dominik paris

PARIS, CHE SFIGA! - IL GIGANTE DEL NOSTRO SCI SI ROMPE IL CROCIATO IN ALLENAMENTO: STAGIONE FINITA E ADDIO SOGNI DI COPPA - IL LUNGO RECUPERO DI DOMINIK HA UN TRAGUARDO: IL MONDIALE DI CORTINA, NEL FEBBRAIO 2021 – PIU’ DI 150MILA PERSONE OGNI ANNO SI ROMPONO O SI LESIONANO IL CROCIATO: COME EVITARE IL CRAC – “L’ETA’ INCIDE SULLA RIPRESA. DOPO I 50 I TEMPI SI ALLUNGANO MOLTO”

Flavio Vanetti per il “Corriere della Sera”

 

dominik paris

Il ginocchio del nostro gigante dello sci ha fatto crac. Nel momento più felice della sua carriera; nella fase in cui stava mandando all' incasso anni di sacrifici, consolidando una crescita sempre più convincente. Dominik Paris ha concluso la sua stagione su una pista di allenamento a Kirchberg in Tirol, a una manciata di chilometri da Kitzbühel dove nel fine settimana avrebbe inseguito altre magie per confermarsi il re della Streif dopo tre vittorie in discesa e una in superG.

 

Ieri mattina, reduce dal bellissimo secondo posto di Wengen, pista che aveva finalmente reso più amica, stava proprio preparandosi alla kermesse dell' Hahnenkamm.

L' ha tradito una scivolata in curva e Domme l' ha raccontata così: «Lo sci interno ha preso troppo la neve e il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, sollecitato eccessivamente, si è rotto.

 

Non c' è molto da aggiungere: la mia annata è conclusa».

Sulle prime non era parso un incidente molto grave.

Sembrava una botta, che alla peggio avrebbe costretto Paris a saltare il superG e la discesa di Kitz. Invece una radiografia e una risonanza magnetica hanno emesso il peggiore dei verdetti. E non c' è solo il legamento rotto: è stata infatti documentata anche una microfrattura della testa del perone, dettaglio non trascurabile perché rischia di ritardare la fase in cui l' atleta, durante la riabilitazione, potrà tornare a caricare l' arto.

dominik paris

 

Dominik ha voluto mandare messaggi di incitamento ai compagni («Avanti a tutta») e ne ha già ricevuti dagli avversari, primo fra tutti l' amico e rivale Beat Feuz («Coraggio, ritorna più forte») che nella sua carriera è passato attraverso due gravi infortuni, il secondo del quale ha addirittura rischiato di compromettere la sua carriera.

 

È proprio l' esempio di un Feuz, o di uno Svindal, altro fuoriclasse tartassato dalla sorte eppure sempre in grado di riproporsi ad alto livello dopo uno stop, che deve rappresentare la stella polare di Paris lungo un percorso complicato. Per lo stesso infortunio avvenuto in marzo, ma al ginocchio sinistro, Christof Innerhofer non è ancora rientrato: ha rinviato a Bormio e a Wengen, forse ce la farà a Kitz.

 

dominik paris

Questo però spiega le difficoltà della sfida che attende Dominik. Dalla sua, rispetto al compagno, ha il vantaggio di essere più giovane (30 anni contro 35); inoltre il fisico potente e la muscolatura massiccia lo aiuteranno. Ma sarà importante anche l' aspetto psicologico di questa avventura e saranno le buone sensazioni a dettare la capacità di spingere.

 

Nei prossimi giorni il campione azzurro valuterà le tappe obbligate del recupero assieme ai responsabili della commissione medica della Federsci: sarà fondamentale effettuare le scelte giuste - anche sui tempi dell' intervento chirurgico - e non forzare gli eventi. «Daremo a Paris il massimo supporto perché si ristabilisca nel modo più corretto. E aspetteremo il suo ritorno» dice il presidente federale Flavio Roda. Nel febbraio 2021 ci sarà il Mondiale di Cortina: già da ora è il traguardo della corsa più difficile di Domme.

 

2 - COME EVITARE IL CRAC AL GINOCCHIO

Antonio Caperna per “il Messaggero”

 

Ogni anno distorsioni e rotture del legamento crociato anteriore riguardano circa 150 mila persone, la maggior parte delle quali sono atleti. Gli ultimi casi hanno riguardato Dominik Paris, il discesista altoatesino che ieri si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro chiudendo così la sua stagione agonistica, e Niccolò Zaniolo calciatore della Roma operato alcuni giorni fa al crociato per un contrasto durante la partita con la Juve.

