PAZZA INTER, MA ALLA FINE GODE SOLO IL...MILAN - GOL, PALI, ERRORI, VAR E FINALE THRILLER: DIMARCO FALLISCE UN RIGORE, ANNULLATO UN GOL A PICCOLI. INTER E ATALANTA FINISCE 2-2 TRA LE POLEMICHE. IL MILAN DA SOLO IN TESTA PER UNA NOTTE – BIASIN TWEET: “MOLTI NON SARANNO D’ACCORDO MA QUESTO E’ UN BUON PUNTO” (CONTENTO LUI) – MAROTTA COMMENTA L’IDEA DI AZIONARIATO LANCIATA DA COTTARELLI- LA BORDATA DI PIROSO A DAZN

-

Condividi questo articolo


 

Da fanpage.it

Tra Inter e Atalanta finisce 2-2. Lautaro Martinez illude la squadra di Simone Inzaghi nel primo tempo ma Malinovskyi e Toloi gelano il ‘Meazza' chiudendo i primi 45′ sul punteggio di 2-1. Nella ripresa pareggia Dzeko e poi Dimarco fallisce un rigore. Maresca annulla un gol a Piccoli nel reucpero.

 

inter atalanta inter atalanta

 

 

Al ‘Meazza' accade di tutto nel corso del primo tempo. L‘Inter parte fortissima e trova subito il gol con Lautaro Martinez. L'argentino è bravo a smarcarsi in area di rigore e ricevere al meglio l'assist perfetto da destra di Barella per mettere in rete in mezza rovesciata il momentaneo 1-0. L'Atalanta però reagisce e si vede immediatamente che la squadra di Gasperini ha gamba e soprattutto gli uomini capaci di ribaltare l'iniziale vantaggio della squadra di Simone Inzaghi. Dopo alcune conclusioni di Zapata e Zappacosta, è così Malinovskyi a riportare il risultato in parità.

 

L'ucraino vince un rimpallo a metà campo e si porta al limite dell'area di rigore dei nerazzurri scagliando in porta un pallone calciato in modo violentissimo che si scaglia alla sinistra di Handanovic. È la rete dell'1-1 che da questo momento in poi cambia nettamente l'inerzia della partita. L'Inter è tramortita dai continui ribaltamenti di fronte della Dea e così arriva anche il gol che vale il 2-1 in favore dell'Atalanta.

 

inter atalanta handanovic inter atalanta handanovic

 

La ripresa si apre con l'Atalanta ancora una volta aggressiva capace di colpire un palo con lo scatenato Malinovskyi direttamente su calcio di punizione. L'Inter sbaglia tanto in fase di costruzione e allora Simone Inzaghi decide di inserire Vecino, Dimarco e Dumfries che garantiscono al tecnico piacentino maggiore spinta e imprevedibilità. Questo spaventa Gasperini che quasi a sorpresa, al 60′, decide di sostituire Malinovskyi e Zapata (tra i migliori in campo) con Ilicic e Piccoli, poi inserisce Dijmsiti per Pessina. Una sostituzione molto più difensiva con l'inserimento di un elemento che può dare maggiore copertura al reparto arretrato.

 

 

Ma l'infortunio di Palomino rovina i piani di Gasp che deve rimettersi in campo con lo stesso sistema di gioco iniziale vanificando praticamente le sostituzioni e trovandosi in attacco con Piccoli. Una condizione che non ha permesso più all'Atalanta di spingere come prima e subire poi inevitabilmente il gol del 2-2 firmato da Dzeko. Nel finale i nerazzurri di Simone Inzaghi continuano a spingere a caccia del gol del nuovo vantaggio ma senza trovare fortuna.

inter atalanta inzaghi inter atalanta inzaghi

 

Nel finale succede di tutto. L'Inter fallisce un calcio di rigore con Dimarco dopo il fallo di mano di Demiral in area di rigore. Dopo qualche minuto l'Atalanta trova il gol del definitivo 3-2 con Piccoli ma Maresca annulla tutto per un precedente calcio d'angolo non assegnato alla Dea. Dopo 6′ di recupero finisce 2-2.

 

MAROTTA

Da gazzetta.it

 

L'aspetto positivo è l'amore, la passione verso questi colori. L'Inter non rimarrà mai sola". Queste le parole - ai microfoni di Dazn - dell'ad dell'Inter Beppe Marotta, in riferimento a Interspac, l'idea di azionariato popolare lanciata dall'economista Carlo Cottarelli a supporto della società. "Si è parlato tanto a livello mediatico, Cottarelli ha fatto tante dichiarazioni. C'è anche una proprietà che ha profuso centinaia di milioni di euro, ma che ha ridimensionato gli investimenti. Oggi l'Inter è tranquilla, andiamo avanti con serenità".

 

 

BEPPE MAROTTA E STEVEN ZHANG BEPPE MAROTTA E STEVEN ZHANG

inter atalanta inter atalanta

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."