inter centro

LA QUARANTENA DEL CALCIO: IN RITIRO PERMANENTE PER 3 MESI QUASI 1500 PERSONE. ECCO COME LA SERIE A PENSA DI RIPARTIRE - SEDUTE INDIVIDUALI, TEST E TAMPONI FREQUENTI. PECCATO CHE LA METÀ DEI CLUB DI A (E TUTTI QUELLI DELLA B) NON HA UN CENTRO DI ALLENAMENTO CON FORESTERIA. MALAGÒ: “LE ASPIRAZIONI DI COMPLETARE IL CAMPIONATO SONO LEGITTIME. MA...”.  IL VICEMINISTRO SILERI: "IL CAMPIONATO? OGGI E' INVEROSIMILE"

Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport

 

inter centro

Una bolla. Un ritiro permanente. Una lunga quarantena. In cui i calciatori, e tutto il gruppo di una squadra di calcio, vivrebbero in «luoghi chiusi» per evitare qualsiasi rischio di contagio. Era una delle proposte che la commissione medica della Federcalcio (integrata da un gruppo di scienziati di cui fa parte anche Walter Ricciardi dell' Oms, consigliere del ministro della salute Roberto Speranza) aveva inviato alle leghe e alle associazioni di calciatori, allenatori e arbitri per studiare le modalità per far ripartire il calcio. Prima con gli allenamenti. Poi, se si potrà e con tempi tutti da verificare, con le partite e la ripresa del campionato. Oggi, alle 10, la commissione torna a riunirsi, è arrivato il momento di tirare le somme.

 

trigoria as roma

Il ritiro permanente è lo scudo con cui la macchina potrebbe rimettersi in moto. Il centro di allenamento sarebbe la «casa» dove ricominciare. Partendo con esami specifici, allenamenti individuali o di piccoli gruppi con rispetto della distanza interpersonale. Praticamente azzerando i rapporti con l' esterno. Una soluzione che naturalmente non riguarderebbe solo i calciatori, ma tutti coloro che fanno parte del «gruppo squadra»: tecnici, medici, fisioterapisti, magazzinieri.

Una settantina di persone per ogni club. Che praticamente vivrà insieme almeno nella prima fase. Oggi la commissione parlerà soprattutto della ripresa, il momento in cui ci si rivede, più avanti ci si porrà il problema dell' eventuale ripresa agonistica.

 

La possibilità è che il ritiro si allunghi e comprenda anche la fase del ritorno alle partite.

malagò gravina

«Naturalmente ci si può interrogare su questa scelta, se non venga meno il senso dello sport giocare in questo contesto - spiega Alberto Cei, psicologo dello sport che ha lavorato anche con la Nazionale di Sacchi - Giocare a porte chiuse cambia tutto e potrebbe risentirne la prestazione. Dal punto di vista della quotidianità, invece, non ingigantirei il problema. In fondo il ritiro riprodurrebbe una condizione di isolamento a cui siamo sottoposti tutti noi in queste settimane».

Rispetto a questo programma, però, ci sono almeno due problemi da affrontare. Il primo è la disponibilità dei test.

 

L' umore della gente è nero, i numeri della tragedia sono ancora spietati, il calcio dovrà rientrare con intelligenza nelle giornate delle persone. Ed ecco il problema, sollevato anche in questa pagina dal direttore scientifico dell' istituto «Spallanzani»: il calciatore dovrà essere trattato allo stesso modo di un cittadino, fare i conti con i tamponi o i reagenti che ci sono, non avere trattamenti di favore.

 

L' altro punto è proprio la disponibilità delle «case». La soluzione del ritiro permanente s' incaglia nel fatto che una metà dei club di A (e tutti quelli della B) non ha un centro di allenamento con foresteria. C' è quindi da cercare una soluzione non facile. Forse un protocollo alternativo. Insomma, il progetto «casa» è realistico solo per i campionati maggiori. E a questa situazione sembra pensare anche Giovanni Malagò: «Le aspirazioni di completare il campionato sono legittime - dice il presidente del Coni a Radio Kiss Kiss - Ma non si può privilegiare il grande campione al giocatore delle serie minori».

 

malago' gravina foto mezzelani gmt 022

Insomma, anche il calcio insegue la sua fase 2. E l' argomento della ripartenza, inutile negarlo, è divisivo. Fra i club di serie A non c' è una visione comune, questo si è capito. E anche gli scienziati sull' argomento hanno posizioni diverse. Ieri è tornato sulla questione anche Giovanni Rezza, dell' Istituto Superiore di Sanità, sempre con toni piuttosto scettici: «Come si può pensare alla riapertura del campionato ora? Molto dipenderà anche da quanto succederà a livello europeo. Non spetta a me decidere. È chiaro che se in qualche modo si pensa di riaprire, allora verrà valutato e si applicheranno i protocolli di sicurezza sanitaria». E scettico è anche Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute: «Un campionato di calcio in questo momento, con gli stadi aperti e con un' epidemia in corso sia inverosimile», ha detto a Retequattro. Le porte chiuse sono l' unica certezza in questo momento.

 

pierpaolo sileri 1

E la Federcalcio? Gabriele Gravina non ha alcuna intenzione di forzare la mano: la tutela della salute viene prima di tutto. D' altronde il presidente federale ritiene istituzionalmente inevitabile provarci. E si fa forte anche del fatto che in tutti gli altri Paesi forti del panorama calcistico, dall' Inghilterra alla Spagna, dalla Francia alla Germania, l' argomento ripartenza sia tutt' altro che tabù. Ma il presidente federale ne è cosciente, l' operazione è complicata: tutto va studiato con grandissima delicatezza.

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...