zhang conte marotta

E ORA COSA FARANNO CONTE E MAROTTA? – ZHANG E’ PRONTO A CEDERE IL 31,5% DELLA SOCIETA’ PER CIRCA 275 MILIONI DI EURO AL FONDO AMERICANO “OAKTREE CAPITAL GROUP” – NONOSTANTE L'INIEZIONE DI DENARO NELLE CASSE NERAZZURRE, STEVEN ZHANG CHIEDERA' IL RIDIMENSIONAMENTO - COME SI METTERANNO A QUEL PUNTO CONTE E MAROTTA CHE PER CONTINUARE VOGLIONO LA CONFERMA DEI TITOLARI?

FABRIZIO BIASIN per Libero Quotidiano

 

antonio conte marotta

Ci sono due piani di ragionamento sulla questione "cosa succede all'Inter" e il primo si incastra certamente con il secondo (pur sempre di Inter si tratta), ma neanche troppo. Partiamo dalla questione "sontuoso finanziamento" che - ammettiamolo - mette in crisi tutti noi giornalisti sportivi, costretti a vestire i panni degli esperti di finanza.

 

Pronti? Via. Il fondo Oaktree Capital Group è prossimo ad acquistare una quota di minoranza dell'Inter nell'ambito di un accordo da 275 milioni di euro (336 milioni di dollari). Questi quattrini sono indispensabili per sostenere le difficoltà finanziarie del club. La data giusta per completare l'operazione dovrebbe essere... oggi. Il ricchissimo fondo americano acquisterà il 30% del pacchetto azionario di proprietà della società di private equity "LionRock Capital Ltd".

STEVEN zhang

 

Oaktree inizialmente "darebbe una mano" per ossigenare le casse nerazzurre e poi si vedrà: gli Zhang avranno tre anni di tempo per ripagare il debito, altrimenti il prestito si trasformerà in una cosa che in termini non tecnici traduciamo in «ci prendiamo l'Inter». È questa una buona notizia, pur raccontata male? Sì, lo è, perché è vero che si tratta di nuovi debiti, ma è altrettanto vero che di questi quattrini l'Inter ha assoluto bisogno per rispettare le (imminenti) scadenze. Poi c'è l'altra questione, un filo più spinosa.

 

conte marotta

Nella giornata di oggi, alle 18 orario di Appiano Gentile e salvo spostamenti dell'ultim' ora, è in programma la, definiamola "resa dei conti" tra Antonio Conte e proprietà. Anzi no, non è vero: non sarà solo Conte vs. Zhang ma Conte e dirigenza tutta vs. proprietà. Scritta così pare una guerra, in realtà si tratta solo di scoprire le carte: il tecnico (ma anche Marotta e pure Ausilio e anche Antonello) chiederanno al presidente Steven di chiarire quali sono i piani per la prossima stagione, che deve ancora iniziare ma in realtà è già iniziata (acquisti e cessioni non si possono improvvisare).

 

Se il padrun verrà incontro ai suoi dipendenti e porterà avanti il progetto (conferma della rosa campione d'Italia nei suoi "titolarissimi", sacrifici ridotti a uno o due giocatori) allora tutti quanti saranno felici di proseguire assieme. Se, viceversa, Zhang insisterà sulla linea dei "tagli" (via gli stipendi, abbattimento degli ingaggi) e del ridimensionamento (non ci sono incedibili), allora, il bel percorso portato avanti nell'ultimo biennio potrebbe interrompersi.

zhang scudetto

 

Ecco, in questo secondo caso che - diciamolo ad alta voce - è decisamente il meno probabile, a lasciare non sarebbe solo Conte ma, probabilmente, anche il resto della dirigenza: dopo l'anno del trionfo nessuno intende vestire i panni del "liquidatore". Morale, lo scenario che si augurano tutti i tifosi dell'Inter è quello della continuità: non si sperpera sul mercato ma si confermano tutti gli "imprescindibili", da Lukaku e Lautaro a Barella ed Hakimi. Se, invece, il diktat continuerà ad essere «tagliare»... Marotta dovrà realizzare l'ennesima, complicatissima magia.