 

La realtà è che un simile incidente, come ricorda la Società italiana di ortopedia e traumatologia, interessa da vicino anche chi non è sportivo di professione. Chi, da dilettante, si dedica ad attività amatoriali come il calcio, calcetto, il basket, lo sci, la pallamano e anche la pallavolo.

 

dominik paris

Questi sport, indipendentemente dagli scontri con l'avversario, hanno in comune la necessità di spostamenti brevi e repentini, e se non sono accompagnati da un adeguato riscaldamento e preparazione muscolare possono portare a infortuni, soprattutto ai legamenti del ginocchio.

 

 IL BISTURI

Se il crociato viene sottoposto a sforzi bruschi e a freddo, rischia di rompersi o lesionarsi. La maggior parte di questi infortuni può essere efficacemente trattata grazie a tecniche chirurgiche ormai collaudate e a un percorso riabilitativo ad hoc. «L'età incide sulla ripresa, perché un conto è romperlo a venti anni e un altro a cinquanta. Più si è avanti e più i tempi di recupero si allungano», avvertono gli esperti, quindi particolare attenzione va posta anche per chi pratica gli sport da over.

 

dominik paris

«Gli infortuni si registrano infatti a livello amatoriale, tra i semi professionisti e tra i professionisti del pallone. Proprio a causa della natura di questo sport, che comporta salti, torsioni e cambi di direzione improvvisi, oltre ad un forte impatto fisico, le lesioni legamento crociato anteriore sono un incidente comune sui campi di calcio di tutto il mondo», spiega Francesco Falez, presidente della Società italian di ortopedia e traumatologia. Tuttavia, per il calcio come per lo sci o il calcetto, è possibile ridurre il rischio di questi infortuni con un adeguato programma di prevenzione: un allenamento mirato al potenziamento muscolare degli arti inferiori e un buon programma di allungamento muscolare (stretching).

 

L'ANCA

È bene ricordare l'importanza di mantenere una corretta struttura muscolare, che non dimentica anche i glutei, per la stabilizzazione del bacino e per il mantenimento di un corretto allineamento tra anca e ginocchio.

dominik paris

 

E poi i muscoli del tronco e il giusto equilibrio tra il quadricipite e i vari muscoli dietro la coscia, spesso meno sviluppati. Questo tipo di infortunio avviene a causa di sollecitazioni del ginocchio a vari livelli, ad esempio durante delle rotazioni, delle manovre incontrollate durante il gioco, degli arresti e degli atterraggi all'indietro dopo un salto. Uno dei principali meccanismi responsabili di questo tipo di lesioni è la brusca decelerazione con il piede fisso a terra prima di un cambio di direzione con relativa torsione.

 

dominik paris

«Il ginocchio assume una posizione valga, piegato verso l'interno, e si strappa nella maggior parte dei casi in un'angolatura elevata compresa fra lo 0 e i 30 gradi -s piega Luzia Kalberer, fisioterapista sportiva allo Swiss Olympic Medical Center presso la Scuola universitaria federale dello sport Macolin - Gli sport con la palla e quelli invernali, quindi, sono le discipline che comportano il maggior rischio di incappare in una lesione di questo tipo».

calcetto

 

IL SALTO

I fattori di rischio sono in realtà numerosi, perché legati al contesto in cui ci si trova (come le suole delle scarpe e l'equipaggiamento sportivo), alla tecnica (salto), alla genetica e al sesso (anatomia, biomeccanica).

 

Senza demonizzare il rivestimento dei campi indoor, visto anche il periodo invernale, sono quindi molteplici i fattori che incidono su una possibile lesione e ai quali far attenzione. Ad esempio le suole delle scarpe, che influiscono sul rischio di infortuni, per l'aumento di forze d'attrito sulla superficie.

 

intervento al ginocchio

«Uno studio condotto qualche anno fa da un gruppo di ricercatori norvegesi identificò l'elevata resistenza ruvida (effetto frenata) fra la suola e il rivestimento del campo da gioco come fattore di rischio importante per le lesioni cosiddette senza contatto nella pallamano - prosegue l'esperta - Anche il design del tacchetto delle scarpe da calcio ha un'incidenza: tanto più alta è la resistenza di torsione, tanto più elevato è il rischio di provocare una lesione».

calcettodominik parisdominik paris

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…