IL MONDO DEL GIORNALISMO ROMANO PIANGE ALBERTO MANDOLESI: SE NE VA A 76 ANNI LO STORICO NARRATORE DELLA ROMA DAI TEMPI DI LIEDHOLM - VOCE DELLE RADIO CAPITOLINE E VOLTO DELLE TV LOCALI, FU TRA I PRIMI GIORNALISTI A CREDERE IN TOTTI. IL “CAPITANO” FECE IL SUO DEBUTTO TELEVISIVO OSPITE DI MANDOLESI, ALL'ETÀ DI 19 ANNI, IL 6 APRILE 1996 A "RETE ORO", NELLA TRASMISSIONE "PRESSING" – IL RACCONTO DEL RIGORE PARATO DA CERVONE A PAPIN IN UNA SEMIFINALE DI COPPA ITALIA MILAN-ROMA: “DIO C’E’…” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Adriano Stabile per il Corriere dello Sport

 

mandolesi viola mandolesi viola

È morto a 76 anni Alberto Mandolesi, storico giornalista legato alla Roma, volto delle tv locali e voce di tante radio capitoline da quasi mezzo secolo.

 

Nato il 29 settembre 1947, Mandolesi era noto per il suo stile pacato ed equilibrato, senza gli eccessi che talvolta caratterizzano l'emittenza schierata al fianco di una squadra. Proprio ieri, in occasione di Roma-Inter, i tifosi giallorossi gli avevano dedicato uno striscione allo Stadio Olimpico con il messaggio "Forza Alberto, raccontaci un altro gol!".

 

Nelle ultime ore infatti si era sparsa la voce dei suoi problemi di salute. Mandolesi era voce nota delle radio locali già negli anni '80, ai tempi della Roma di Liedholm, tanto da raccontare la magnifica cavalcata giallorossa in Coppa dei Campioni nel 1983-84, interrotta soltanto in finale per mano del Liverpool. Pur trovandosi all'Olimpico per lavorare, quel 30 maggio 1984, Mandolesi non potè fare la sua consueta radiocronaca, fermato da due commissari della Uefa per una questione di diritti. La sua carriera era iniziata il 16 giugno 1975, a Radio Roma, in un programma che aveva come ospite Loredana Bertè.

totti mandolesi totti mandolesi

 

 

Mandolesi è ricordato anche per essere stato tra i primi giornalisti, se non il primo in assoluto, a credere in Francesco Totti. Quando infatti il 16enne futuro capitano della Roma esordì in Serie A a Brescia, il 28 marzo 1993, Mandolesi, nella radiocronaca in diretta che stava conducendo, parlò di "fatto storico" con incredibile preveggenza. Totti, inoltre, fece il suo debutto televisivo proprio ospite di Mandolesi, all'età di 19 anni, il 6 aprile 1996 a Rete Oro, nella trasmissione "Pressing".

 

"Francesco è sempre stato un ragazzo timido, ma riconoscente. Lo volevano tutti per la sua prima apparizione, ma lui scelse me. E io lo ringrazierò per sempre", raccontò il giornalista nel 2018, nel libro 'Romanisti in 100 personaggi + 1'. Mandolesi è stato per anni anche opinionista di "Goal di Notte", condotto da Michele Plastino, di cui era una sorta di alter ego romanista per militanza e passione. Negli ultimi anni aveva lavorato in radio a Centro Suono Sport.

 

Mandolesi, una vita tra calcio e musica

falcao mandolesi falcao mandolesi

Originario del quartiere Prati, Mandolesi era anche un grande appassionato di musica. Da giovane suonava il basso e ha composto musiche per film.

 

È stato per anni la voce, da radiocronista e commentatore, di Radio Dimensione Suono e conduttore televisivo su T9, Teleroma 56 e Rete Oro. Amava sottolineare come provenisse da una famiglia "completamente romanista" e che "la radio è magia". Per la sua squadra del cuore ha composto e interpretato i brani musicali intitolati "Roma Olè" e "Scudetto".

 

Il messaggio della Roma

Anche la Roma, su X (ex Twitter), ha ricordato il giornalista scomparso: "Voce di indimenticabili emozioni giallorosse, sarai sempre nei nostri cuori. L'AS Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa della storica voce giallorossa Alberto Mandolesi e si stringe al dolore dei suoi familiari", è il messaggio del club giallorosso.

 

mandolesi di bartolomei mandolesi di bartolomei

Commosso anche Bruno Conti: "Mai dimenticherò la tua voce il tuo sorriso. Buon viaggio Alberto", scrive l'ex capitano della Roma su Instagram. Parole toccanti sui social anche da parte di Rosella Sensi, ex presidente della Roma: "Una notizia terribile e inaspettata che mai avrei voluto conoscere. Ci ha lasciato Alberto Mandolesi, un grande giornalista, ma soprattutto una brava persona. Sempre sorridente, solare, educato e rispettoso.

