raccattapalle calcio

RACCATTA QUESTO! DALLA PROSSIMA STAGIONE LA SERIE A DICE ADDIO AI RACCATTAPALLE - I GIOCATORI TROVERANNO I PALLONI DIRETTAMENTE SU 11 CONI DI PLATICA DIPOSTI INTORNO AL CAMPO – SCORDATEVI LE SCENE DEI RAGAZZINI CHE NASCONDONO IL PALLONE AI GIOCATORI DELLE SQUADRE AVVERSARIE PER RALLENTARE IL GIOCO - DA SAVOLDI E CITERANI ALLA RABBIA DI PASSARELLA E HAZARD, QUANDO A BORDOCAMPO SUCCEDEVA DI TUTTO – VIDEO

 

 

Estratto dell’articolo di Maurizio Crosetti per www.repubblica.it

 

raccattapalle calcio

Un altro storico pezzo di calcio si sgretola come un grissino: addio ai raccattapalle. Da questo campionato di Serie A saranno sostituiti da pezzi di plastica, materia che peraltro già compone molta parte del nostro sport più amato, ovvero dei coni, dei “cinesini” che verranno disposti poco oltre il bordo del campo (massimo, due metri e mezzo), 6 sul lato delle panchine, 5 sul rettilineo opposto.

 

Lì, i giocatori troveranno i palloni da rimettere in gioco, senza perdite di tempo da parte di qualche ragazzino della squadra di casa. Ma, quando la medesima era in svantaggio, il raccattapalle semmai velocizzava al massimo la ripresa della gara […]

 

[…] accadde ad esempio il 26 gennaio 2008: corner per la Roma nel finale contro il Palermo all’Olimpico, un ragazzino è così veloce da permettere ai giallorossi di calciare subito e segnare, con Amantino Mancini, la rete della vittoria. […]

 

La tradizione dei raccattapalle

francesco totti con un raccattapalle

Già la parola, in fondo, sa di un tempo lontano. Raccattapalle. E quel verbo, “raccattare”, che si solito su usa per cose di poco valore, un gesto più che umile, servile. Eppure, queste figure romantiche non hanno mai fatto soltanto da cornice al quadro.

 

Molti di loro, a forza di raccattare (facevano parte del settore giovanile “casalingo”), sono diventati giocatori veri o addirittura campioni, come Ciro Ferrara e Phil Foden a Napoli e Manchester, attraverso lunghi e probabilmente magnifici pomeriggi di una quasi infanzia volata via in un attimo.

 

Il gol di Savoldi “annullato” da Citerani

raccattapalle calcio

La storia del calcio si è nutrita di queste figure, cominciando dall’antico portiere William “Fatty” Foulke, che all’inizio del Novecento, con la maglia dello Sheffield United, faceva mettere due ragazzini dietro la porta per sembrare ancora più mastodontico agli avversari, lui che già era un armadio umano a quattro ante.

 

La dinamica del raccattapalle ha visto momenti in cui queste figure sono diventate centrali, nel bene e nel male. Come quando uno di loro, tal Domenico Citerani da Ascoli Piceno, durante un Ascoli-Bologna del 1975 calciò via dalla porta un pallone che Beppe Savoldi vi aveva effettivamente infilato (sarebbe stata la rete del 4-1 per i rossoblù, con tripletta dello stesso Savoldi).

 

L’arbitro Barbaresco (di Cormons, ricordate? I nomi sono la Storia…) non si accorse di nulla. Alla Domenica Sportiva, l’attaccante incontrò il ragazzino che non diventerà mai uno stopper (ricordate anche questa parola?), si strinsero la mano e Savoldi disse: "Beh, ti credevo più grande”.

 

 

raccattapalle calcio

 

 

[…]  un raccattapalle non si decideva a restituire la palla all’Inter per una rimessa di Zenga, con i nerazzurri dominati dalla Samp di Vialli e Mancini. Era l’otto marzo 1987, a Marassi. Il libero dell’Inter, Daniel Passarella, in un raptus prese a calci il ragazzino, che aveva 16 anni e si chiamava Maurizio Piana. Sei giornate di squalifica per l’argentino, che andò a casa del raccattapalle e gli diede 5 milioni di lire come borsa di studio.

