviluppo: i risultati della metà delle 64 partite che si sono giocate hanno ribaltato le previsioni dei bookmakers quindi si è trattato di un Mondiale che ha sviluppato l'uguaglianza. Che sia giocato in inverno con squadre decimate dagli infortuni non viene considerato.

 

Il Financial Times si supera sostenendo che tra i Mondiali moralmente discutibili degli ultimi decenni Qatar 2022 non finirebbe sul podio. Battuto da Argentina 1978 (Mondiali disputati sotto la dittatura militare), Mexico 1970 (nel 1968 il governo messicano fece trucidare centinaia di lavoratori che protestavano disarmati) e Russia 2018 (ad appena quattro anni dall'annessione della Crimea).

infantino al thani premiazione mondiale qatar 4

 

Conclusione: Qatar2022 assolto pienamente, nonostante 6500 morti nei cantieri, senza nessuna certezza sul rispetto futuro di diritti civili e umani. Un celebre proverbio francese sostiene che: «il calcio lo hanno inventato i poveri malo hanno rubato i ricchi». Ai ricchi lo hanno scippato gli emiri che hanno vinto il Mondiale. Altro che gli argentini.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…