zhang mohammed bin salman mbs inter

PAZZA INTER AM-ALLAH - GLI AMBIENTI FINANZIARI CONFERMANO L’ESISTENZA DI UNA TRATTATIVA TRA IL FONDO SAUDITA PIF E LA FAMIGLIA ZHANG PER LA CESSIONE DELL’INTER, MA L’AFFARE È COMPLESSO: PRIMA BISOGNA RISOLVERE L’EVENTUALE COSTRUZIONE DI UNO STADIO DI PROPRIETÀ – L’ACQUISIZIONE DELL’INTER FAREBBE PARTE DI UNA STRATEGIA GLOBALE CHE PREVEDEREBBE L’ACQUISTO DEL MARSIGLIA E DI UN CLUB IN BRASILE, CREANDO UNA GALASSIA SIMILE A QUELLA DEL CITY FOOTBALL GROUP… 

1. LE CONDIZIONI PER LA VENDITA DELL’INTER

Federico Strumolo per “Libero Quotidiano”

 

zhang mohammed bin salman Inter

I contatti tra il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, Pif (Public Investment Fund), e Suning, controllante dell'Inter, ci sono stati in passato e ci sono tutt' ora, al netto delle indiscrezioni di un possibile accordo di cessione già trovato. Non è un segreto che, dopo l'improvvisa crisi accusata dal colosso di Nanchino nel 2020, Zhang Jindong abbia dato mandato agli intermediari per trovare nuovi acquirenti. 

mohammed bin salman pif newcastle

 

Ambienti finanziari confermano l'esistenza di una trattativa, sottolineando che i primi contatti con gli emissari arabi risalgono a circa un anno fa. Periodo in cui il fondo Pif si trovava già al lavoro per l'acquisto del Newcastle. 

 

Le contrattazioni per il club di Premier hanno trovato esito positivo nelle ultime settimane, sulla base di un pagamento di 353 milioni per l'80% dei bianconeri d'Inghilterra, quando i cosiddetti bene informati davano il tutto già per sfumato. 

mohammed bin salman

 

Un affare che, però, non rappresenterebbe un problema nella trattativa per l'Inter, dato che la volontà del principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Saud sarebbe quella di creare un network nel mondo del calcio (comprendente anche Marsiglia e una società brasiliana). 

 

L'ESEMPIO DELLA ROMA 

Ora, le trattative di questo calibro sono sempre complesse, e diventano di ancor più difficile comprensione quando i protagonisti sono stranieri (e un esempio è rappresentato da quanto successo tra Aramco, società in mano proprio al governo saudita, ed il team in MotoGp di Valentino Rossi: sembrava fatta per l'ufficializzazione della partnership dal prossimo anno, al momento tutto tace). 

san siro di milano

 

Motivo per cui va sottolineato per i più distratti che l'esistenza di una trattativa non sempre porta come conseguenza automatica a una fumata bianca. Secondo quanto raccolto, infatti, il maggior ostacolo per la riuscita dell'affare sarebbe rappresentato dalla questione stadio. 

 

È intorno a San Siro, dunque, che si gioca la partita decisiva: poter contare su un impianto di proprietà alzerebbe notevolmente il valore della società, rendendo plausibile l'importante valutazione di 1 miliardo fatta da Suning (che, ovviamente, cerca di mantenere il prezzo il più alto possibile anche per rientrare dei tanti soldi investiti in questi anni nell'Inter). 

pallotta friedkin

 

Basti pensare che la Roma nei mesi scorsi è passata alla famiglia Friedkin, subentrando a James Pallotta, per circa 600 milioni di euro, ma il club capitolino non può contare sul blasone nerazzurro (e sui suoi milioni di tifosi in giro per il mondo, Arabia compresa), non gioca in Champions (altra importantissima fonte di ricavi), oltre a non possedere, appunto, uno stadio di proprietà. 

supercoppa

 

LA SUPERCOPPA A GEDDA 

È per questo che la questione San Siro è tornata fortemente d'attualità. Come è noto, il tema non riguarda solamente l'Inter, ma anche il Milan. Il club rossonero avrebbe voluto accelerare già mesi fa, ma tra le recenti elezioni comunali e la prospettiva di un cambio di proprietà per i cugini, non si è ancora sbloccato nulla. 

 

sala zhang

Dal Comune fanno sapere che nelle prossime settimane ci sarà un incontro con Milan ed Inter, anche se il sindaco Giuseppe Sala ha precisato di non avere ancora nessuna data in agenda. Ma immaginare di vedere un accordo nero su bianco entro fine anno, proprio a ridosso della Supercoppa Italiana del 22 dicembre Inter-Juve in programma a Gedda (in Arabia Saudita...) è scenario stuzzicante. 