 

Un episodio simile ha riguardato Eden Hazard il 23 gennaio 2013, quando con la maglia del Chelsea prese a calci a Swansea il diciassettenne Charlie Morgan, che oggi è uno degli uomini più ricchi del Regno Unito (non con i soldi di Hazard, ma con quelli del padre milionario).

 

 

I raccattapalle nel mondo

cancellieri raccattapalle 2

[…] In Premier League, luogo di ogni rivoluzione, non sempre così opportuna o decisiva, il raccattapalle (in inglese, “ball boy”) era già scomparso. In Brasile, nella fase finale dell’ultimo campionato carioca, è stato sostituito da una sperimentale macchina spara palloni: nulla di memorabile, anzi piuttosto ridicola nel mandare le sfere dappertutto fuorché dai calciatori in attesa. Sia come sia, siamo pronti al commiato (era già accaduto nell’ultima finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta).

 

Anche se i capi del calcio, in questo caso la Lega Serie A, invece di pensare a vere riforme strutturali e finanziarie per uno sport in crisi drammatica, si dedicano a strappare fiori dal prato.

emmanuele matino colpisce il raccattapalleemmanuele matino colpisce il raccattapallecaprari raccattapalleassist di caprari da raccattapalleraccattapalle calcio

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

luca richeldi papa francesco bergoglio sergio alfieri

DAGOREPORT - I MEDICI DEL GEMELLI CHE CURANO IL PAPA (SERGIO ALFIERI E LUCA RICHELDI) SONO STATI CHIARI CON FRANCESCO: SE E QUANDO VERRÀ DIMESSO, BERGOGLIO DOVRÀ DIMENTICARE LA VITA MOVIMENTATA CHE HA CONDOTTO FINORA, E DARSI UNA REGOLATA. IL FISICO DEL PONTEFICE 88ENNE È MOLTO PROVATO E NON POTRÀ REGGERE AD ALTRI VIAGGI, OMELIE AL GELO E MARATONE DI INCONTRI CON I FEDELI – IL FUMANTINO CAPO DELLA CHIESA CATTOLICA ACCETTERÀ LA “CAMICIA DI FORZA” DI UNA CONVALESCENZA "PROTETTA" A SANTA MARTA?

angela merkel friedrich merz

DAGOREPORT – IL MURO DI BERLINO NON E' MAI CADUTO: MERZ E MERKEL SONO LE DUE FACCE DI UN PAESE CHE NON HA SANATO LE STORICHE DISEGUAGLIANZA TRA IL RICCO OVEST E IL POVERO EST – FIGLIOCCIO DI SCHAUBLE LUI, COCCA DI KOHL LEI, MERZ E MERKEL SI SFIDARONO NEL 2000 PER LA LEADERSHIP DELLA CDU. MA LA DEFLAGRAZIONE DEI LORO RAPPORTI SI È AVUTA CON LA POLITICA MIGRATORIA DI ANGELONA, FALLIMENTARE AGLI OCCHI DI MERZ (CHE RITENEVA NECESSARIO INTEGRARE I TEDESCHI DELL’EST, PRIMA DI ACCOGLIERE SIRIANI E TURCHI) - SE LA MERKEL L’AVESSE ASCOLTATO, OGGI L’AFD NON SAREBBE AL 20%...

beppe sala elly schlein

DAGOREPORT - TE LO DO IO IL CENTROTAVOLA! - L'IDEONA DI ELLY SCHLEIN PER NEUTRALIZZARE CHI SOGNA LA NASCITA DI UN PARTITO CENTRISTA ALLEATO DEL PD: CREARE LISTE CIVICHE PER LE REGIONALI E, SE FUNZIONANO, RIPROPORLE IN CHIAVE NAZIONALE ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 COL NOME DI "ALLEANZA PER L'ITALIA" - LEADER DEL PROGETTO DOVREBBE ESSERE BEPPE SALA, CHE PERÒ HA PERSO SMALTO (LE INCHIESTE SULL’URBANISTICA MILANESE) - L'ISOLAMENTO DI SCHLEIN NEL PD SUL PIANO DI RIARMO DI URSULA E LA SUA MANCANZA SI CARISMA: I SUOI GIORNI AL NAZARENO SONO CONTATI...

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER