pafundi mancini

IL PROBLEMA NON SONO TANTO LE 3 PERE DELL’ARGENTINA (TRA LE CANDIDATE A VINCERE IL MONDIALE), LA VERA QUESTIONE E’ CHE L’ITALIA E’ SENZA ATTACCO. TOLTO IMMOBILE, NON C’E’ UN BOMBER, NE’ UN FANTASISTA DEGNO DELLA NOSTRA TRADIZIONE. MANCIO ASPETTA CHIESA E ZANIOLO. IN FEDERAZIONE TUTTI GIURANO SULLE QUALITA’ DI SIMONE PAFUNDI, 16 ANNI - ALTRIMENTI NON RESTANO CHE GLI ORIUNDI - PER ORA C’E’ LA NATIONS LEAGUE: PRIMO ESAME DOMANI CONTRO LA GERMANIA (AUGURI!)

1 - CERCASI UN'ALTRA ITALIA

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

ITALIA ARGENTINA mancini

L'Italia è tornata nel fortino di Coverciano a rimuginare sulle sue disgrazie. Meno di un anno dopo il cielo sopra Wembley è nero e Roberto Mancini, l'uomo che ci ha portato sul tetto d'Europa, fatica a capire come sia stata possibile una caduta così rapida e rovinosa.

La Nazionale è stanca, sfiduciata, smarrita. «Ripartire stavolta sarà più difficile», la realistica ammissione del c.t. dopo l'umiliante 3-0 rimediato dagli scatenati argentini.

Quattro anni fa era l'uomo della speranza, il leader di un gruppo che si era cementato diventando squadra. Adesso tutto sembra dannatamente più complicato.

 

Mancini fatica a superare lo choc del Mondiale perso sciaguratamente contro la Macedonia del Nord e sogna ancora un ipotetico ripescaggio. Il c.t. è convinto che se l'Ecuador, finito sotto inchiesta per aver fatto giocare un colombiano, dovesse essere squalificato, toccherebbe all'Italia, la migliore tra quelle rimaste fuori nel ranking, prenderne il posto in Qatar. In Figc il discorso lo hanno affrontato e metabolizzato. Il presidente Gravina ha parlato con la Fifa e ha capito che, in caso di esclusione dei sudamericani, la ripescata sarà una tra Cile e Perù.

MANCINI GRAVINA

 

Meglio, quindi, guardare avanti. E cercare di fronteggiare l'emergenza. Il momento è duro e il rischio è che la Nations League si trasformi in un calvario. Ieri, dopo una lunga riunione con il suo staff allargato a Vialli e Oriali, Mancini ha deciso di spedire a casa gli infortunati Insigne, Verratti e Sirigu e i più spremuti, Jorginho, Bernardeschi e Emerson Palmieri, oltre a Chiellini, che ha finito la sua carriera azzurra ed è rimasto a Londra per firmare il contratto con i Los Angeles Fc. Il brutto segnale arriva da due laziali: Lazzari e Zaccagni, alle prese con qualche lieve acciacco, hanno preferito marcare visita e lasciare il ritiro.

 

italia argentina

La strada per la rinascita è tortuosa. Mancini dovrà lavorare sia sul piano tecnico sia su quello psicologico. La difesa senza Giorgione è sguarnita, lo sbiadito Jorginho è l'immagine del centrocampo fragile e involuto e l'attacco non funziona. Lo stesso Mancini racconta che «abbiamo il problema del gol e qualcosa dobbiamo fare per velocizzare l'azione sotto porta».

 

Domani sera contro la Germania l'Italia cambierà faccia. Parte il rinnovamento, quanto profondo lo capiremo strada facendo. Il c.t. ha avviato una serie di colloqui individuali a Coverciano e ha lavorato molto sul campo pretendendo più velocità negli ultimi 16 metri. A Bologna, Bastoni dovrebbe giocare nel cuore della difesa, Tonali sarà promosso a centrocampo insieme a Cristante e a Locatelli, mentre in attacco Scamacca potrebbe contare sul sostegno di Politano e Lorenzo Pellegrini.

