padel 19

NEL NOME DEL PADEL – GUSTAVO SPECTOR, L'ARGENTINO CT DELLA NAZIONALE AZZURRA PARLA DELLO SPORT DEL MOMENTO. “AGLI INIZI DEI DUEMILA SI PRATICAVA IN QUATTRO CITTÀ, ADESSO CI SONO 3MILA CAMPI IN TUTTA ITALIA. PIACE COSÌ TANTO PERCHÉ...” – VA BENE ANCHE PER I ROSICONI: TANTO QUANDO SI PERDE, LA COLPA E’ SEMPRE DEL COMPAGNO O DELLA COMPAGNA – IL PROSSIMO OBIETTIVO E’ FAR DIVENTARE IL PADEL DISCIPLINA OLIMPICA: VIDEO

 

Maurizio Caverzan per “La Verità”

 

PADEL SPECTOR

Gustavo Spector è mister padel. Oggi è Commissario tecnico della nazionale e coach dei maestri federali, ma la sua è una piccola storia di pionierismo sportivo. Argentino di Tucuman, classe 1969, lo conosco da una ventina d’anni quando, entusiasta e coinvolgente, arrivò nel circolo dove giocavo a tennis. A un certo punto ripescò dalla sua gioventù il padel, convincendo il titolare a ospitare un campo, pur pagato di tasca propria.

 

Oggi in Italia i giocatori sono oltre mezzo milione, i campi circa 3.000 e il World padel tour è trasmesso da SkySport. Questa settimana al City Padel di Milano e sul «centrale» montato appositamente in Piazza Città di Lombardia, davanti alla sede della Regione, si sta disputando un Fip gold, torneo internazionale che dà i punti per accedere al Wpt.

 

Com’è cominciato questo fenomeno?

PADEL

«Alla fine del 2001, per curiosità, ho voluto informarmi sullo stato del padel in Italia. Scoprii che si giocava quasi solo a Bologna, dove c’erano 4 campi. Allora la federazione non apparteneva alla Federazione italiana tennis come adesso».

 

Quanti giocatori lo praticavano?

«Circa 300, dei quali solo una cinquantina erano tesserati».

Aveva davanti una prateria?

«Era strano che si giocasse così poco, visto che i primi campi erano stati montati nel 1991».

 

PADEL 19

Un seme mai germogliato.

«C’era un campo a Vicenza, un altro a Bari, altri isolati qua e là. Nel 2002 ero andato a giocare a Riva del Garda in un campo, poi smontato».

 

C’erano tutti i motivi per lasciar perdere?

«Sì, ma nel 2007 Daniel Patti, allora presidente della federazione, mi propose di seguire la nazionale sia maschile che femminile. Per un anno, sono andato un week end al mese a Bologna ad allenare giocatori e giocatrici. A quel punto ho iniziato a pensare di fare qualcosa a Milano. In un circolo privato in zona San Siro, alcuni amici avevano allestito due campi, ma poi li avevano smontati. “Possibile che uno sport così divertente non sfondi?”, mi dicevo. Così, nel 2012 ho comprato il primo campo e l’ho montato in un circolo a Peschiera Borromeo, appena fuori Milano».

 

Oggi il padel è una moda, un fenomeno, una malattia o una mania?

«Malattia no. È un fenomeno in espansione perché è coinvolgente».

 

In che senso?

PADEL SPECTOR

«È lo sport più inclusivo perché può essere praticato da chiunque, da un ottantenne o da una donna di qualsiasi età. In certe città la presenza femminile sfiora il 50%. Qualche giorno fa, al Tennis club di Cagliari mi ha avvicinato una persona di 80 anni dicendomi che gioca tre volte la settimana. Ha smesso il tennis perché non migliorava, mentre nel padel constata ancora dei progressi».

 

Perché è così in espansione?

«Perché, essendo semplice, possono giocarlo tutti. Un po’ come avviene per il ping pong e il calcetto, anche il padel si può iniziare a giocare subito. Si può entrare in campo e giocare, senza passare da lunghe fasi di apprendimento».

 

Il principiante si diverte?

«Senza una lezione, può cominciare a giocare. Nel padel basta che ti spieghino le regole e riesci a divertirti. Poi c’è un altro fatto che spiega il fenomeno».

 

Ovvero?

PADEL SPECTOR

«Le persone adulte hanno trovato uno sport che li aiuta a tenersi in forma, divertirsi e socializzare. Perché una delle componenti principali del padel è la socializzazione».

 

Come in tutti gli sport, mi pare.

«Insomma… Nel tennis, a fine partita lo sconfitto è scontento e sedersi al bar a fare due risate non è così automatico. Nel padel, che si gioca in doppio, è abitudine nel corso della stessa partita scambiare i compagni. Perché una regola importante è che, quando si perde il punto, la colpa è sempre del compagno. Se si è perso con uno, si vuol vincere giocando con un altro».

