"LA FINE DEL CAOS A TRIGORIA? IL RITORNO DI DE ROSSI!" GIANCARLO DOTTO SCATENATO SUL “DISASTRO INFINITO” DELLA ROMA“LA SQUADRA STA RIGETTANDO IVAN JURIC. IL TECNICO CROATO STA ALLENANDO RAGAZZI TRISTI, SPENTI E SENZA CONVINZIONE. NON GIOCANO A PERDERE, SONO PERSI PRIMA ANCORA DI POTER GIOCARE. COME SE NE ESCE? SE NE ESCE? QUANDO FAI UNA MONUMENTALE CAZZATA, E ALLONTANARE DE ROSSI È STATA UNA MONUMENTALE CAZZATA, DEVI SAPERLO RICONOSCERE E VIRILMENTE TORNARE SUI TUOI PASSI. LA SIGNORA SOULOUKOU CHE HA FORTEMENTE VOLUTO L’ESONERO DI DE ROSSI, NON C’È PIÙ..."

-

Condividi questo articolo


Giancarlo Dotto per Dagospia

 

de rossi pellegrini mancini de rossi pellegrini mancini

Caos a Trigoria. Disastro infinito. Tutto il male viene per nuocere. Anche l’ultimo degli imbecilli capirebbe a questo punto che i giocatori non hanno mai accettato la situazione, che il tempo non sana, anzi, peggiora la malattia che da ieri sera sarà bene chiamare melanconia.

 

Anche il più pervicace e ottuso degli imbecilli capirebbe che la squadra sta rigettando Ivan Juric. Semplicemente non lo vuole, senza per questo volergli male. Anzi, ha imparato a rispettarlo l’uomo che non ride e si genuflette. Ma il rispetto non basta. Il rispetto non è amore.

 

ivan juric ivan juric

La verità? Daniele De Rossi non è mai uscito da Trigoria. Quel mercoledì assurdo la sua Lamborghini ha portato fuori dal cancello lo straccio elegante di un uomo preso a pugni, un uomo con il puntiglio della dignità nonostante la batosta e il tappeto che sapeva di melma, ma ha lasciato lì dentro un fantasma grosso come le scimmie di Carlo Rambaldi al cinema dello spavento.

 

I fantasmi non hanno corpo, ma prendono il corpo degli altri, non hanno ossa né sangue, ma fanno male e, se ti entrano nella mente, è finita. Ti mangiano vivo. Josè Mourinho non aveva lasciato questo vuoto, nemmeno lontanamente aveva lasciato questo smarrimento. Se ne andava un personaggio enorme, ma uno che dovunque va si porta dietro le sue insegne, la sua patria e la sua vanità.

 

roma udinese striscione per de rossi roma udinese striscione per de rossi

Anche Ivan Juric, che non è per niente un imbecille, sta rigettando se stesso. Sa che sta occupando un posto che non gli spetta, sa di essere finito in un incubo che era di un altro e adesso è tutto suo. Sa che la tristezza collettiva di un gruppo non è medicabile e non è misurabile. Riconoscerla è stato un gesto elegante ma anche la confessione di una sconfitta. Quella spedita in campo contro una manciata di svedesi che non fanno una nostra modesta squadra di B era una formazione a perdere. I cambi così tardivi, masochismo puro, così come le surreali parole a fine partita, a sbandierare con la faccia più triste del mondo, la faccia di Juric, un’euforia da bel gioco nella quale era il primo a non credere.

mancini de rossi cristante mancini de rossi cristante

 

Questo Juric educato, tenero, garbato è un uomo ammirevole, ma non è Juric, è solo il suo edulcorato involucro. Juric ha bisogno di allenare satanassi spensierati, stalloni infaticabili. Sta allenando ragazzi tristi, spenti e senza convinzione. Non giocano a perdere, sono persi prima ancora di poter giocare.

 

Come se ne esce? Se ne esce? Quando fai una monumentale cazzata, e allontanare De Rossi è stata una monumentale cazzata, devi saperlo riconoscere e virilmente tornare sui tuoi passi prima di non avere più le gambe per farlo. Si chiama pragmatismo texano, perché deve essere nato da quelle parti, quando Tex Willer aveva ancora la faccia di Gary Cooper. La signora che ha fortemente voluto tutto questo, non c’è più. Si chiamava e si chiama Lina. Rimossa lei, rimosso l’ostacolo più grande.

