claudio ranieri 9

"L'ITALIA È IN GUERRA, IL CALCIO ASPETTERÀ" - CLAUDIO RANIERI: "IL CAMPIONATO? SPETTA AI MEDICI DECIDERE SE PUO’ RICOMINCIARE. QUESTO VIRUS PUÒ DARE COMPLICAZIONI AL CUORE. PRIMA DI TORNARE AD ALLENARSI, VANNO ESEIGUITI APPROFONDITI CONTROLLI CARDIACI - GLI 8 POSITIVI AL CORONA ALLA SAMP? LA MIA SOCIETÀ HA DECISO DI ESSERE TRASPARENTE, CHISSÀ SE SIAMO STATI REALMENTE I PIÙ COLPITI…”

Stefano Zaino per “la Repubblica”

 

Claudio Ranieri, romano, 68 anni, con la sua Samp è il decano degli allenatori in Serie A.

claudio ranieri vince con il leicester 4

Particolare curioso, da tecnico non ha mai perso un derby, ma a colpire è soprattutto l' infinito palmarès, non solo lo storico titolo d' Inghilterra con il Leicester nel 2016, con il premio di coach dell' anno per la Fifa.

 

Un lungo rosario da cui i più estrapolano Coppa Italia e Supercoppa Italiana con la Fiorentina e Supercoppa Europea e Coppa del Re col Valencia, anche se non sono briciole i tre secondi posti con Juve, Roma e Monaco in Ligue 1, le qualificazioni a Champions ed Europa League, le promozioni in B o in A, le miracolose salvezze con Cagliari e Parma, fiori all' occhiello di un "testaccino" giramondo, protagonista sulle panchine dei principali campionati europei.

 

Ranieri, innanzitutto come sta?

claudio ranieri foto mezzelani gmt04

«Bene, fortunatamente. Nessun problema con il coronavirus. La domanda un po' mi fa sorridere: sa perché? Un tempo lo si chiedeva per educazione, approccio a volte retorico, ora, con la tragedia che stiamo vivendo, è un interrogativo fondamentale».

 

Con la Sampdoria poi non ne parliamo. Otto giocatori positivi. Ha avuto paura?

claudio ranieri foto mezzelani gmt07

«Preoccupazione. Doverosa. Di fronte a una malattia invisibile, che non sai come combattere. La mia società ha deciso di essere trasparente, chissà se siamo stati realmente i più colpiti, ma un po' di ansia era inevitabile. Mi sono tranquillizzato sentendo la voce serena dei miei giocatori e i loro racconti. Tutti con poca febbre e nessun danno alle vie respiratorie».

 

Pronti a riprendere il campionato allora?

«Calma. Il governo può dire ricominciamo o no, ma spetta ai medici deciderlo. Si è capito che questo virus può dare complicazioni al cuore: prima di tornare ad allenarsi, vale per la Samp e per tutte le squadre, è dovere dei medici ridare ad ogni atleta l' idoneità completa. Non solo una visita generale, ma approfonditi controlli cardiaci.

roma udinese ranieri

Con la salute non si scherza».

 

Qualche club, Lazio, Napoli, vuole già tornare in campo.

«Prematuro. Ha fatto bene il presidente Conte a emanare quel decreto sul divieto agli sportivi professionisti, in modo da togliere idee strane. Di fronte alle migliaia di morti, in questo momento i giocatori hanno un solo dovere: stare a casa. Non basta applaudire medici e infermieri, chiamarli eroi. Aiutiamoli per davvero».

 

I presidenti sono divisi. C' è chi vorrebbe la ripresa e chi lo stop definitivo.

«Io sono cresciuto con il pallone, frequento questo mondo da 50 anni. Mai direi no a una partita. Ma in un' emergenza come questa bisogna essere seri. Non entro nella polemica, dico cosa dobbiamo aspettarci alla ripresa: chi è stato colpito dal virus, durante i primi allenamenti si sentirà fiacco.