 

I contatti tra i vertici dei due club meneghini e Palazzo Marino sono costanti, ed il sindaco in via ufficiosa conferma di non vedere criticità (anche se, ovviamente, vorrebbe essere tenuto al corrente su un eventuale cambio di proprietà). 

 

zhang sala

Intanto, continua ad essere uno spettatore interessato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il quale è intervenuto nuovamente sulla questione San Siro: «Ho apprezzato quello che ha detto Sala, che ha aspettato giustamente le elezioni. Io mi sono permesso di dire che l'importante è che le idee siano chiare e si aggredisca l'argomento- ribadisce il numero uno dello sport italiano Malagò -. A prescindere dagli interessi dell'amministrazione comunale, di Inter e Milan, nel dossier olimpico abbiamo messo che il 6 febbraio 2026 a San Siro faremo la cerimonia inaugurale».

 

2. LE INTENZIONI DEL FONDO PIF

Paolo Fiorenza per www.fanpage.it

pif

 

Clamorosa svolta nei destini dell'Inter e di riflesso nella storia del calcio italiano: il club nerazzurro sarebbe vicino ad essere ceduto al ricchissimo PIF, ovvero il Public Investment Fund, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita che qualche giorno fa ha completato l'acquisizione dell'80% del Newcastle per 360 milioni di euro. 

 

mohammed bin salman inter

Per ricchissimo si deve intendere ricco oltre ogni immaginazione: il suo fatturato al 2020 è di 500 miliardi di dollari, ovvero 100 miliardi in più del Qatar Investment Authority, il fondo sovrano qatariota che adesso detta legge nel calcio europeo, alla guida dello stellare PSG di Messi, Neymar e Mbappé.

 

mohammed bin salman 2

La notizia data dal quotidiano Libero, che riporta voci insistenti e ben circostanziate provenienti dagli ambienti finanziari, parla addirittura di accordo già trovato tra la famiglia Zhang ed i sauditi, sulla base di una valutazione dell'Inter intorno al miliardo di euro. A settembre ci sarebbe stato un incontro a Milano tra i vertici nerazzurri ed emissari del fondo arabo, con questi ultimi presenti a San Siro in occasione del match di Champions League contro il Real Madrid. 

 

gli zhang proprietari inter

La trattativa peraltro non è cosa nata in poco tempo, visto che il dialogo tra le parti andava avanti da mesi, in conseguenza della necessità degli Zhang di cedere l'Inter per le ben note difficoltà finanziarie di Suning aggravate dalla pandemia. L'adesione alla Superlega – col balenare di possibili mega introiti che avrebbero potuto raddrizzare la situazione – aveva rallentato tutto, ma poi il fallimento del progetto ha portato a riconsiderare seriamente la super offerta araba.

 

MEME MAN CITY PSG

L'acquisizione dell'Inter, così come quella già avvenuta del Newcastle – spiega il quotidiano milanese – sarebbe parte di una strategia globale dei sauditi, che prevederebbe anche l'inserimento nel proprio portafogli del Marsiglia in Francia e di un club in Brasile, creando una galassia simile a quella del City Football Group. 

 

La holding del fondo Abu Dhabi United Group, di proprietà dello sceicco Mansour, controlla tra le altre Manchester City, New York City, Melbourne City, Troyes, oltre ad avere partecipazioni in altri club come Girona e Yokohama Marinos. L'accostamento a corazzate come PSG e Manchester City fa capire quale sarebbe il destino di strapotere economico dell'Inter, qualora andasse in porto il passaggio di proprietà nelle mani del fondo saudita.

mohammed bin salman

 

Il presidente del PIF del resto è il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Saud. La scalata al calcio mondiale della famiglia reale di Riad rientra in un progetto volto a ripulire l'immagine del Paese arabo, retto da una monarchia assoluta di forte matrice islamica. 

 

Il pugno autoritario si traduce in sistematiche violazioni dei diritti umani denunciate da organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch. Presentare al mondo un volto diverso è diventata adesso un'esigenza primaria: costi quel che costi, ovvero anche versare un bel miliardo nelle tasche della famiglia Zhang. 

 

mohammed bin salman

La chiusura dell'operazione segnerebbe la fine di mesi di montagne russe per l'Inter: dalla gioia per lo Scudetto, passando per gli addii clamorosi e dolorosi di Conte, Lukaku ed Hakimi con conseguenti scenari catastrofisti legati alla crisi di Suning, fino al nuotare nell'oro con la nuova proprietà araba. Le scene di giubilo dei tifosi del Newcastle all'esterno del St James' Park dopo la notizia dell'arrivo dei nuovi proprietari spiega bene il livello di aspettative sulle ambizioni dei paperoni sauditi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)