lotito gaetano blandini

IL PALLONE BUCATO E IL PALLONE GONFIATO – DOPO L’ADDIO DEL PRESIDENTE DELLA LEGA A DAL PINO, LOTITO PROVA IL BLITZ PER CONTROLLARE LA CONFINDUSTRIA DEL PALLONE – IL PATRON LAZIALE, CHE CON LA SUA LETTERA A MALAGO’ E VEZZALI HA SPINTO ALLE DIMISSIONI DAL PINO, SPINGE PER IL CONSIGLIERE INDIPENDENTE GAETANO BLANDINI, ENTRATO NEL CONSIGLIO CON 12 VOTI (GLIENE SERVONO 14) - J'ACCUSE DI DAL PINO (CHE SI SENTE TRADITO DA INTER E JUVE): "TROPPE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO". E POI ELOGIA GRAVINA...

Da ilnapolista.it

 

paolo dal pino 3

Con le dimissioni del presidente Dal Pino, arrivate ieri, la Lega Serie A deve eleggere una nuova guida. Il Corriere dello Sport scrive che è già in programma la prima assemblea elettiva, prevista per lunedì.

 

“La prima assemblea elettiva, comunque, è stata convocata per lunedì prossimo. Per le prime due votazioni serviranno 14 voti, poi basterà la maggioranza semplice. E per non rischiare il commissariamento (totale e non ad acta), i presidenti avranno 45 giorni di tempo a partire proprio dalla prima assemblea”.

 

 

Chi potrebbe subentrare a Dal Pino? Lecito aspettarsi un nuovo colpo di mano di Lotito, autore della lettera a Malagò e Vezzali che ha fatto infuriare Dal Pino convincendolo a dimettersi. Il presidente della Lazio potrebbe proporre Blandini, uomo di sua fiducia.

lotito gravina

 

 

“Ed è probabile che Lotito tenterà nuovamente di piazzare un suo uomo. Volendo lo sarebbe anche Blandini, appena eletto come membro indipendente del consiglio di Lega. Ma i 12 voti con cui è uscito dall’urna non saranno sufficienti per le prime due tornate per cui è necessaria una maggioranza di due terzi, vale a dire 14 club”.

 

Ieri i club si sono riuniti in un consiglio informale in video-call.

 

 

“Dalla riunione è trapelato ottimismo sulla possibilità di individuare un nome nel giro di una quindicina di giorni, a dimostrazione che i club si sono già messi al lavoro per sbloccare l’impasse”.

 

tare e lotito foto mezzelani gmt 014

Il Corriere della Sera racconta un retroscena dell’ultima assemblea di Lega Serie A, andata in scena giovedì scorso, e dalla quale è venuta fuori la famigerata lettera indirizzata al Coni e al Governo.

 

“A un certo punto dell’assemblea i presidenti hanno deciso di discutere in maniera informale sul tema dei principi informatori chiedendo a Dal Pino e De Siervo di uscire dalla sala. In quel momento, il presidente di Lega, già sconfortato per l’esito della votazione sul consigliere indipendente, ha maturato la decisione di rassegnare dopo due anni dall’incarico il mandato”.

 

 

 

DAL PINO SI ARRENDE

Salvatore Riggio per il Messaggero

 

La Lega serie A resta senza presidente. Paolo Dal Pino si è dimesso ieri, dopo poco più di due anni da quando fu eletto l'8 gennaio 2020 e riconfermato il 21 gennaio 2021 alla seconda votazione con 14 voti su 20 (e si prese del tempo prima di accettare).

paolo dal pino 2

 

Troppo forte la voglia di cambiare vita, la volontà di trasferirsi negli Stati Uniti, a Los Angeles con la famiglia, dove i figli sono già iscritti a scuola e dove già si trovava dalle feste natalizie. Lo ha fatto con una lettera indirizzata ai club, scritta di suo pugno a inizio gennaio. Una scelta, quindi, non improvvisa. Maturata qualche settimana fa e posticipata per gestire la difficile fase di inizio anno con le partite rinviate per Covid e la riduzione della capienza degli stadi a cinquemila spettatori.

 

L'ASSEMBLEA L'ultima apparizione di Dal Pino risale a giovedì 27 gennaio durante l'assemblea all'hotel Sheraton di Milano. In quell'occasione Claudio Lotito riuscì a imporre il nome di Gaetano Blandini come consigliere indipendente, eletto con 12 voti a favore. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la riluttanza dei club ad adeguare lo Statuto ai principi informatori del Coni (in particolare quelli legati alla nuova maggioranza per le delibere, che deve passare dagli attuali tre quarti a quella semplice). Cosa, tra l'altro, che dovranno fare entro il 15 febbraio.

gravina dal pino

 

Altrimenti, come confermato due giorni fa dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, la Lega sarà commissariata. Non solo. Pur non avendo gestito la vicenda in prima persona, a Dal Pino non è andata giù quella lettera inviata al sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, e al presidente del Coni, Giovanni Malagò.

 

Con la Federazione che non ha nascosto «l'imbarazzo e lo sconcerto» per quanto accaduto. Inoltre, è fondamentale il passaggio di Dal Pino nella missiva di addio: «Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento», si legge. Ha portato avanti l'ingresso nel capitale dei fondi di private equity.

 

dal pino

Progetto al quale credeva tantissimo, ma si è sentito tradito da Juventus e Inter, che a fine aprile 2020 fecero dietrofront per sposare la Superlega: «La bontà del progetto è stata poi purtroppo certificata da altri, con la Liga spagnola che ha concluso un accordo con il private equity», ha aggiunto. Inoltre, Dal Pino ha speso parole importanti a favore di Gravina («gentiluomo, amante di questo sport e guida ispirata del calcio italiano e dei principi di correttezza e lealtà sportiva»).

 

 

E proprio l'ottimo rapporto con il presidente Federale (ha subito esortato una nuova elezione) è stato uno dei motivi di attrito con i club vicini a Lotito, che giudicano arrendevole l'atteggiamento della Lega nei confronti della Figc. Adesso cosa accadrà al calcio italiano? L'assemblea elettiva sarà convocata per lunedì 7 febbraio (ore 11.30 a Palazzo Parigi a Milano). Prima puntata di una tornata elettorale che i club ritengono possa chiudersi in fretta. Lotito ritiene di avere in mano la Confindustria del pallone e potrebbe spendere il nome di Gaetano Blandini (o di un altro profilo a lui vicino) alla terza votazione. Quando per la nomina servirà la maggioranza semplice (11 voti). 

andrea agnelli

 

 

gaetano blandini foto di baccoGaetano Blandini LOTITO 1

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...