antonio conte napoli bologna

È LA NOTTE DI CONTE E KVARA: IL NAPOLI FA A PEZZI IL BOLOGNA DI ITALIANO: 3-0 – “IL NAPOLISTA”: "DIFESA BASSA, INTENSITÀ E FEROCIA AGONISTICA. COSÌ SI GIOCA A PALLONE. ANCHE IL CALCIO ALL’ITALIANA SA ESSERE CONTEMPORANEO - DOPO L’APPELLO DI “ANDONIO” IN CONFERENZA STAMPA, LA VECCHIA GUARDIA HA RISPOSTO PRESENTE. E VA SOTTOLINEATO CHE DE LAURENTIIS HA CAPITO CHE CONTE VA ASSECONDATO IN TUTTO E PER TUTTO…"

Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

 

napoli bologna

È la notte di Conte fai attenzione, nei vicoli di Napoli qualcuno sta facendo a pezzi il Bologna di Italiano. Quel qualcuno è il Napoli di Conte e Kvaratskhelia. È il Napoli. Ha fatto a pezzi il Bologna con i fondamentali del calcio: difesa bassa, riaggressione quando serve, ricerca degli spazi e verticalità. Intensità. E ferocia, agonistica ovviamente. Così si gioca a pallone. Anche il calcio all’italiana sa essere contemporaneo. Sa aggiornarsi. Risultato finale: Napoli tre, Bologna zero. Col Maradona che è tornato a cantare ‘O surdato nnammurato. E Conte che alla fine ha ricevuto applausi a scena aperta.

 

Antonio Conte stasera ha offerto un saggio di quel che potrebbe essere il suo Napoli. E ha dimostrato di aver avuto ragione a volere fortemente la permanenza di Kvaratskhelia e Di Lorenzo. Dopo l’appello in conferenza stampa, la vecchia guardia ha risposto presente. Tutti: da Anguissa (redivivo) a Lobotka, persino Mazzocchi.

 

Kvaratskhelia è stato il principe indiscusso della squadra. Ha illuminato la serata. Ha trascinato tutti, pubblico compreso. Ha servito un assist delizioso a Di Lorenzo che nel finale di tempo ha segnato un gol da grande attaccante. E poi nella ripresa ha raddoppiato con azione personale grazie anche alla difesa rispettosa di Italiano che ama lo spettacolo e gliene siamo grati. La terza rete, al 95esimo, di Simeone su assist di Neres che ha offerto un saggio del suo football (grandissimo acquisto il brasiliano: un assist così non si vedeva da un bel po’).

napoli bologna

 

Kvaratskhelia è il principe di questa squadra. Conte lo sta trasformando in un attaccante completo, per nulla confinato sulla fascia. In un leader. E lui sta mostrando di gradire. Popolerà diversi incubi dei difensori del Bologna.

 

Eccolo il Napoli di Antonio Conte. Squadra bassa. Linea a cinque dietro in fase difensiva (orrore per i puristi del pallone), spesso e volentieri tutti dietro la linea della palla. Ma poi pronti a scattare come un felino e a ripartire in verticale. Così Antonio Conte ha preparato la sfida al Bologna di Italiano. E così l’ha giocata e l’ha vinta. Nella ripresa gli azzurri sono cresciuti moltissimo. Tanti i palloni recuperati. Nessuno si è risparmiato. Il pubblicato si è eccitato (non c’è altro termine). È questo che si aspettava. Aveva dubitato dopo il 3-0 di Verona. Stasera i napoletani vanno a dormire contenti.

E non dimentichiamo il mercato fin qui è ancora più virtuale che concreto: gli acquisti pesanti ci sono ma non tutti si sono ancora materializzati. E va sottolineato che De Laurentiis ha capito che Conte va assecondato in tutto e per tutto. Ha capito che bisogna smetterla con la litania dello scudetto: le squadre arrivano a saturazione e vanno innervate. Sennò si va a sbattere. Per fortuna il presidente non ha ascoltato il chiacchiericcio della Napoli gagà che in settimana si è scatenata contro il tecnico ex Inter e Juventus.

 

Si è capito subito che era la serata del Napoli di Conte. Dai primi cinque minuti della partita. «Dobbiamo essere molto più cattivi in area e al limite dell’area nelle conclusioni», aveva detto il tecnico nel pre-partita a Dazn. Ovviamente, servono gli uomini. Le idee sono importanti, poi però c’è differenza se il pallone finisce sui piedi di Kvaratskhelia o di Raspadori. E infatti pronti via, Raspadori si è divorato il primo gol al primo minuto. Il secondo al quinto. La prima volta ha sbagliato di sinistro, e la seconda di destro. Raspa si è fatto notare anche per aver vanificato un ottimo contropiede.

napoli bologna

 

Le cose sono andate diversamente quando è entrato in scena il georgiano appena diventato papà. Nel finale di primo tempo, prima Kvara ha accarezzato la traversa di testa su cross di Politano. Sarebbe stato un gol splendido. Poi, al 47esimo, Il gol del vantaggio è arrivato al 47esimo: un condensato del calcio di Conte. Politano sulla sinistra che si è accentrato, palla dietro per Kvara che come al solito è sontuoso nel servire un pallone d’oro a Di Lorenzo solo davanti a Skorupski. Qui il capitano è stato bravo, non è andato in ansia: ha stoppato di destro e ha ha segnato di sinistro. Da grande attaccante.

 

Sullo 0-0, nel primo tempo, va segnalata la grande parata di Meret in uscita su Castro che su uno splendido taglio si è bevuto Rrahmani. Le grandi parate di Meret vanno sempre rimarcate in una piazza che ricorda solo gli errori (pochi) del friulano.

napoli bologna conte

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…