gualtieri calenda

LE PRIMARIE PD COMINCIANO NEL SEGNO DELL’ILLEGALITA’ – CALENDA TUONA CONTRO I DEM CHE PORTANO I CANDIDATI ALLE PRIMARIE IN UN PALAZZO OCCUPATO DI ROMA: “UNA COSA INDEGNA. IN QUESTA CITTÀ SU 75.000 ALLOGGI POPOLARI, 12.500 SONO OCCUPATI ABUSIVAMENTE. E' IL 16%. E GUALTIERI SDOGANA LO SCONCIO DELLE CASE OCCUPATE... NON SO SE È DIRETTAMENTE LETTA A GUIDARE QUESTA LINEA, OPPURE SE È LA CULTURA DIFFUSA DI UNA PARTE DELLA SINISTRA" - IL PD È CONTRARIO AL PROGETTO SGOMBERI DEL PREFETTO: "IO SONO FAVOREVOLE”

Mario Ajello per "il Messaggero"

 

gualtieri di salvo

Carlo Calenda, che impressione le ha fatto vedere il Pd che porta i suoi candidati sindaci di Roma in un palazzo occupato e celebra in quel luogo di illegalità le sue primarie?

«La trovo una cosa indegna. In questa città su 75.000 alloggi popolari, tra Ater e Comune, 12.500 sono occupati abusivamente. E' il 16 per cento. Una cifra mostruosa e intollerabile.

 

C' è un problema gigantesco nella gestione dell' edilizia popolare e il Pd, e Gualtieri personalmente, sdoganano lo sconcio delle case occupate dicendo che le occupazioni per fini sociali sono positive. E' una posizione gravissima. E' la dimostrazione di una mancanza di senso della legalità inaccettabile per chi si candida a fare il sindaco di Roma. Un partito che aspira a governare questa città tifando per chi occupa abusivamente alcuni pezzi urbani fa un danno civile di proporzioni inaudite».

IL MANIFESTO PHOTOSHOPPATO DI CARLO CALENDA

 

Si tratta di una deriva di estrema sinistra, o semplicemente demagogica, che trova la sua spinta dall' alto, fin dai vertici del partito guidato da Enrico Letta?

«Non so se è direttamente Letta a guidare questa linea, oppure se è la cultura diffusa di una parte della sinistra che civetta con l' illegalità, come nel caso di San Lorenzo: un quartiere diventato invivibile per i residenti. Vengono travestiti da iniziativa sociale gli abusi e gli arbitrii.

 

E aggiungo questo: a Roma sistematicamente le liste di attesa per le case popolari vengono saltate e c' è il racket che gestisce interi palazzi. Gualtieri forse la prossima volta, invece di andare con 20 persone nel teatro di Tor Bella Monaca, dovrebbe farsi un giro nei palazzi di quel quartiere, alcuni dei quali sono nelle mani delle cosche malavitose».

ROBERTO GUALTIERI

 

Ma il Pd non deriva da un partito legge e ordine quale fu il Pci, che tra Stato e Br scelse meritoriamente il primo?

«Il problema è che il Pd ha perso la sua attenzione verso le persone più fragili. E quando dice mi vanno bene le occupazioni, non capisce che c' è gente che soffre le occupazioni. Mi sembra che quel partito non sia più in sintonia con quel pezzo maggioritario di cittadinanza che vorrebbe un' amministrazione normale e un presidio dello Stato e delle autorità locali costante e rigoroso.

carlo calenda

 

Del resto, tutta la campagna elettorale di Gualtieri è fatta all' insegna delle battaglie ideologiche. Sì alle occupazioni, no al termovalorizzatore di cui tutte le grandi città sono dotate per chiudere il ciclo dei rifiuti. E ancora: no ad Ama in Acea per costruire una multiutility moderna che esiste ovunque. Al momento non vedo a sinistra, e neppure a destra, alcuna idea concreta per gestire i problemi di Roma».

carlo calenda

 

Il Pd è contrario al progetto sgomberi del prefetto. E lei?

«Io sono favorevole. E penso che la gestione separata tra Comune e Regione delle case popolari non può funzionare. Bisogna accorpare la gestione degli immobili in un unico ente. Levando dal Cda i politici trombati e interessati soltanto a politiche clientelari».

 

Se il prossimo sindaco sarà di sinistra, dunque Roma diventerà il paradiso delle occupazioni?

«Mi sembra evidente. Vedo troppa tolleranza verso l' illegalità delle occupazioni e la pessima qualità delle aziende municipalizzate. Del resto, la classe dirigente che sta dietro a Gualtieri, ma anche dietro a Michetti, è quella che ha paralizzato Roma in questi decenni».

 

C' è una scoria di anti-capitalismo novecentesco alla base della difesa delle occupazioni e del delirio benecomunista del tutto è di tutti?

«C' è un atteggiamento che considera il decoro urbano, nel suo complesso, come una politica di destra. Penso a interi quartieri ricoperti di scritte sui muri. Le lasciano lì per demagogia, infischiandosi che il degrado, la sporcizia e l' abbandono rendono la vita dei cittadini ancora più complicata. Di questa mancanza di rispetto per le persone non se ne può più».

PD DIBATTITO PALAZZO OCCUPATO

 

Ma a proposito di sgomberi, il suo piano che cosa prevede?

«Il ripristino, ovunque, della legalità. E' in atto una sanatoria della Regione che prevede una regolarizzazione, se salda la morosità, di chi è all' interno di una casa da prima del 2014. Il principio sarebbe anche corretto. Se non fosse che in questa sanatoria si stanno infilando tutti, chi è residente da pochi mesi, chi ha la tripla casa. Quando sarò eletto sindaco, chiederò alla Regione la reale sussistenza dei requisiti».

 

pd primarie dibattito palazzo occupato 2

Lei che sulle primarie romane è sempre stato criticissimo comunque non avrebbe mai pensato di vederle associate addirittura all' illegalità e al rifiuto del diritto di proprietà?

«Sono primarie nate per sancire una decisione già presa dall' alto. Non hanno neanche consentito un confronto pubblico tra candidati. Le correnti sono al lavoro in tutti i municipi così come i Caf per i voti elettronici. Sono davvero contento di esserne restato fuori».

gualtieripd primarie dibattito palazzo occupato 4letta calenda

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”