 

claudio ranieri

Come ha detto il mio presidente Ferrero un giocatore non è una macchina che si spegne e si riaccende, prima di tornare a giocare ci vorranno settimane di preparazione. Sarà peggio di un ritiro estivo, perché c' è l' aggravante, per chi è stato contagiato, della malattia. E prima del campo, insisto: massima sicurezza. Poi, dopo il via libera, starà all' allenatore e allo staff capire chi può reggere una gara e chi no. Tra l' altro si ipotizzano 3 partite a settimana, tutte a pieno regime. Cosa già difficile prima che arrivasse il coronavirus».

 

Significa che la Serie A per quest' anno è finita?

«Non ho detto questo, non lo so. Giudico la realtà: l' Italia è sommersa come se fossimo in guerra. Gli ospedali delle grandi città in ginocchio: pensi quelli di provincia o se il dramma del Nord fosse capitato al Sud, con strutture meno idonee e ricettive. Senza contare che le trasferte sono viaggi e in Italia non ci sono più zone franche. Quando luoghi e alberghi saranno sicuri? Si parla di gare in campo neutro, escludendo qualche regione. Non sono d' accordo: o si riprende tutti o nessuno».

claudio ranieri vince con il leicester 21

 

Giocare a porte chiuse?

«Non è calcio, è la sua morte, ma se è l' unica via l' accetteremo. Non ora però: ficchiamocelo in testa, a fine partita il sistema immunitario di un calciatore si abbatte. Con una gara ogni tre giorni il quadro può essere devastante».

 

Come sta passando la quarantena volontaria?

«In casa, nel centro di Genova, con mia moglie Rosanna. Non esco dal 10 marzo, quando sono rientrato dall' ultimo allenamento. Tranquilli, non faccio jogging. Sorrido quando in tv vedo gente che corre nei parchi. Siamo diventati un popolo di maratoneti.

 

Non si può e basta, smettiamola di complicare il lavoro di chi ci deve curare, io leggo libri. Mi butto sulla Settimana enigmistica, guardo la tv, vedo partite e mi aggiorno. Non assillo i miei giocatori: hanno una chat di squadra, leggo tutto, mi faccio sentire una volta alla settimana, non voglio star loro addosso. Ogni giorno con il mio staff mandiamo il programma di lavoro. Ho fatto eccezione soltanto per i malati: con loro ho parlato di più».

claudio ranieri vince con il leicester 22

 

Non si sente un leone in gabbia?

«Come tutti, credo. Genova è un posto meraviglioso e io vivo dentro al suo cuore. Nella mia carriera mi è sempre piaciuto mischiarmi alla gente, sentire addosso la loro passione, essere coinvolto, fare parte della città in cui lavoro. Ma ora bisogna rinunciare, posso solo affacciarmi alla finestra. Le direttive sono severe, è difficile accettarle in un Paese democratico. Ma in battaglia si seguono le regole».

 

In altre parti del mondo non tutti si comportano così.

«Ho amici dappertutto, la paura ormai è mondiale. Anche in Spagna e Inghilterra sono spaventati. Mi raccontava un collega che in Ecuador, a Guayaquil, bruciano i morti per la strada».

 

D' accordo sulla riduzione degli stipendi a calciatori e tecnici?

claudio ranieri vince con il leicester 10

«Non sappiamo se il campionato riprenderà, parlarne ora ha poco senso. Credo che i calciatori non si siano mai tirati indietro, la Sampdoria ha fatto un' importante donazione al San Martino, ospedale in prima linea. Siamo gente seria, se c' è da contribuire a un Fondo di Solidarietà per tutelare i calciatori di C e D io sarò il primo. Non sono avido. Ma ora ogni tesi è teoria, la situazione è troppo nebulosa. Per esempio: le tv pagheranno tutti i diritti o una parte?».

 

CLAUDIO RANIERI

Scudetto d' ufficio alla Juve? Blocco retrocessioni? Prossima Serie A a 22 squadre?

«Federcalcio e Lega, spetta a loro decidere. Io faccio l' allenatore. In emergenza purtroppo creare scontenti è facile. Solo un' eccezione: lasciare in B il Benevento con 22 punti di vantaggio non si può».

 

Nel prossimo campionato resterà alla Samp?

«Sicuro. Empatia totale con l' ambiente e un anno di contratto. Sempre che il presidente sia d' accordo».

claudio ranieri con la moglie rosannaclaudio ranieri a ciampino

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…