casa maradona

MARADONA È MORTO SU UN MATERASSO A TERRA, ACCANTO A UN CESSO CHIMICO, DOPO UN COCKTAIL DI FARMACI – CROSETTI RICOSTRUISCE SU "REPUBBLICA" LE ULTIME, STRAZIANTI ORE DI DIEGO. "NON AVEVA L’OSSIGENO MA LA PLAYSTATION. FU UNA INFERMIERA A SOMMINISTRARGLI IL MIX DA MALATO PSICHICO GRAVE" – IN OSPEDALE VOLEVA FUGGIRE, E UN PAZIENTE LO GELO': “NON VORREI ESSERE MARADONA NEANCHE PER UN MINUTO”. E DIEGO: “A VOLTE, NEPPURE IO” - LO STORICO MEDICO CAHE: "MARADONA TENTÒ IL SUICIDIO A CUBA. ERA STANCO DI VIVERE"

Da ilnapolista.it

 

Maradona è morto su un materasso a terra, accanto a un wc chimico, dopo un cocktail di farmaci

maradona

 

Repubblica ripercorre le ultime ore di Diego Armando Maradona in un lungo reportage di Maurizio Crosetti. Abbiamo scelto di riportarvi alcuni stralci.

 

Maradona ha il cuore che pompa al 38% ma comunque il suo medico e il direttore sanitario della clinica Olivos autorizzano il suo ritorno a casa, come fortemente voluto da Diego.

 

 

Diego, prima, pensa di scappare: Dopo qualche giorno già smania, il ricovero gli pesa, vuole tornare a casa. A un altro paziente propone, per gioco, di scambiarsi i vestiti. «Amico, se mi presti i tuoi, io scappo». Ma quell’altro lo gela: «Mi dispiace, io non vorrei essere Maradona neanche per un minuto». E qui Diego ha un guizzo come ai tempi belli: «A volte, neppure io» risponde.

 

Poi, riesce a uscire dall’ospedale.

maradona casa

 

La famiglia (l’ex moglie Claudia, le figlie Dalma, Gianinna e Jana) e i medici decidono per l’assistenza domiciliare, ma prima occorre un domicilio perché, incredibilmente, Maradona non possiede una casa a Buenos Aires, neppure in affitto. Ci pensa Jana, che firma il contratto di locazione di un immobile, la villetta a due piani che si trova nella cittadina di Tigre. Lì vicino abita Giannina Maradona: si pensa che questo servirà a Diego ad essere meno solo, ma è un abbaglio. Lei andrà a trovarlo una volta sola.

 

maradona casa 9

Nello staff sanitario entra a far parte la dottoressa Agustina Cosachov, 34 anni, psichiatra. Sarà lei a prescrivere a Maradona un cocktail di farmaci che comprende due antiepilettici (Gabapertin e Levetiracetam), un antipsicotico (Lurasidone), un antagonista degli oppiodi, inibitore del desiderio dell’alcol (Naltrexone), un farmaco per la schizofrenia e il disturbo bipolare (Quetiapina) e un antidepressivo (Venlafaxina). Una terapia per un malato psichico grave, ai limiti del ricovero coatto. Un peso notevole si qualunque organismo. Diego poteva reggerlo? Ci hanno pensato? Il primo giorno a casa è già un tumulto. L’infermiera va a misurargli la pressione, Diego si scoccia, è abituato a certi scatti nervosi.

 

maradona casa 5

In meno di un’ora licenzia Gisela Madrid. «Cosa devo fare?», domanda la donna ai suoi superiori. Le chiedono di restare, per vigilare sulla somministrazione dei farmaci anche senza varcare la porta della camera di fortuna nella quale hanno sistemato Maradona, la sala giochi al piano terra tra karaoke e Playstation. Manca la bombola dell’ossigeno ma c’è il karaoke. È un paziente difficile. Caratteriale, compulsivo. Da sempre è abituato a essere il re che non chiede ma ordina. Vuole una pizza, e il giorno prima di morire riuscirà a ottenerla.

 

Il racconto prosegue:

 

MARADONA ALFREDO CAHE

Adesso Diego dorme per ore, o prova a farlo, su un materasso appoggiato a terra, senza lenzuolo né coperta. È primavera. Maradona è un uomo malato, scosso e confuso. (…) Diego sta sdraiato sul materasso quasi tutto il tempo, è apatico, sfinito, non ha più voglia di niente. È il penultimo giorno della sua vita. La governante Monona lo aiuta a lavarsi, al piano terra un bagno ci sarebbe ma è scomodo, Diego va sorretto, non riesce a usare la tazza e per questo gli procurano un wc chimico portatile. Lo sistemano vicino al materasso, coperto da un cartone. Ed è così che il leggendario Diego Armando Maradona trascorre le ultime ore della sua vita terrena, accanto a un gabinetto di fortuna, accucciato a un passo dai suoi bisogni.

 

 

 

CAHE

Da corrieredellosport.it

 

 

maradona luque

Diego Maradona è morto circa un mese fa, ma le polemiche su stato, condizioni e cure non si placano. Alfredo Cahe, storico medico personale del Pibe de Oro, ha spiegato nel corso delle trasmissioni"Intratables"  e "Confrontados" le ragioni dei disturbi del linguaggio del Diez, ma ha soprattutto criticato le cure adottate e raccontato di un tentato suicidio a Cuba. Maradona si sarebbe lanciato con la propria auto contro un autobus. Secondo Cahe, che lo avuto in cura per oltre 30 anni: "Diego era stanco di vivere e si è lasciato andare".

 

Le parole di Cahe su Maradona

Queste le parole di Alfredo Cahe:"Maradona aveva una lesione cerebrale, ma non l'Alzheimer come si diceva. E il farmaco psicofarmacologico che stava assumendo non era adeguato. Diego aveva bisogno di pace e tranquillità e non riusciva a raggiungerle attraverso i farmaci". Cahe voleva far tornare Maradona Cuba, dopo l'operazione subita il 4 novembre; suggerì a Leopoldo Luque di riportarlo all'Avana.

 

maradona casa 4

Poi il racconto del tragico episodio successo proprio a Cuba: "Lì gli autobus pubblici sono chiamati guagua. In un'occasione Diego ne puntò uno con la sua auto cercando di uccidersi. A noi disse: "Non l'ho visto, me lo sono trovato di fronte". Ma è stato salvato per miracolo". Ma Chae si è spinto ancora oltre: "Per me la sua morte è stata un suicidio: Diego era stanco di vivere e si è lasciato andare, non ce la faceva più. E ha avuto intorno persone che non si sono prese cura di lui come avrebbero dovuto. L'ultima volta che l'ho visto Diego era completamente sedato e non mi è stato permesso di parlare con nessuno".

maradonaMARADONA VILLA FIORITOpolizia fuori dalla casa di maradona a buenos airescasa maradonapolizia fuori dalla casa di maradona a buenos aires casa maradona 1maradona casa 2casa maradona 2casa maradona 3maradona mariano castromaradonamaradona casa 11maradona casa 3MARADONA

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…