 

 

 

ZHANG

Gianluca Baldini per “La Verità”

OAKTREE CAPITAL GROUP

 

Per trovare un po' di ossigeno l' Inter potrebbe vendere poco meno di un terzo dell' intera società a un fondo di private equity, Oaktree Capital Group. Il club che ha appena vinto il titolo di campione d' Italia per l' operazione potrebbe ricevere 336 milioni di dollari, circa 275 milioni di euro.

 

Il fondo sarebbe pronto a rilevare la quota del club detenuta oggi da un' altra società di investimento LionRock Capital, che ha sede a Hong Kong.

 

La proprietà cinese della squadra, più precisamente, sarebbe intenzionata a cedere il 31,5% della società per far fronte ai problemi finanziari resi ancora più acuti dalla crisi del coronavirus.

INTER LIONROCK

A conferma della notizia ci sarebbero anche le dimissioni di Tom Pitts, il ceo per l' Europa di LionRock, dal consiglio di amministrazione della squadra milanese.

 

Al momento nessuna delle tre società coinvolte, Suning, Oaktree Capital e LionRock ha commentato la vicenda. Quello che è certo è che questa operazione permetterebbe a Suning di mantenere comunque il controllo della società (con il 68,5% delle quote) e di avere un po' di ossigeno per ripianarne i problemi economici.

 

ANTONIO CONTE E STEVEN ZHANG

Così facendo, l' incontro di oggi pomeriggio tra il tecnico della squadra Antonio Conte, i dirigenti della squadra e il presidente cinese Steven Zhang per discutere del futuro della squadra dovrebbe essere sicuramente più disteso. L' obiettivo della riunione è quello di trovare un accordo tra le parti sulle linee guida da seguire per la stagione 2021-2022.

 

L' obiettivo dell' ingresso di Oaktree è infatti prima di tutto quello di rimettere in piedi la squadra sotto il profilo finanziario. D' altronde, qualora l' attuale proprietà non fosse in grado di ripagare il suo debito dopo tre anni, il prestito potrebbe trasformarsi in azioni permettendo al fondo statunitense di prendere il controllo dell' Inter.

 

 

Si tratterebbe di un' operazione simile a quella avvenuta con il Milan di Elliott dopo i mancati pagamenti dell' ex proprietario cinese Yonghong Li.

steven zhang scudetto 2

 

In attesa che la notizia dell' ingresso di Oaktree Capital diventi ufficiale, bisogna ricordare che l' Inter negli ultimi mesi non ha più pagato gli stipendi con regolarità ai giocatori, chiedendo loro anche di dire addio a una parte degli emolumenti di quest' anno.

 

 

La società cinese Suning e l' Inter, del resto, avevano sperato nella costituzione della Super Lega, progetto poi naufragato che prevedeva una iniezione di 300 milioni di euro per tutte le società che ne avrebbero fatto parte.

zhang

 

Va ricordato, inoltre, che in passato già un altro fondo di private equity, Bc Patners, si era detto interessato a investire sul club italiano, ma poi aveva preferito chiamarsi fuori dall' operazione a seguito di diversi dubbi sulla stabilità nel lungo periodo dei pagamenti in arrivo dalla Cina.

il proprietario interista steven zhang

 

A pesare sulle spalle della società calcistica c' è poi il bond da 300 milioni, cifra che nel 2020 è salita di altri 75 milioni. La cedola fissata per il prestito obbligazionario è 4,875% e la scadenza per rimborsare gli investitori è prevista per il 31 dicembre 2022.

 

Per trovare nuova liquidità c' è già chi dice che il giovane presidente Zhang, classe 1991, stia pensando a un nuovo bond. Quello che è certo è che, nel caso di una nuova emissione obbligazionaria, la società dovrebbe pagare un tasso di interesse elevato a causa della scarsa solvibilità dell' Inter.

ZHANG

 

L' unica speranza plausibile al momento sembra essere quindi l' arrivo del fondo americano Oaktree. Diversamente, i problemi per il club potrebbero diventare insormontabili.

zhangzhang

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…