roberto baggio feltri

"ROBY BAGGIO, IL CAMPIONE DI TUTTI" – FELTRI: "PERCHÉ NON CONOSCO NESSUNO CHE NON LO AMI? PIACEVA ANCHE A CHI NON TIFAVA PER LA SUA SQUADRA. È VERO CHE SBAGLIÒ IL RIGORE IN FINALE CON IL BRASILE, NEL 1994. MA È ANCHE VERO CHE L'ITALIA, SENZA BAGGIO, LA FINALE L' AVREBBE VISTA COL BINOCOLO. QUALCUNO RICORDA LA PARTITA CON LA NIGERIA, RISOLTA IN UN FINALE DISPERATO DA UN SUO TIRO DI PRECISIONE MILLIMETRICA? VOGLIAMO CONTARE GLI INFORTUNI AL GINOCCHIO DA CUI SI È RIALZATO PIÙ FORTE DI PRIMA?" - VIDEO

Articolo di Vittorio Feltri pubblicato da “Libero quotidiano”

(Articolo pubblicato per concessione di Arbiter).

 

roberto baggio

La sciatteria del calcio purtroppo è emersa in queste prime settimane di campionato. Che tristezza vedere ragazzi grandi, grossi e ciula gettarsi tra le braccia del Covid, per non rinunciare, almeno per qualche tempo, alle solite feste, molto divertenti per carità, peccato che poi il bollettino medico vada in tilt con decine di contagiati.

 

Niente, non riescono a uscire dallo stereotipo dello sportivo viziato a cui tutto è concesso, perfino mettere a repentaglio la cosa che dovrebbero preservare con cura più di ogni altra: la salute propria e dei compagni di squadra. Che poi: sei in isolamento, non puoi ricevere in casa quaranta persone provenienti da ogni dove, non puoi andare al ristorante e fare casino con i tifosi, non puoi organizzare ricevimenti con tante allegre ragazze negli hotel di lusso. Mi pare chiaro.

 

roberto baggio

Facciamo che trasgredisci e nessuno ti becca. Vabbè sei scorretto ma non un pirla completo. Se invece trasgredisci e, mentre trasgredisci, tu stesso metti le foto sui social, sei scorretto ma soprattutto meriti la convocazione nella nazionale dei pirla e forse puoi guidarla alla vittoria dei mondiali. Peccato.

 

Per fortuna lo sport è molto altro. Sono sempre stato un giornalista tifoso. Soprattutto di calcio ma anche di scherma e ippica. Le storie dei campioni mi hanno sempre affascinato e in questo periodo di depressione generale, in cui l' umanità intera, ma in particolare l' umanità delle zone da cui provengo, è umiliata da un parassita invisibile, mi sembrano davvero istruttive: vincere si può, sempre. La vittoria può essere agevolata da San Culo, senza il quale non si va da nessuna parte, ma più spesso è sufficiente che il suddetto santo non si metta di traverso: poi tocca all' uomo farsi sotto con impegno costante.

vittorio feltri

 

Non conosco altra formula per raggiungere grandi risultati: incrociare le dita e non risparmiare energie. Può essere che vada male ma l' uomo che esce sconfitto dopo averle provate tutte non è un vero perdente, merita grande rispetto, come sapevano benissimo tutte le società tradizionali e come la nostra volgarissima epoca ha invece dimenticato. Non è solo questo.

 

L' olio di gomito è sempre necessario. Ma se lo sport fosse solo olio di gomito non interesserebbe a nessuno. No, quello che ci colpisce è l' impossibile che diventa possibile, la magia che stravolge le leggi della natura, Michael Jordan che si arrampica in cielo, Cristiano Ronaldo che rimane sospeso nel vuoto, sfidando la legge di gravità, Messi che pare attraversare i corpi altrui con un semplice (si fa per dire) tocchetto con la punta del piede. Questo è l' aspetto sovrumano.

 

roberto baggio

FILOSOFI E MITI Poi c' è quello umano, troppo umano: il ciclista che crolla sul Mont Ventoux o ha il volto colorato di nero dopo una fuga nella Parigi-Roubaix. Nello sport c' è dentro la durezza e la bellezza, lo scontro e l' abbraccio, la vita e la morte, simboleggiati dalla vittoria e dalla sconfitta. Nello sport come nella vita non ci sono piccole o grandi parti, ma piccoli e grandi attori.

 

Bando alla filosofia. Passiamo ai grandi attori. Uno per tutti. Prendiamo Roberto Baggio: perché non conosco nessuno che non lo ami? Sappiamo che le tifoserie sono estremamente campaniliste e non tollerano tradimenti. Specie da parte di giocatori che idolatrano e considerano più necessari della propria moglie. Invece a Baggio tutti vogliono bene.

roberto baggio

 

Certo, Roby era un magnifico campione e appena infilava la maglia della nazionale, palesemente la più importante per lui, scordava le amarezze che pure la carriera gli aveva riservato. Baggio in azzurro era una icona nella quale tutti si riconoscevano. C' era qualcosa che andava al di là dell' ammirazione per le sue prodezze decisive almeno tra il 1990 e il 1994. È vero che sbagliò il rigore in finale con il Brasile, nel 1994. Ma è anche vero che l' Italia, senza Baggio, la finale l' avrebbe vista col binocolo.

 

Negli Stati Uniti, con quaranta gradi all' ombra, danzava sulla palla fino all' ultimo minuto.

 

Qualcuno ricorda la partita con la Nigeria, risolta in un finale disperato da un suo tiro di precisione millimetrica?

 

roberto baggio

Baggio ha avvicinato il puro talento alla nostra altezza di umani mediocri: era un genio, beato lui, ma sempre in bilico tra la vittoria e la sconfitta, come noi. Vogliamo contare gli infortuni al ginocchio da cui si è rialzato più forte di prima?

 

Sottolineare come molti allenatori italiani, neanche fossero stati gelosi, l' abbiano relegato al ruolo di comprimario, lui che si beveva tutti quanti, perché non erano graditi i suoi numeri? Vogliamo ricordare come Roberto abbia con intelligenza cercato e ottenuto il rilancio in squadre di provincia, Bologna e Brescia, lui che sarebbe stato titolare nel Real Madrid o nel Barcellona? Dalle stelle alle stalle, come si suole dire, andata e ritorno, e più volte. Alto e basso, trionfo e delusione. Nessuna lamentela.

 

Molta modestia.

Una volta ho visto uno striscione, credo a Bergamo.

C' era scritto: "Baggio sei tutti noi". E infatti è stato tutti noi, che pure tifavamo per altre squadre. Grazie Roberto.

Pasquale Bruno BaggioROBY BAGGIO GUARDIOLABAGGIO E BARESI - ITALIA BRASILE 1994CREMONINI BAGGIOvicini baggioborgonovo baggioBORGONOVO BAGGIOBAGGIOBAGGIO PIROZZI 3BAGGIO DEL PIEROBaggio Borgonovo 2MAZZONE BAGGIOBAGGIO 4IL RIGORE SBAGLIATO DA BAGGIO A USA 94 1BAGGIO SPOT IPBAGGIOronaldo roberto baggiobaggiofoto guardian spogliatoi roberto baggio gianni agnellitrapattoni roberto baggiobaggio ravanelli vialli

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARRACCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...