 

Per dimostrare che la colpa della sconfitta non era tua e non perdere autostima?

mancini totti padel

«Esatto. Trovare l’alibi della sconfitta fuori di sé può aiutare a continuare. Infine, i tempi morti tra un punto e l’altro sono minimi e il passaggio dall’insuccesso al successo può essere rapido. Si ha subito l’opportunità di superare il senso di frustrazione per un errore. Nel golf e nel tennis le sensazioni negative durano più a lungo».

 

Quando ha iniziato a girare l’Italia per istruire i primi maestri immaginava un’esplosione così?

«Vedevo a Milano e anche a Roma che più la gente giocava, più rimaneva e portava amici. Perciò credevo fosse possibile una crescita. Forse non così veloce».

 

mancini padel

Quanto ha aiutato il fatto che lo pratichino tanti ex calciatori?

«Lo spirito di emulazione è importante. In Argentina i primi giocatori erano persone appartenenti alla media e alta borghesia. In Spagna, il secondo paese dov’è più diffuso, ci giocava José María Aznar. Gli italiani sono un popolo di calciatori. Il fatto che persone come Francesco Totti e molti altri giochino a padel, lo ha reso popolare e ne ha velocizzato l’espansione».

 

Chi è l’ex calciatore più forte?

«Tra quelli con cui ho giocato io, Esteban Cambiasso».

C’è stato un momento di svolta, qualcuno che ha accelerato questo processo?

«Nel 2014 la Federazione italiana tennis ha preso sotto la sua gestione anche il padel. Poi il presidente Angelo Binaghi e Michelangelo Dell’Edera, capo della formazione, mi hanno designato Ct della nazionale e responsabile della formazione padel per la Fit».

 

mancini padel

Che seguito ha il suo canale YouTube?

«È un canale di tutorial e video sui colpi e le situazioni di gioco che ho iniziato a sviluppare insieme a Lorenzo Cazzaniga, direttore della rivista online Padelmagazine. Finora abbiamo raggiunto 1,8 milioni di visualizzazioni».

 

Il tennis è lo sport individuale più completo e complesso: cos’ha il padel che il tennis non ha?

«Abbiamo detto semplicità e socializzazione. Aggiungerei una forte componente ludica. Nel tennis appena capisci di essere bravino cominci ad allenarti, ma in quel momento cominci a perdere buona parte del divertimento. Nel padel non si perde mai».

 

Che cosa rende il padel moderno e adatto allo spirito del tempo?

«L’infinità di situazioni che si presentano in una partita. Ogni volta che entri in campo puoi vedere una giocata totalmente inedita».

 

Entri in campo, cioè nella gabbia?

zlatan ibrahimovic padel

«Questa è una parola che non amo perché sa di reclusione e contraddice quello che abbiamo detto: il padel è divertente. I vetri e le pareti sono parte attiva del gioco e ti aiutano a recuperare la palla».  

 

In cosa deve migliorare per espandersi ancora?

«Dovrebbe diventare sport olimpico. Obiettivo al quale sta lavorando Luigi Carraro, dal 2018 presidente della Federazione internazionale padel».

 

Tra quanto tempo la nazionale italiana potrà competere con la sua Argentina?

zlatan ibrahimovic padel

«Difficile dirlo, forse una decina d’anni. Oggi abbiamo 4 giocatrici che possono entrare nelle prime 50 migliori coppie del mondo. Ricordiamo che l’Argentina ha iniziato 30 anni prima di noi e la Spagna 20. Adesso i tempi si accorciano grazie alla tecnologia, ma per creare un vivaio serve qualche anno».

 

Se dovesse dare un consiglio a chi è all’inizio?

«Primo: direi che, anche se non è necessario, fare i primi passi con un maestro aiuta. Secondo: a chi non ha mai giocato direi assolutamente di provare, perché è uno sport che dà gioia».

 

zlatan ibrahimovic padel zlatan ibrahimovic padel 3ADRIANO PANATTA E ALESSANDRO DI BATTISTA GIOCANO A PADELpadel al chiuso

 

totti padelpadel al chiusofrancesco padel totti foto mezzelani gmt 027 padel agustinpadel agustin 18francesco padel totti foto mezzelani gmt 026 totti padelfrancesco padel totti foto mezzelani gmt 025 francesco padel totti foto mezzelani gmt 022 francesco padel totti foto mezzelani gmt 024 francesco padel totti foto mezzelani gmt 017 francesco padel totti foto mezzelani gmt 013 francesco padel totti foto mezzelani gmt 023 francesco padel totti foto mezzelani gmt 014 francesco padel totti foto mezzelani gmt 018 padel al chiuso

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…