mihajlovic salvini

"MIHA" MALE COME ENDORSEMENT: “TIFO PER MATTEO SALVINI” – SINISA SCENDE IN CAMPO PER “IL CAPITONE”: "MI PIACE LA SUA GRINTA. SPERO POSSA VINCERE IN EMILIA-ROMAGNA CON LUCIA BORGONZONI. OTTIMA LA SCELTA DI UNA DONNA" – ANCHE IL RE DEL POLLO AMADORI SCEGLIE IL CARROCCIO, BOTTURA PRO BONACCINI

mihajlovic

(ANSA) "Tifo per Matteo Salvini e spero che possa vincere in Emilia-Romagna con Lucia Borgonzoni". L'endorsement alla candidata di centrodestra alle elezioni regionali in Emilia-Romagna arriva da Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna reduce da un trapianto di midollo osseo per battere la leucemia che lo ha colpito l'estate scorsa. Intervistato dal Resto del Carlino afferma: "Mi piace la grinta di Salvini, ottima la scelta di una donna".

matteo salvini con le galline su tiktok

 

SALVINI-AMADORI, BONACCINI-BOTTURA IL VOTO EMILIANO È DIVENTATO DI PANCIA

ALBERTO MATTIOLI per la Stampa

 

Vuoi vedere che le importantissime, decisive, epocali regionali dell' Emilia-Romagna si decideranno (anche) a tavola? Si sa: la vocazione della regione più godereccia e "grassa" d' Italia è questa. Qui non si mangia per vivere, si vive per mangiare. E anche per votare conta come i candidati si mettono a tavola e cosa si mettono nel piatto.

 

MATTEO SALVINI

Solo così si spiega la polemica scatenata dalla cena organizzata a favore di Stefano Bonaccini, lunedì sera a Modena. Nulla di strano, di cene elettorali è pieno il mondo. Ma stavolta a cucinare per il governatore piddino uscente è stato Massimo Bottura, il modenese miglior chef del mondo (però non nel suo tristellato ristorante, evidentemente troppo piccolo, ma in un' altra sede) e i partecipanti, una cinquantina, hanno versato ognuno mille euro per godersi i suoi manicaretti e finanziare la campagna di Bonaccini.

 

mihajlovic

Sia dal punto di vista mondano che gastronomico siamo un po' lontani dalle feste dell' Unità, dove le rezdore comuniste, volontarie in cucine da campo dove Dio non le vedeva ma Stalin sì, cucinavano tortellini democratici e tagliatelle antifasciste indimenticabili anche per i democristiani. E certo la distanza è forte fra Bottura, cuoco-intellettuale per pochi (ma molto impegnato nel sociale con le sue mense per i poveri apprezzate anche da Bergoglio) e un altro papa Francesco, quell' Amadori re del pollo che Salvini cita un comizio sì e l' altro pure come esempio delle virtù imprenditoriali emiliano-romagnole, anzi solo romagnole perché il cavaliere del Lavoro è di Cesena. Come del resto si capiva benissimo dall' accento del suo celebre "Parola di Francesco Amadori" negli spot dove ci metteva la faccia.

MATTEO SALVINI

 

bottura

Così, il fundraising per happy few ha riacceso inevitabilmente le polemiche sul Pd partito dell' élite contrapposto al popolo già rosso e oggi, pare, molto leghista, che delle rivisitazioni di Bottura non sa che farsene, e in ogni caso non può permettersele. E magari a tavola vuole la cucina ruspante, anzi sovranista, dei piatti ancestrali della gloriosa tradizione locale.

 

Infatti la Lega spara a zero sulla cena da mille euro, anche se più che sul gastronomico attacca sul sociale: «Se il Pd intende rappresentare in questo modo la sinistra operaia e le classi meno abbienti, viene da pensarla come il segretario Zingaretti: questo Pd s' ha da sciogliere», tuona il suo segretario regionale, Stefano Bargi. Ma il menù dem non lo digeriscono nemmeno a sinistra.

sinisa mihajlovic e la moglie arianna

 

«Un vero e proprio schiaffo alle disuguaglianze», dicono quelli di Potere al popolo (raccattando una brioche?). Dal Comitato Bonaccini ribattono che, visto che i fondi per fare çampagna servono, è meglio trovarli così, in maniera trasparente. E accusano Lucia Borgonzoni di aver speso 18 mila euro su Facebook per la sua propaganda.

MATTEO SALVINI

 

Però ancora una volta i simboli sono potenti. A un Bonaccini attovagliato davanti alle squisitezza del Massimo corrisponde un Salvini che mai come in questa campagna ha assaggiato di tutto e di più.

 

Lo si è visto a colazioni, pranzi, merende, aperitivi, spuntini, cene, mentre assaporava ogni possibile prodotto tipico di una regione che ne ha moltissimi, si sdilinquiva davanti al parmigiano-reggiano, si esaltava sul cappelletto, si estasiava sul tortellino. Il capolavoro è stato probabilmente il video dove, in piena fase Silvio Pellico, il Capitano si aggirava per un salumificio chiedendo di commutare le sue ipotetiche prigioni per il caso Gregoretti in un soggiorno obbligato lì e concludeva baciando una coppa. Intesa come l' insaccato.

 

francesco amadori

Qui però bisogna farsi informare bene su usi e consumi locali. Sergio Cofferati rischiò di non diventare sindaco di Bologna perché fu beccato a versare il lambrusco nel brodo dei tortellini, usanza da riva lombarda del Po, là dove ci sono i barbari. E lo stesso Salvini, qualche mese fa, twittò la foto di un piatto di tortellini al ragù, roba che può mangiare solo un turista cinese o una bestia di Satana (in brodo, i tortellini si mangiano in brodo: come dobbiamo dirvelo?).

 

E del resto gli effetti di questo continuo divorare in giro si sono visti sul suo girovita. Lui ammette soltanto di aver preso «due chiletti», ma forse sono anche di più, a vedere come "tira" il maglione populista. Di certo il digiuno gandhiano proclamato dopo l' autorizzazione a procedere non potrà che fargli bene. Anche se forse non all' immagine: noi emiliano-romagnoli perdoniamo tutto, tranne l' inappetenza.

sinisa mihajlovic e la moglie arianna 8massimo botturafrancesco amadoriMASSIMO BOTTURA mihajlovic

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…