 

totti de rossi totti de rossi

Probabilmente i Friedkin vorranno lasciare al nuovo Ceo la responsabilità di una decisione che potrebbe sembrare il caos al suo parossismo, ma sarebbe invece solo la fine del caos. Il ritorno di De Rossi. Stracciare e buttare nel cesso la pagina scritta da uno sceneggiatore ubriaco. L’onore delle armi e di tutto quello che gli spetta al soldato Juric e rimettere insieme i cocci a Trigoria, il corpo e il fantasma nella stessa figura. Fino al punto di arrivare a chiedersi un giorno: ma è successo veramente? E rispondersi: certo che no, è stato solo un pessimo sogno.

ivan juric ivan juric de rossi sarah felberbaum de rossi sarah felberbaum roma udinese juric roma udinese juric ivan juric ivan juric roberto d agostino giancarlo dotto foto di bacco roberto d agostino giancarlo dotto foto di bacco

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - AD ATREJU C’E’ SPAZIO PER UNA SOLA REGINA – ALLA KERMESSE DI FRATELLI D’ITALIA MANCHERANNO QUASI TUTTE LE GIORNALISTE DI DESTRA DELLA RAI: TRA GLI OSPITI E I MODERATORI FIGURA SOLO INCORONATA BOCCIA, MOLTO STIMATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI – IN COMPENSO CI SARANNO LE "SINISTRELLE" BIANCA BERLINGUER, SARA MANFUSO E MONICA GIANDOTTI, L’ETEREA LICIA COLO’ E LO YOUTUBER “CICALONE” – TUTTI ARRUOLATI I GIORNALISTI DE’ DESTRA DI VIALE MAZZINI, DA GIORGINO A BRUNO VESPA…

DAGOREPORT – MATTARELLA E’ INCAZZATO CON GIORGIA MELONI PER IL VOLTAFACCIA SULL’ACCORDO UE-MERCOSUR: LA DUCETTA ERA FAVOREVOLE E SERGIONE A LUGLIO SI ESPOSE PERSONALMENTE CON LULA (UNO DEI PRINCIPALI SPONSOR DELL’ACCORDO) - POI, SU PRESSIONE DI COLDIRETTI E CONFAGRICOLTURA, LA SORA GIORGIA HA CAMBIATO IDEA E SI E’ SCHIERATA CON FRANCIA E POLONIA CONTRO L’ACCORDO – URSULA E’ FURIOSA: SA CHE AL CONSIGLIO EUROPEO, CHE DOVRÀ APPROVARE IL TRATTATO, L’ITALIA SARÀ L’AGO DELLA BILANCIA. SE LA MELONI AFFOSSA L’INTESA UE-MERCOSUR, LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE È PRONTA ALLA VENDETTA…

DAGOREPORT - LE SOLUZIONI POSSIBILI AL RISIKO BANCARIO CHE COINVOLGE UNICREDIT, BPM E CREDIT AGRICOLE SONO TRE: 1) UNICREDIT ALZA IL PREZZO LA SUA OFFERTA DI OPS DI ALMENO IL 20-30% E CREDIT AGRICOLE SÌ METTE D’ACCORDO CON ORCEL E REALIZZA UNA PLUSVALENZA ROTONDA (CON ACCORDO DI CESSIONE DI FILIALI); 2) CREDIT AGRICOLE DICE NO ALL’OFFERTA DI UNICREDIT E MPS E RIESCE AD ATTRARRE UN ALTRO 20% DI CAPITALE E LANCIA L’OPA. A QUEL PUNTO BPM VA A FINIRE AI FRANCESI (MA IL MEF POTREBBE FAR SCATTARE IL GOLDEN POWER); 3) IL MEF STA STUDIANDO CON JP MORGAN UN’OPA DI MPS SU BPM, CON UN DOVIZIOSO AUMENTO DI CAPITALE DELLA BANCA SENESE DA PARTE DEI SOCI MILLERI E CALTAGIRONE…

DAGOREPORT – PAPA FRANCESCO HA APPARECCHIATO IL CONCLAVE A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA E ORA CERCA IL PROFILO IDEALE DEL SUO SUCCESSORE – ZUPPI E PAROLIN (CHE HA PIU' CHANCE) SONO STIMATI DAL PONTEFICE MA PENALIZZATI DALL’ESSERE ITALIANI: BERGOGLIO VUOLE APRIRE LA CHIESA ALLE “PERIFERIE” – SI FA IL NOME DEL CANADESE FRANCIS LEO, ARCIVESCOVO METROPOLITA DI TORONTO - FILIPPO DI GIACOMO: "LEO HA FAMA DI PERSONA EQUILIBRATA, HA UN CURRICULUM NOTEVOLE, E' POLIGLOTTA E CONOSCE LA CURIA" - IL COLPO A SORPRESA? UN PAPA DI COLORE – L’APERTURA DEL VATICANO ALLA CINA E LA DIFFIDENZA VERSO LA POLITICA ITALIANA...