conte inzaghi sarri

IL PAGELLONE DELLA SERIE A - SCONCERTI: “6+ ALLA JUVE CHE HA VINTO PER QUALITÀ PERSONALI, NON PER ORDINE O IDEE. INTER 7-, QUANDO CONTE ESAGERA È PERCHÉ È SOFFOCATO DA SE STESSO - ATALANTA 8, IL CALCIO MIGLIORE, IL PIÙ INSISTENTE. LAZIO 7,5, HA AVUTO SFORTUNA, NON SI È BASTATA” - GARANZINI: “MIGLIOR SQUADRA D'ESTATE IL MILAN, SQUARCI DI BELLEZZA DEL SASSUOLO, DEL VERONA, UN ALTRO CAPOLAVORO DI RANIERI PER LA SALVEZZA DELLA SAMP…”

1 - MILAN MIGLIORE SQUADRA ESTIVA DELL'ATALANTA IL CALCIO PIÙ BELLO

Gigi Garanzini per “la Stampa”

 

pioli foto mezzelani gmt048

Tutto è bene quel che finisce bene. Non era per nulla scontato, anzi: e ne va dato atto a chi si è battuto senza risparmio di rischi perché il campionato ripartisse e arrivasse a conclusione. Peccato che, per una volta, gli indici d'ascolto e di gradimento, di solito assai divergenti tra loro perché dove c'è quantità raramente c'è anche qualità, e viceversa, abbiano coinciso. Al ribasso. Il pubblico, anzi la ggente davanti alla tv visto che allo stadio non poteva esserci, prima ha capito che si giocava per forza e non per amore: e avendo tutt' altro a cui pensare nello scenario più drammatico dal dopoguerra a oggi, non ha particolarmente gradito.

MANUEL LOCATELLI

 

Poi ha preso nota di come si giocava, che genere di calcio andava in scena, e ha gradito ancora meno. Lasciando le pay-tv con il loro bravo cerino in mano, a cantarsela e a suonarsela. Perché altro è la comprensione su cui puoi provare a intervenire: altro la passione, alla cui accensione non si comanda.

 

Miglior squadra d'estate il Milan, al punto da convincere la società a sospendere la rivoluzione annunciata. Miglior calcio ancora dell'Atalanta, andando oltre il dramma della città, con un inevitabile calo finale. Squarci di bellezza del Sassuolo (che giocatore Locatelli) del Verona (che giocatore Amrabat), un altro capolavoro di Ranieri per la salvezza della Samp: senza dimenticare le non poche trappole ambientali tra cui si è districato Fonseca nel rilancio della Roma.

 

AMRABAT

Poca Lazio, poca Juve che il traguardo lo ha tagliato con il fiatone, non molta Inter nonostante l'invidiabile autocontrollo nervoso del suo allenatore. Si è salvato il Toro, e chissà se Cairo avrà capito che una stagione così equivale a prenotare la retrocessione che verrà. Infine comprensione massima per gli arbitri che hanno patito lo stesso caldo e le stesse fatiche ravvicinate dei giocatori: dovendo fare i conti con sempre più demenziali interpretazioni calate dall'alto a proposito di calci di rigore.

 

cr7 sarri

Si ripartirà nella seconda metà di settembre. Con una stagione comunque iper-compressa, anche se il covid dovesse fare giudizio: e il non trascurabile problema di ridare slancio ad una passione popolare che si direbbe un po' sopita. Un'impresa europea di Juventus, Atalanta o Napoli servirebbe come il pane. Non è da escludere. Ma certo non è come dirlo.

 

2 - CONTE ESAGERA SOFFOCATO DA SE STESSO ATALANTA SHOW, IL MIRACOLO DI PIOLI

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

JUVENTUS 6+

Stagione non bellissima, resta da capire il finale. Da capire anche le responsabilità della società sul mercato e quelle di Sarri sul campo, chi è stato più vittima e chi protagonista della confusione. Ha vinto uno scudetto con 7 punti in meno, ha perso 7 volte, cosa mai accaduta da quando ci sono i gironi a 20 squadre e i 3 punti. È una squadra bloccata sui suoi solisti che cerca ogni tanto di essere un'altra. Non è riuscita a essere bene nessuna delle due. Ha vinto lo scudetto, straordinariamente il nono, ma per qualità personali, non per ordine o idee.

antonio conte

 

INTER 7-

Ha perso meno di tutti, 4 partite, ha fatto 13 punti più di un anno fa, tantissimi a questi livelli. È arrivata a un solo punto dalla Juve, l'anno scorso erano stati 21. È diventata più squadra ma quando serviva meno e il calcio era già rallentato dai ritmi della malattia. Resta un'idea di confusione tattica ben stretta tra le mani di Conte. Non è mai chiaro cosa manchi, ma qualcosa di grosso manca sempre. Ha perso improvvisamente Brozovic lungo la strada e non ha mai trovato davvero Conte.

gasperini

 

C'è una leadership senza dosi, certamente illuminata ma controversa. Così una buona stagione porta al traguardo una società spaccata. Quando si mette pubblicamente nella discussione anche la proprietà, si è vicini a voler chiudere. Conte sta provando a commissariare l'Inter, ma di forza, senza politica. Zhang non lo perdonerà mai. Marotta nemmeno. Ha criticato prima i giocatori, poi la società, poi il proprietario. Freud direbbe che cerca di essere cacciato. Per quel che lo conosco è una persona seria. Quando esagera è perché è soffocato da se stesso. Rompe i bicchieri per essere visto. Ma ne rompe tanti.

