allegri adani 4

"PER CHI TIFI FRA ADANI E ALLEGRI? PER NESSUNO DEI DUE" – GIANNI MURA: "ADANI RICORDA TERRIBILMENTE IL PRIMO DELLA CLASSE CHE NON FA COPIARE. HA DECLINATO IL RUOLO DI VICE MANCINI? TANTO MEGLIO PER GLI AZZURRI. ALLEGRI DOVREBBE IMPARARE A GESTIRE MEGLIO IL MALUMORE, MAGARI RICORRENDO ALL' IRONIA. SU UNA COSA PERÒ HA RAGIONE LUI…"

 

Gianni Mura per la Repubblica

 

allegri adani

Per Milan, quasi, e Samp i sogni di Champions sono finiti. Per Torino e Lazio continuano. Troviamo 3 squadre a 56 punti, Toro lanciato, Milan steso, Atalanta che gioca stasera con l’Udinese. A 55 la Lazio, che con Caicedo batte una Samp in 10, ma viva fino all’ultimo. Partita tesa a Torino, molti contrasti anche al limite del regolamento, non facile da arbitrare, e alla fine al Milan saltano i nervi: il capitano Romagnoli espulso per ironici applausi all’arbitro, ma già nel primo quarto d’ora erano stati tre gli ammoniti di Gattuso. Che, alla vigilia, aveva scattato una foto che sembrava impietosa sullo stato di salute dei suoi. Ma era una foto vera: qui manca l’anima. Manca un uomo-guida, si può aggiungere.
 

adani

Sullo 0-1 Bakayoko ha colpito la traversa e un minuto dopo è arrivato il 2-0 di Berenguer, favorito da un errore di Conti, terribilmente a disagio fin dall’inizio. Gattuso lo ha tolto quando la frittata era fatta. L’arbitro Maresca ha sollevato proteste da tutte le parti. L’errore: non dare il secondo giallo a Suso (fallo tattico). Tanto per cambiare, espulso Mazzarri. Il rigore concesso al Toro, spintarellina di Kessié a Izzo, è da giudicare molto generoso. Senza nulla togliere ai meriti del Torino, che s’incrociano con i demeriti del Milan, forse anche un po’ stanco per la partita di Coppa Italia con la Lazio. Partita tattica, primo tiro in porta (Suso) dopo mezzora. Mazzarri ha disposto marcature a uomo a centrocampo, ma è il Milan a costruirsi due buone occasioni con Suso e Çalhanoglu. Ma, come spesso gli è accaduto, cala alla distanza, cede campo, reagisce più coi nervi che con il gioco.

allegri

 
Il Torino è ordinato, Sirigu una garanzia, Ansaldi un motorino dotato di tecnica, Belotti fa il centravanti e il terzino, Berenguer il migliore, segna il 2-0 quando era già stata decisa la sua sostituzione. Un bel Toro, ora padrone del suo destino. È atteso dal derby. Il Milan non è definitivamente fuori, ha tre impegni facili (Bologna, Frosinone, Spal) e uno meno (Fiorentina). Ma per questo Milan, 5 punti nelle ultime 7 partite, esistono ancora partite facili?

allegri

 

Sarà che sul campionato non c' è più molto da dire, sarà che quel che accade in diretta tv diventa virale, eccoci allo scambio di scortesie tra Daniele Adani e Massimiliano Allegri, in rigoroso ordine alfabetico. La domanda ricorrente è: per chi tifi? La risposta è: per nessuno dei due.

 

adani

Però mi divertono molto questi ispidi siparietti tra addetti ai lavori e talvolta ai livori. Per quanti anni e io e tanti colleghi ci siamo sentiti dire: hai fatto Coverciano? Hai giocato in A o in B o in C? E allora cosa credi di capire? Lascia parlare chi è arrivato a certi livelli. I duellanti di sabato sera a certi livelli ci sono arrivati. Allegri è stato giocatore ed è allenatore. Adani, giocatore e commentatore (non giornalista, per favore). Il gioco della Juve non gli piace.

 

allegri

Padronissimo, non piace nemmeno a molti tifosi della Juve. Divertente l' inizio della schermaglia. Accusato da Allegri di leggere troppi libri, Adani insorge negando con veemenza, manca solo che si professi innocente e analfabeta e sarebbe del tutto al passo coi tempi.

 

Allegri è livornese, non sopporta l' idea che gli camminino sui piedi. E poi è convinto di una cosa: il calcio è molto semplice, è anche il titolo della sua biografia (un libro in più). Tutti quelli che lo complicano non sono amici suoi. Adani è complicato nel porre le domande, oltre che prolisso e discretamente pieno di sé. Per continuare a fare l' opinionista di Sky ha declinato l' offerta per fare da secondo a Mancini. Tanto meglio per gli azzurri. Vive il ruolo intensamente, sa essere ruvido anziché dispensare elogi, come molti suoi colleghi. Più diplomatici, forse. Certamente più umili. Il difetto di Adani è che ricorda terribilmente il primo della classe che non fa copiare. Comincia lui a deragliare verso il brusco , giudicando non serie e non sensate le parole di Allegri, che inizia ad accendersi.

 

adaniadani

Poi tutti si parlano sopra, Allegri prende su e se ne va, non senza aver ricordato alla platea quanti scudetti ha vinto. Nel battibecco (adesso stai zitto, no stai zitto lo dici a tuo fratello: ma che gusto) si apprezza la spontaneità. E basta. Allegri dovrebbe imparare a gestire meglio il malumore, magari ricorrendo all' ironia, alla battuta. Lo pagano anche per questo, oso sperare. Le scene da primattore offeso, nello sport, non giovano a nessuno. E se è necessario aver vinto più scudetti di Allegri per poterlo criticare, può farlo solo Trapattoni. Su una cosa però ha ragione lui: il calcio è molto semplice. Provi a convincere non solo Adani ma anche tutti gli allenatori che insistono a parlare come Einstein non s' è mai sognato di fare.

 

ADANIadaniadanicassano adani trevisani e cattaneoVIERI ADANIadaniadanitrevisani adaniadani vieriadani

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…