PSG, STAI IN GUARDIOLA - IL CITY TRASCINATO DA FODEN RIBALTA IL BORUSSIA E VOLA IN SEMIFINALE CONTRO IL PSG – I CITIZENS RAGGIUNGONO, PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO A GUIDARLO C’È GUARDIOLA, IL PENULTIMO ATTO DELLA CHAMPIONS – KLOPP, CHE FLOP! IL REAL ESCE INDENNE DA ANFIELD, LIVERPOOL ELIMINATO. PER IL REAL IN SEMIFINALE C’E’ IL CHELSEA DI TUCHEL...

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Elmar Bergonzini per gazzetta.it

 

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Finalmente il passo tanto ambito. Ma quanta sofferenza. Il Manchester City raggiunge, per la prima volta da quando a guidarlo c’è Guardiola, la semifinale di Champions League. Dopo il 2-1 dell’andata, i Citizens si impongono, con lo stesso risultato, anche in casa del Dortmund e superano il turno il turno.

 

Con Pep in panchina gli inglesi erano stati eliminati per tre volte di fila ai quarti, mentre nel 2016-17 erano perfino usciti agli ottavi. Il Borussia Dortmund si era portato in vantaggio al 15’ con Bellingham, prima di esser raggiunto dal gol di Mahrez (su rigore provocato da Emre Can) al 55’ e di capitolare con la rete di Foden al 75’. In semifinale sarà City-Psg.

 

Jude Bellingham, talento classe 2003 del Borussia Dortmund, con il gol realizzato al Manchester City è diventato il  2º più giovane giocatore ad aver trovato la rete nella fase ad eliminazione diretta di Champions League (17 anni e 289 giorni). Il primo è Bojan con il Barcellona nel 2008 contro lo Schalke 04 (17 anni e 217 giorni).

 

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LA GARA—   Senza Sancho e Moukoko, Terzic schiera i suoi con il 4-3-3 con Reus e il 19enne Knauff accanto ad Haaland (solo panchina per Reyna, Hazard e Brandt). Guardiola risponde con Foden, Silva e Mahrez. Il primo tiro, al 7’, è dei padroni di casa: Dahoud, da 20 metri, calcia, ma Ederson è attento e blocca senza problemi. Al 15’ il vantaggio:

 

Can serve Haaland sulla corsa che è bravo a servire Dahoud a rimorchio. La sua conclusione viene respinta ma la palla finisce sui piedi di Bellingham che riesce a metterla sotto l’incrocio. Il Dortmund non si accontenta e continua ad attaccare: al 18’ Ederson para un colpo di testa di Akanji, ma da quel momento il City si scuote. Al 25’, dopo una bella triangolazione, De Bruyne colpisce la traversa, il primo ad arrivare sul rimbalzo è Bernardo Silva che però manca la porta. Al 35’ altra occasione: Foden viene lanciato in profondità, serve Mahrez che batte Hitz, ma Bellingham salva all’ultimo.

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LA RIPRESA—   Nel secondo tempo il City continua a fare possesso nella trequarti del Dortmund e, quasi casualmente, trova il pareggio: su cross innocuo di Foden è Can, in maniera scoordinata, a colpire la palla di testa e di mano contemporaneamente. Per l’arbitro è rigore e Mahrez fa 1-1.

 

Il Dortmund resta timido e si riaffaccia dalle parti di Ederson solo al 69’ quando Hummels, su azione d’angolo, sfiora, di testa, il 2-1. Al 74’ è De Bruyne ad accentrarsi da sinistra, saltare un paio di avversari e calciare verso la porta del Dortmund, ma Hitz è reattivo e si salva in angolo.

 

Proprio dagli sviluppi del corner arriva il 2-1: Foden calcia con potenza sul primo palo, Hitz tocca, la palla sbatte sul legno e finisce in porta. Il vantaggio del City chiude di fatto la partita, con Haaland, evanescente per tutta la partita, che calcia dal limite ma non inquadra. Si tratta dell’unica occasione giallonera nei minuti finali che, almeno quelli, per il City scorrono senza particolari rischi. Guardiola, cinque anni dopo l’ultima volta (all’epoca era al Bayern) torna in semifinale di Champions. Ma il suo City col ha sofferto molto più di quanto il 4-2 complessivo rifilato al Dortmund possa far pensare.

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LIVERPOOL-REAL

Adriano Seu per gazzetta.it

Missione centrata per Zizou, l'ennesima in Champions e la prima (da allenatore) nel tempio di Anfield. Il Real Madrid esce infatti indenne dalla tana del Liverpool dopo 90' di attacchi da parte degli inglesi strappando uno 0-0 che, alla luce del successo dell'andata (3-1 a Valdebebas), vale la semifinale contro il Chelsea. Decisive le parate di Courtois. I Reds escono per il secondo anno consecutivo contro una spagnola (l'anno scorso contro l'Atletico) e falliscono il sogno de replicare l'epica rimonta del 2019 contro il Barcellona.

 

"Ci proveremo, anche senza la spinta del pubblico, abbiamo il dovere di farlo", aveva promesso Klopp. Così è stato, con una strategia molto chiara: mettere pressione ai Blancos con periodiche sfuriate, come accaduto nel primo e nell'ultimo quarto 'ora del primo tempo. La scelta di affidarsi sistematicamente a Mané è invece stata dettata dallo stato di grazia esibito dal senegalese sin dai primi minuti.

 

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Due palloni d'oro in mezzo (per Salah e Firmino) più un colpo di testa (a lato) e altri due spunti pericolosi firmati dal senegalese, che ha sfondato con estrema facilità dalle parti di un Valverde che, causa emergenza, Zidane ha azzardato terzino destro disegnando la ventesima difesa diversa in stagione. Nei primi 45' i Reds hanno però pagato la scarsa freddezza dell'egiziano, l'indolenza del brasiliano (preferito a sorpresa a Diogo Jota) e l'imprecisione di Wijnaldum (comunque tra i migliori) a pochi passi da Courtois.

 

 

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Eppure, al netto del ritmo basso e dei numerosi spazi concessi agli affondi avversari, ad andare più vicino al gol sono stati i Blancos grazie a uno spunto di Benzema, bravo a recuperare palla sulla trequarti e ubriacare Kabak con una doppia finta in area prima di sparare sul legno con la decisiva deviazione di quest'ultimo. Ma nulla di più fino al riposo dalla truppa di Zizou, che ha alleggerito la pressione avversaria solo a tratti grazie al palleggio di Kroos e Modric.

 

Dello stesso tenore la ripresa, inaugurata da una parata di Courtois su destro ravvicinato di Firmino. Ma i Blancos sono riusciti ad abbassare il ritmo reggendo all'urto anche quando Klopp ha dato fondo a tutte le risorse mandando in campo anche Diogo Jota. I Blancos hanno persino sfiorato il colpaccio con due rapide ripartenze di Vinicius. Ma ai Reds resta l'amaro in bocca, un po' come accaduto al Bayern a Parigi. Tanti sforzi e troppi errori negli ultimi metri, in aggiunta a un impeccabile Courtois (protagonista di due-tre salvataggi spettacolari), hanno premiato il Real Madrid di un Zidane che appunta un'altra medaglia al petto e vola in semifinale contro il Chelsea.

 

 

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