 

ATALANTA 8

Il calcio migliore, il più insistente. Spesso si dice il più moderno, ma nel calcio la modernità non esiste. Il tempo è circolare. Il gioco lo stesso da sempre, le novità sono vecchi cambiamenti che tornano. Il metodo di Chapman è del 1925 ma si riassume in un 3-4-3. Gasperini prende quello che sente da un'era geologica all'altra. La cosa decisiva è che muove contemporaneamente 5-6 giocatori e quasi altrettanti ne porta in area. Peccato per Ilicic e il suo improvviso dolore oscuro.

simone inzaghi foto mezzelani gmt010

 

LAZIO 7,5

Ha avuto sfortuna, era l'unica delle prime a non avere le coppe, sarebbe stata la più fresca contro avversari stanchi. Non si è bastata. Ma ha fatto 19 punti più di un anno fa.

 

ROMA 7

Fonseca ha costruito con poco una bella squadra. Dzeko e Mkhitaryan sono fuoriclasse a questi livelli, permettono agli altri di crescere con calma. Le è mancato l'uomo migliore, Zaniolo, una vera differenza. Le manca anche praticità. È una squadra tecnica, ama giocare, a volte si perde. Ha gettato via le ali (Kluivert e Under) per difendersi a tre. Ha ottenuto di più, piacendo un po' meno. Ottime prospettive.

 

fonseca petrachi

MILAN 7,5

Ha vinto lo scudetto del dopo lockdown, 30 punti in 12 partite, una proiezione di oltre 90 in un campionato intero. Aveva sbagliato tutto nella prima parte, poi è arrivato Ibrahimovic, un giocatore che non ha niente da invidiare a Messi e Ronaldo. È stato un miracolo di buon senso comune e leadership personale. Mescolandosi hanno tirato fuori la qualità di base che era comunque alta. Il Milan è definitivamente tornato competitivo. Adesso deve abituarsi ad esserlo.

 

gattuso

NAPOLI 6,5

Era partita con Ancelotti per vincere il campionato, ha vinto la Coppa Italia con Gattuso. Un gioco da finire di costruire. Il migliore, Insigne.

 

PARMA 6,5

Ha fatto benissimo finché serviva. Quando illudeva, è andato in vacanza. L'uomo è Kulusevski.

 

SASSUOLO 7

Ha una qualità da grande squadra ed è allenato benissimo. Giocatori come Locatelli, Boga, Berardi, lo stesso Caputo fanno una differenza netta. Locatelli è stato forse proporzionalmente il migliore di tutta la serie A. Prende tanti gol, ma diverte sempre.

 

iachini

VERONA 7,5

Veniva dalla B, è la vera sorpresa. Juric ed Amrabat i suoi leader.

 

FIORENTINA 6

A proposito di modernità, Iachini ha fatto un finale di stagione stupefacente. È stato il primo anno del nuovo presidente. Iachini e la società sono stati bravi a riprendere la stagione per i capelli.

 

BOLOGNA 6,5

Poteva fare di più, ma ha giocato senza allenatore per molti mesi e con un disagio psicologico profondo. Tra i suoi giovani Barrow e Orsolini, scomparso però nel finale.

 

TORINO 6

Ha ritrovato un grande Belotti, ma ha fatto 23 punti in meno dello scorso anno. Era quasi impossibile migliorarsi. Così però ha sofferto troppo.

claudio ranieri foto mezzelani gmt06

 

CAGLIARI 4,5

Aveva un'ottima squadra, l'ha persa per strada. Simeone il migliore. È diventato un centravanti completo.

 

SAMPDORIA 5

Ha pagato per tutta la stagione l'inizio disastroso, ma è sempre stata meglio di quello che sembrava. Determinanti Gabbiadini e Ranieri.

 

GENOA 4,5, LECCE 6

Troppa confusione, troppi giocatori impiegati (una quarantina) nel Genoa. Tanta paura come sempre. Tecnicamente il Lecce (voto 6 nonostante la retrocessione) ha giocato meglio e in modo più organizzato. Abbastanza bene Pinamonti.

 

UDINESE 5

Squadra fisica, un po' lasciata sola dai suoi uomini migliori, De Paul, Fofana, Lasagna, Okaka. Poteva fare di più.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?