baldissoni totti

IL PASSAGGIO MEMORABILE DELL'INTERVISTA DEL VICEPRESIDENTE DELLA ROMA MAURO BALDISSONI, CLASSE 1970, CHE PARLANDO DI TOTTI NATO NEL '76 DICE: "PER ME LUI RESTA UN IDOLO DI INFANZIA" (UNA INFANZIA PIUTTOSTO LUNGA, EH...) - NESSUN RIFERIMENTO A BALDINI (MA ESISTE?) - "TOTTI VIA? È UNA SCONFITTA DI TUTTI. LA ROMA NON È IN VENDITA" - IERI TOTTI AVEVA DETTO: “BALDISSONI? HA CERCATO DI DIREZIONARMI NON SO DOVE, PERÒ, MI HA DIREZIONATO…”

Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia

Gianluca Lengua per www.ilmessaggero.it

 

baldissoni e totti foto mezzelani gmt92

A Francesco Totti arriva una prima risposta da Baldissoni, vicepresidente della Roma: «Dispiaciuto per le sue parole, ma nessuno può decidere da solo in una società. Comunque su Ranieri è stato ascoltato. Attorno a febbraio gli è stato proposto di assumere il ruolo di direttore tecnico e siamo rimasti molto dispiaciuti che lui non abbia risposto».

 

E ancora: «Sia a lui sia a De Rossi sono stati offerti contratti di lunga durata che sono stati poi rispettati. E deve essere chiaro che la Roma non è in vendita». 

 

BALDISSONI

Da gianlucadimarzio.com

baldissoni totti foto mezzelani gmt122

Le parole di Totti stanno facendo ancora discutere. E sono destinate a farlo ancora per molto tempo. La conferenza stampa fiume e senza peli sulla lingua dell'ormai ex dirigente della Roma ha lasciato il segno. Impossibile non replicare da parte della società, che ha cercato di rispondere spiegando le proprie ragioni in esclusiva a Sky Sport. A parlare è stato il vicepresidente giallorosso Mauro Baldissoni, che ha confermato quanto detto nel comunicato di ieri: "Siamo molto dispiaciuti per ciò che ha detto - ha esordito - nessuno in una società può decidere da solo. Io speravo che potesse integrarsi e continuare a crescere in quello che è un lavoro di squadra. Su Ranieri, tanto per fare un esempio, lo abbiamo ascoltato.
 

baldissoni e totti foto mezzelani gmt

Anche il tentativo di convincere Conte è stato avallato dalla società. Poi, intorno a febbraio, gli è stato proposto l'incarico di direttore tecnico, ma non ha risposto". Altro tema scottante da chiarire riguarda il trattamento riservato ai romani, da Totti a De Rossi e non solo: "Ad entrambi sono stati offerti contratti lunghi e che sono stati rispettati fino in fondo - ha precisato Baldissoni - nessuno ha mai voluto allontanarli da Roma, nessuno ha mai voluto sottrarre la Roma ai romani. Basti guardare anche le operazioni di investimento per far tornare giocatori cresciuti nel vivaio come Florenzi o Lorenzo Pellegrini o inziative come la Hall of Fame. Sarebbe sciocco e autolesionista rinunciare al patrimonio di giocatori come Totti e De Rossi, è un patrimonio inestimabile dal punto di vista mediatico ed emozionale. Come facciamo a essere così stupidi a rinunciare una cosa così? Io spiegai agli americani come Totti fosse più conosciuto della Roma soprattutto da una fascia di persona.
 
Nulla è più lontano dal vero del fatto che volevamo allontanare Totti". Poi il discorso torna su Totti e sulla mancata fiducia denunciata dall'ex capitano: "La società non ha mai avuto fretta d'imporre a Totti qualcosa. Nel suo primo anno da dirigente - perché diventarlo quando si smette è difficile per ogni calciatore ed è un percorso che va accompagnato - lo abbiamo aspettato con pazienza, Già al secondo gli abbiamo offerto un ruolo da direttore tecnico e lui doveva dare una risposta che non è mai arrivata. Siamo dispiaciuti per questa sua percezione di non poter incidere. In questi ultimi otto anni Totti ha avuto un contratto da calciatore e uno da dirigente. Non è vero che lo abbiamo costretto ad andare via. Stesso discorso per De Rossi, al quale abbiamo fatto due contratti da giocatore e una proposta per un futuro da dirigente". Chiosa finale sullo stato d'animo e sul futuro di Pallotta: "Se lascerà qualorà non dovesse essere fatto lo stadio? Beh, in questo caso sarebbe tutto molto più complesso. Senza determinati ricavi sarebbe impossibile competere con la Juventus e con le altre grandi squadre. Pallotta comunque non lascerà nulla di intentato.

baldissoni e totti foto mezzelani gmt93

 
Totti dice che il club piace a tanti investitori? Sia chiaro che la Roma non è in vendita". Poi su chi lo accusa di essere troppo assente: "Rispondo che Chelsea e Liverpool hanno vinto due coppe europee senza che i rispettivi proprietari vivano la sede della loro società. Pallotta ha invitato Totti a Boston per due mesi, per fargli conoscere il progetto legato alla Roma. Poi capisco la differenza di lingua e cultura, forse potevamo impegnarci a favorire una sintonia comunicativa. Sul rapporto fra Baldissoni e Totti: "Per me lui resta un idolo di infanzia - ha detto - ricordo che una volta scrissi una lettera al Corriere della Sera per difenderlo.

francesco totti arrivederci roma foto mezzelani gmt 041

 
Abbiamo avuto un rapporto cortese e corretto, gli ho sempre detti che la mia stanza per lui era sempre aperta" Infine su cosa lascia questa conferenza stampa: "Tanto dispiacere, tantra amrezza. Non riuscire a trattenere un patrimonio così è una sconfitta di tutti. Detto questo, andremo avanti senza cambiare le strategie di mercato. I fatti dicono che questa proprietà ha ereditato difficoltà economiche e finanziarie, ma nonostante questo ha prima risanato e poi investito. La Roma è una delle dieci società ad aver speso di più sul mercato. Ovviamente anche cedendo dei calciatori viste le norme Uefa. Cercheremo di rendere sempre più competitiva questa squadra. Sbagliare è frequente nel calcio, un anno negativo ci sta"

francesco totti arrivederci roma foto mezzelani gmt 012francesco totti arrivederci roma foto mezzelani gmt 055francesco totti arrivederci roma foto mezzelani gmt 054

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”