 

Un romanista appassionato che ci ha raccontato tante volte le partite della nostra squadra e che ha fatto parte della nostra famiglia con enorme dolcezza e professionalità. Doti che Alberto trasmetteva con naturalezza a chiunque lo circondava. Me compresa. Sono legata a lui da bellissimi ricordi anche per il rapporto che aveva con papà, per tutte le volte che ci è stato vicino. Mi addolora tantissimo sapere che non potremo più sentire la sua voce, vedere il suo sorriso. Ieri in Tevere è apparso uno striscione: 'Raccontaci un altro gol'. Sono sicura che lo farà da lassù, insieme a tanti altri romanisti che ci hanno lasciato in questi anni. Un abbraccio a tutta la sua famiglia e a chi gli voleva bene".

alberto mandolesi 43 alberto mandolesi 43 alberto mandolesi 22 alberto mandolesi 22 alberto mandolesi foto di bacco alberto mandolesi foto di bacco alberto mandolesi ivan zazzaroni jacopo volpi foto di bacco alberto mandolesi ivan zazzaroni jacopo volpi foto di bacco riccardo viola la moglie anna e alberto mandolesi foto di bacco riccardo viola la moglie anna e alberto mandolesi foto di bacco lilli e alberto mandolesi lilli e alberto mandolesi alberto mandolesi foto di bacco alberto mandolesi foto di bacco fabrizio grassetti ettore viola alberto mandolesi foto di bacco fabrizio grassetti ettore viola alberto mandolesi foto di bacco alberto mandolesi alberto mandolesi luciano tessari ernesto alicicco alberto mandolesi foto di bacco luciano tessari ernesto alicicco alberto mandolesi foto di bacco

alberto mandolesi alberto mandolesi alberto mandolesi 44 alberto mandolesi 44

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

CERNOBBIO, CHE OBBROBRIO! IN QUELLA "DAVOS DE' NOANTRI" CHE E' IL FORUM AMBROSETTI (DOVE LE AZIENDE SGANCIANO FINO A 50 MILA EURO PER BACIARE LA PANTOFOLA AI POTENTI), GIORGIA MELONI VIENE ALLISCIATA PURE DAL DIRETTORE DEL "CORRIERE", LUCIANO FONTANA - IL QUOTIDIANO LE DEDICA ARTICOLI AL MIELE E LA REDAZIONE POLITICA (GUERZONI, DI CARO E LA VICE SARZANINI) NON LE DA' MAI UN DISPIACERE: E' LA "POLITICA DEI DUE FORNI" DI URBANETTO CAIRO (ATTACCA IL GOVERNO CON LA7, LO ELOGIA CON IL "CORRIERE")

PARPIGLIA, CENTO NE DICE E ZERO NE PIGLIA - PARLANDO A “REPUBBLICA” DEL CASO BOCCIA-SANGIULIANO, IL GIORNALISTA (CHE PARE SIA STATO ALLONTANATO DA "CHI") SOSTIENE CHE L’ACCOUNT ANONIMO CHE PROVO’ A PROPORGLI LE FOTO DEI DUE AMANTI IL 25 AGOSTO LO AVVERTI’ “DOMANI LEGGI DAGOSPIA”. PECCATO CHE IL POST SU INSTAGRAM DELLA BOCCIA CHE INNESCA IL PRIMO ARTICOLO DI DAGOSPIA, SIA DEL 26 AGOSTO - SAREMMO CURIOSI DI SAPERE DAL VISPO E FANTASIOSO PARPIGLIA E DAI SUOI AMICI COME FACEVANO, IL GIORNO PRIMA, 25 AGOSTO, A DIRE “DOMANI LEGGI DAGOSPIA” QUANDO TUTTO È ESPLOSO 24 ORE DOPO? E DATO CHE PARPIGLIA SOSTIENE DI AVER SAPUTO AI PRIMI DI AGOSTO DELLA BOLLENTE TRESCA DEL MINISTRO ‘NNAMMURATO, GRAZIE ALLE FOTO DEI PAPARAZZI RIFIUTATE DAI SETTIMANALI, PERCHÉ NON HA SCRITTO UN BELL’ARTICOLO, ANTICIPANDO COSÌ QUESTO SCIAGURATO SITO?

DAGOREPORT - COSA SI SONO DETTI MELONI E ZELENSKY A CERNOBBIO? LA DUCETTA MAGARI HA SPIEGATO AL PRESIDENTE UCRAINO PERCHE' L'ITALIA, INSIEME ALL'UNGHERIA DEL FILO-PUTIN ORBAN, HA DETTO NO ALL'USO DELLE ARMI ITALIANE IN RUSSIA (TUTTI GLI ALTRI PAESI UE HANNO DATO L'OK) - MAGARI LA SORA GIORGIA HA DATO LA COLPA ALLA MINACCIA DI SALVINI DI USCIRE DAL GOVERNO SE AVESSE DATO IL VIA LIBERA - LA PRESENZA AL FORUM AMBROSETTI DI ORBAN, CHE HA DEFINITO LA MELONI "SORELLA CRISTIANA", PER "CONTROBILANCIARE" LA PRESENZA DI ZELENSKY...

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITA TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…