roberto mancini

MANCINI E’ SENZA DIFESA: PARTE LA MISSIONE SPAREGGI MONDIALI, IL CT NEI GUAI. BONUCCI IN DUBBIO, CHIELLINI PRONTO PER IL PORTOGALLO - FLORENZI-DE SCIGLIO (IN RITIRO AL POSTO DI DI LORENZO) SULLA DESTRA, BASTONI-ACERBI O BASTONI-LUIZ FELIPE IN MEZZO, EMERSON SULLA SINISTRA. IL "MANCIO" DOVRÀ TRASFORMARSI IN PSICOLOGO SOPRATTUTTO CON DONNARUMMA, IL MIGLIORE GIOCATORE DELL'EUROPEO, FINITO NEL MIRINO DELLA CRITICA – LA BATTUTA DI TUCHEL SU JORGINHO

Guglielmo Buccheri per “la Stampa”

ROBERTO MANCINI

 

Qualcosa scricchiola nell'Italia che, da oggi, si sintonizzerà sugli spareggi con in gioco il Mondiale di novembre. A scricchiolare è la difesa campione d'Europa perché tra contrattempi fisici, più e meno lunghi, e umori non proprio alti il ct Roberto Mancini si ritrova tra le mani un problema non di poco conto. Il regalo di Tuchel Il nostro cammino dentro ai playoff per colpa del secondo posto nel girone di qualificazione comincerà giovedì sera a Palermo contro la Macedonia e per non trasformarsi nell'incubo più grande dovrà continuare cinque giorni dopo nella finale in Portogallo o in Turchia.

 

roberto mancini 3

Mancini, restando alla difesa, dovrà ricaricare in fretta un Donnarumma «ferito» dalla notte del Bernabeu - l'eliminazione dalla Champions con il Psg gira attorno ad un suo clamoroso errore - e da una stagione vissuta sull'altalena del dualismo con Navas, ancora irrisolto. Donnarumma non si discute, sarebbe illogico solo pensarlo, ma, l'ex rossonero, è chiamato a rispondere con la personalità dei grandi nel momento più delicato.

 

bonucci chiellini pastasciutta

Giovedì, a Palermo, non ci sarà il fedelissimo Bonucci, tra i convocati nonostante un fastidio al polpaccio e impegnato al recupero per l'eventuale seconda gara. Giovedì, in Sicilia, potrebbe non esserci Chiellini, ieri in campo con la Juve solo un tempo e chiamato a gestire le energie: probabile un suo riposo con la Macedonia per un suo completo recupero fisico per l'atto finale se ce lo saremo meritati. Giovedì, sotto lo sguardo di trentamila appassionati, non sarà presente il napoletano Di Lorenzo dopo l'infortunio al ginocchio e sarà assente il lunghissimo degente Spinazzola: Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini e Spinazzola erano la retroguardia considerata titolare agli Europei.

 

Come ridisegnerà Mancini la difesa azzurra? Ricordando anche il ko di Toloi, probabile ballottaggio Florenzi-De Sciglio (in ritiro al posto di Di Lorenzo) sulla destra, Bastoni-Acerbi o bastoni-Luiz Felipe in mezzo, Emerson sulla sinistra. Un assist arriva da Tuchel, tecnico del Chelsea: «L'Italia mi deve un favore, ho fatto riposare Jorginho». Applausi a scena aperta.

 

ITALIA, SONO GIORNI DI PASSIONE IL QATAR CROCEVIA PER IL FUTURO

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

roberto mancini 2

Proviamo a rovesciare il concetto: è vero che per conquistare il Mondiale in Qatar dobbiamo vincere due partite, ma per sbatterci fuori l'Italia dovrà perdere e sino adesso con Roberto Mancini ha perso pochissimo: una volta negli ultimi tre anni, contro la Spagna nelle Final Four di Nations League, lo scorso ottobre e due volte all'inizio del nuovo corso, prima con la Francia e poi in Portogallo dove rischiamo di andare per l'appuntamento cruciale.

 

chiellini allegri

Mancio si fida del suo gruppo. Al di là del cancello verde di Coverciano si accentuano i tormenti dell'allenatore, che ha vinto l'Europeo a sorpresa e adesso sa di mettere tutto in gioco nei dieci giorni che potrebbero sconvolgere il calcio italiano. Serve una piccola impresa, serve ritrovare l'incanto della scorsa estate dolcissima. Altrimenti sono guai. Nel calcio gli umori sono liquidi e tutto potrebbe cambiare in un istante. Lo stesso c.t. potrebbe decidere di mettersi in discussione se l'Italia non dovesse staccare il biglietto per Doha. E poi c'è la questione politica. Il presidente Gravina non rassegnerà le dimissioni, lo ha detto chiaro e tondo a più riprese, ma in caso di fallimento la serie A potrebbe alzare la pressione per cercare di metterlo in difficoltà. Discorsi a cui oggi non vuole pensare nessuno. Da questa mattina, con il gruppo compatto, nel ritiro azzurro si penserà soltanto alla sfida di giovedì sera a Palermo contro la Macedonia, quella apparentemente più semplice, ma al tempo stesso più scivolosa e temuta. Perché l'Italia ha tutto da perdere e molti problemi da risolvere. Per fortuna il Barbera sarà pieno e la spinta degli oltre trentamila tifosi non mancherà. Mancini e il suo staff lavorano su più fronti. La difesa è a pezzi. In Sicilia potrebbero mancare tutti e quattro i potenziali titolari, i terzini di sicuro. Spinazzola è fuori dall'Europeo e Di Lorenzo ieri, dopo pranzo, ha lasciato Coverciano per una distorsione di secondo grado al ginocchio destro.

roberto mancini 1

 

Al suo posto è stato convocato De Sciglio, preferito a Calabria. Ma anche i centrali non stanno bene: Bonucci sarà disponibile al massimo per la finale e Chiellini dopo un mese e mezzo di assenza ha giocato un tempo contro la Salernitana e andrà verificata la sua presenza con la Macedonia. «Lo riconsegniamo lindo e pinto per la Nazionale», scherza Allegri. Fuori gioco Toloi, la coppia centrale potrebbe essere Acerbi-Bastoni con la tentazione di far debuttare Luiz Felipe.

 

esultanza di acerbi 2

I laziali hanno l'umore piuttosto basso dopo la batosta nel derby. Mancini dovrà consolare e motivare Immobile, il centravanti titolare. Ma il c.t. dovrà trasformarsi in psicologo soprattutto con Donnarumma, il migliore giocatore dell'Europeo, finito nel mirino della critica dopo la Caporetto con il Real Madrid. Ieri Gigio ha rimediato altri tre gol nel Principato. L'Italia non arriva al massimo a questo (speriamo) doppio appuntamento. A preoccupare l'allenatore è anche l'involuzione di Barella e Insigne e la forma non scintillante di Jorginho, lasciato a riposo da Tuchel in Coppa d'Inghilterra: «Gli italiani sono in debito con me», ha scherzato Tuchel. Mancini però ha apprezzato il gesto di sensibilità.

francesco acerbi

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…