MONTANO O MONTATO? È ALLA SUA QUINTA OLIMPIADE COME FEDERICA PELLEGRINI MA I TITOLI DEI GIORNALI SONO TUTTI PER LA "DIVINA". SPERAVA DI FARE IL PORTABANDIERA MA PAGA IL FATTO DI ESSERE STATO RIDOTTO A UN PERSONAGGIO DA GOSSIP (E UN PO' DI DESTRA) – “IO IN PALESTRA MI SONO SEMPRE FATTO UN CULO COSÌ. EPPURE PER LA GENTE ERO QUELLO DELLA BELLA VITA” – LE POLEMICHE PER QUEL TATUAGGIO DANNUNZIANO “MEMENTO AUDERE SEMPER” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


Francesco Persili per Dagospia

ALDO MONTANO ALDO MONTANO

È alla sua quinta Olimpiade come Federica Pellegrini ma i titoli sono tutti per la "Divina". Sperava di fare il portabandiera ma si dovrà accontentare di sfilare dietro Elia Viviani e Jessica Rossi. A quasi 43 anni Aldo Montano sbarca ai Giochi di Tokyo e punta all’oro mondiale a squadre nella sciabola ma non viene celebrato come meriterebbe.

 

Lo schermidore livornese è uno dei più longevi e straordinari protagonisti dell’olimpismo azzurro. L’oro ad Atene 2004 all’ultimo assalto, i complimenti dell’allora presidente Ciampi, livornese come lui, il prefisso telefonico della sua città scritto sulla mano. Un altro Montano sul podio olimpico. Dopo il nonno Aldo, il padre Mario Aldo e i tre cugini del padre. Dinastia Montano. Eppure lo sciabolatore ha dovuto fare i conti sempre con una vulgata antipatizzante che lo ha ridotto - in ragione dei suoi flirt da copertina e delle apparizioni in reality e programmi tv - a un personaggio da gossip: “Aldo Montato”.

 

“Io in palestra mi sono sempre fatto un culo così. Eppure per la gente ero quello della bella vita”, ha dichiarato alla “Gazzetta” Ma non è che sconta anche le sue idee politiche? Non sono mancate le polemiche da parte di qualche anima bella “radical” per quel tatuaggio dannunziano “Memento audere semper” sull’avambraccio…

 

 

ALDO MONTANO ALDO MONTANO

NOI MONTANO COME ROCKY

Estratto dell’intervista di Mattia Chiusano a Aldo Montano pubblicata da la Repubblica

 

Non c'è traccia del destino, per ora, nei sonni tranquilli di un bebè di tre mesi, che si chiama Mario come il nonno. Non sa che il padre Aldo Montano è stato campione olimpico ad Atene 2004, non sa di essere l'ultimo discendente della più grande dinastia dello sport italiano. Dalle Olimpiadi del nazismo (il bisnonno Aldo argento nella sciabola a squadre a Berlino '36) a quelle della pandemia (papà Aldo, in pedana tra qualche giorno a Tokyo).

 

Passando per i Giochi della ricostruzione (sempre il bisnonno argento a Londra '48), della strage di Monaco (il nonno Mario Aldo e il prozio Mario Tullio oro nella sciabola a squadre), del boicottaggio africano (quattro Montano sul podio, nonno più i prozii Mario Tullio, Tommaso e Carlo a Montreal '76), per arrivare alla Grecia pre-crisi con il papà, che con la sciabola pesante e la testa leggerissima vinse l'oro individuale 2004, diventando famoso e amato anche in tv. Questa storia incredibile finirà nei libri di storia, quando Aldo Montano si ritirerà dopo la sua quinta Olimpiade a Tokyo. "A meno che mio figlio tra una ventina d'anni non appaia sulle pedane col suo cognome famoso".

ALDO MONTANO ALDO MONTANO

(..)

Alla fine ce l'ha fatta: sarà anche a Tokyo. Ma perché?

"Per farmi caricare o demolire da queste emozioni, che col tempo diventano solo ricordi belli".

Cosa si aspetta?

"Sarò il capitano, perché sono l'unico in squadra ad avere un'esperienza di un certo tipo: Curatoli e Berrè sono debuttanti, Samele gareggiò a Londra solo a squadre. Bisognerà lavorare sulla gestione della tensione, in un torneo che ti dà il fiatone appena vai a scaldarti, che ti fa cascare la pelle, ti azzera la spensieratezza. Se sei leggero, invece, sei su Pegaso. Io mi sto preparando, per entrare in pedana nella gara a squadre, e magari esserci quando in palio c'è una medaglia".

 

Il rinvio per pandemia poteva costarle la quinta Olimpiade.

"Che periodo tremendo. Quante coppie di amici divorziati, che fatica mettere insieme l'inattività, gli allenamenti, la famiglia che si allarga, il mio corpo che certi giorni non riesce a muoversi... ecco, sto zoppicando. Dopo Tokyo farò la protesi dell'anca, ogni due settimane devo sottopormi a tre iniezioni di acido ialuronico. Poi il Covid...".

ALDO MONTANO ALDO MONTANO

 

Da quindici anni lei parlava di un figlio chiamato Mario.

"Bellissimo crescere Olimpia, ma bisognava avere l'erede. Tutti i cugini di mio padre hanno avuto figlie femmine: Mario Tullio due, Tommaso due, Carlo tre. Su di me si è scaricata la responsabilità di portare avanti il cognome Montano, che sarebbe sparito. Ora c'è Mario, accudito dalla madre mentre io sto più con Olimpia. La saga dei Montano forse non è finita, come quella di Rocky e Creed".

 

aldo montano olga plachina 55 aldo montano olga plachina 55

 

 

 

 

 

ALDO MONTANO ALDO MONTANO olga plachina montano olga plachina montano Olga Plachina e Aldo Montano Olga Plachina e Aldo Montano MONTANO 3 MONTANO 3 MONTANO MONTANO ALDO MONTANO CON LA MOGLIE OLGA E LA FIGLIA OLIMPIA ALDO MONTANO CON LA MOGLIE OLGA E LA FIGLIA OLIMPIA aldo montano aldo montano aldo montano antonella mosetti 2 aldo montano antonella mosetti 2 aldo montano antonella mosetti aldo montano antonella mosetti aldo montano manuela arcuri aldo montano manuela arcuri olga plachina 1 olga plachina 1 olga plachina 22 olga plachina 22 aldo montano olga plachina 33 aldo montano olga plachina 33 olga plachina olga plachina

paolo bonolis e aldo montano paolo bonolis e aldo montano aldo montano aldo montano aldo montano amedeo goria aldo montano amedeo goria

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)