ITALIA ARGENTINA

 

Ma in questa Nations vedremo anche Scalvini, Gatti, Frattesi, Samuele Ricci e Pobega, magari il giovanissimo Gnonto, che ha scalato le gerarchie. Questa finestra di giugno è una trappola. L'Italia è stanca, anche psicologicamente. La debacle con la Macedonia ha lasciato il segno. Il gruppo sembra sfiduciato. Mancini non intende abbandonare la nave, ha iniziato un lavoro con i giovani e a Londra ha ribadito di avere «entusiasmo da vendere».

 

Basterà? In caso di ulteriori sconfitte lo scenario potrebbe cambiare. In Federcalcio non sono preoccupati. Il presidente Gravina arriverà domattina a Coverciano e andrà a Bologna in treno con la squadra, sarà l'occasione per parlare con Mancini e spiegare all'allenatore di non illudersi: solo se dovesse dare forfait una Nazionale europea l'Italia sarà ripescata al Mondiale. Meglio ingegnarsi per riattaccare la spina e dare linfa a una squadra che non c'è più. Da Wembley a Wembley il mondo si è capovolto.

 

2 - L'ITALIA DA RIFARE

Estratto dell’articolo di Matteo Pinci per “la Repubblica”

 

[…] Se il presente è cupo, il futuro non ha ancora dato grossi strumenti per sperare. Mancini ha capito una cosa: serve cambiare. Già da domani a Bologna, perché a Wembley è davvero finito un ciclo […]

ROBERTO MANCINI

 

Lo stage per 53 giovani della settimana scorsa a Coverciano però ha ribadito un concetto già sollevato da una serie di studi sugli organici delle giovanili azzurre, da tempo sul tavolo dei vertici federali: sono spariti i centravanti. Il ct ha apprezzato Scalvini dell'Atalanta, un difensore che ritiene possa però dare il meglio di sé a centrocampo.

 

È rimasto impressionato dalla rapidità del 18enne Gnonto dello Zurigo, esterno d'attacco che ha portato con sé a Wembley, e dalla potenza di Udogie (Udinese). E ha "scoperto" un attaccante esterno del Frosinone ma di proprietà del Napoli, Zerbin, che ha già 23 anni ma che gli ricorda il primo Zaniolo, per la capacità di attaccare in verticale. Anche da quella selva di 53 giocatori, però, sarà difficile tirar fuori il futuro numero 9 dell'Italia.

 

wilfried gnonto 8

A 32 anni, e dopo aver partecipato al fallimento di due Mondiali perduti, Ciro Immobile è ancora il nome da attendere, il giocatore da convincere a non lasciare l'Italia troppo frettolosamente. Dietro di lui, il nulla. Se ne parlava già nel 2016, quando la Nazionale era appesa a Zaza e Pellè. Nelle nostre Under non mancano i centrocampisti, emergono esterni d'attacco. Ma numeri 9, no.

 

[…] il ricambio rallenta. […] che l'Italia, 6° Paese più popolato d'Europa (60 milioni), sforni meno della metà dei talenti di Portogallo (10 milioni) e Olanda (17) è incontestabile, come il fatto che continui a perdere con le Nazionali extraeuropee: non solo Brasile, Argentina e Uruguay, ma dal 2002 anche Corea del Sud, Paraguay, Nuova Zelanda e Costarica.

 

wilfried gnonto 9

Il talento lo cerchiamo negli oriundi: fallita la missione per Martinelli (italo-brasiliano dell'Arsenal), le tentazioni per il futuro sono Samuele Di Benedetto - 16enne dello Stoccarda, avversario dell'Italia U17 a maggio con la Germania - e i fratelli Carboni, che Scaloni ha già convocato nell'Argentina.

 

La vera speranza italiana si chiama Simone Pafundi, 16enne di Monfalcone che l'Udinese ha già fatto esordire in Serie A: un'ala di piede mancino, piccola statura e con un talento naturale nel saltare l'uomo. C'è da lavorarci e infatti era anche lui era a Coverciano, accompagnato dalla benedizione che circola in Federcalcio: «Quel bambino è il Messi italiano». Dopo aver visto dal vivo quello vero, anche i più ottimisti si saranno morsi la lingua.

SIMONE PAFUNDI

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…