esultanza de rossi euro 2020

IL PORCA PUTTENA DI BANFI, IL TUFFO DI DE ROSSI, IL PADEL DEL MANCIO, LE CANZONI NAPOLETANE DI INSIGNE: RITI E SCARAMANZIE DELLA NAZIONALE CAMPIONE D’EUROPA - IMMANCABILI LE FAMOSE GRIGLIATE AL RITORNO DALLE PARTITE IN GIRO PER EUROPA. IL DIARIO DI PESSINA, “L’INTELLETTUALE” DEGLI AZZURRI (‘NNAMO BENE): “IL GRUPPO COSTRUISCE LE VITTORIE”

Alessandro Angeloni per "il Messaggero"

 

LINO BANFI ORONZO CANA’

Così, all'improvviso. Come il tottiano mo je faccio er cucchiaio, che tutti ha sorpreso in lungo pomeriggio di Amsterdam nel 2000. Daniele De Rossi, che dell'Italia è ora un giovane (grande) tecnico ma è rimasto un uomo spogliatoio, dopo la semifinale contro la Spagna ha proposto di fare il bowling. Ma come il bowling? Un lettino da spogliatoio, pieno di bottigliette di plastica, qualcuna vuota, altre piene. Daniele prende la mira, parte, si tuffa e fa strike: tipo palla da bowling, le bottiglie cadono. Risate, il gesto è divertente, anche perché improvviso. Spontaneo. Ma certe situazioni, in uno spogliatoio che funziona, vivono di repliche. Si devono ripetere, stavolta a richiesta. De Rossi sì, se l'Italia vince in finale, lo rifà.

CIRO IMMOBILE

 

Stavolta sul lettino non ci sono solo le bottiglie di plastica, ma pure quelle di vetro, c'è un caos tremendo. C'è acqua e si scivola. Pulire, please, altrimenti De Rossi non parte, ci sono i vetri, ci si fa male. Lettino pulito dai giocatori interessati all'evento e via, la scena si replica, con l'ex giallorosso che vola, atterra sulla panca e finisce per terra. Un bel volo, ancora risate di tutti, amici, ex compagni di squadra, nemici di derby. Ma che importa, lo spogliatoio ha un colore solo: azzurro.

 

I ritiri son fatti anche di momenti ludici, scaramantici, di riti (Manuel Locatelli ed Alessandro Bastoni, in qualità di nuovi con la Nazionale maggiore, a inizio avventura sono saliti su una sedia per cantare davanti a tutti: il primo ha intonato Azzurro di Celentano, il secondo 50 special dei Lunapop.). De Rossi è uno che traina, così come lo è Vialli, che insieme ai suoi amici della Samp, è stato davvero l'elemento collante. E' quello che si occupava di omaggiare i giovani appena entrati in nazionale, consegnando loro la maglia con il numero della convocazione, davanti a tutti, e spiegando loro il significato di vestire la maglia dell'Italia. Ora lo avranno capito meglio. Vialli è quello che scendeva per ultimo dal pullman e per ultimo saliva. Iniziativa nata per un ritardo vero di Gianluca e poi è diventata rito scaramantico.

ESULTANZA DE ROSSI EURO 2020

 

Come lo era diventata la partita di padel prima di ogni trasferta, tra la coppia De Rossi-Mancini contro due dello staff azzurro a rotazione. Rito è stato per qualche giorno l'esultanza suggerita da Lino Banfi, con quel porca puttena dopo i gol.

 

FRATELLI Immancabili le famose grigliate al ritorno dalle partite in giro per Europa. Coverciano profumava di carne e/o di pizza, che piace a tutti e in questi ambienti non manca mai. A che serve tutto questo? A molto, a tutto, forse. Determinante. «Una grigliata o una pizza e vengono fuori le individualità, nascono amicizie, gli scherzi e i tormentoni.

 

Ma una delle cose più belle di questo gruppo è che davvero rispecchia quelle splendide parole che urliamo dal nostro cuore prima di ogni partita: Fratelli d'Italia», concetto spiegato bene da Matteo Pessina, che in questo mese ha tenuto una specie di diario di bordo. Che i suoi compagni hanno apprezzato, perché spesso proprio loro venivano raccontati sui social. La narrazione dei canti napoletani, poi. Che hanno accompagnato il gruppo per tutto il periodo. Parole cantate anche da chi di Napoli non è, e questo rendeva tutto più divertente.

mancini padel

 

La musica da urlare la decideva, ovviamente, Insigne, con il compare Immobile, demolito dai suoi scherzi e da quel tubo rumoroso che Frank Matano usava in LOL, chi ride è fuori. Pessina scrive, è il poeta intellettuale del gruppo. Usa i social con discrezione, e ora Bastoni lo vuole come media manager. E magari anche il suo amico Locatelli lo richiederà. Loro sono tra i più giovani ma hanno fatto da traino come gli altri, perché là dentro non conta il peso della Juventus, ma pure quello del Sassuolo e dell'Atalanta. Il gruppo si è unito ancor di più quando Spinazzola si è rotto.

 

lorenzo insigne 3

Quelle lacrime di dolore hanno sconvolto tutti. Spina era a Wembley, ha gioito, ballato, sempre con una gamba sola. Avrebbe tirato anche un rigore, la forza gliel'hanno data i suoi compagni, quando lo hanno salutato il giorno dopo l'incidente e gli hanno strappato la promessa di rivederlo per la finale. Detto, fatto. E qui la scaramanzia c'entra poco. E' in preparazione un nuovo film sugli azzurri, che racconterà proprio questi attimi di amore e amicizia. Una quarantina di giorni di fatica e sorrisi. Con la gioia finale. Una conseguenza, forse.

ESULTANZA DE ROSSI EURO 2020mancini padelESULTANZA DE ROSSI EURO 2020ESULTANZA DE ROSSI EURO 2020

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…