RICCHI, RICCHISSIMI, PRATICAMENTE IN MUTANDE – IL RAPPORTO DIFFICILE FRA CALCIATORI E SOLDI: GUADAGNARE MOLTO NON VUOL DIRE AUTOMATICAMENTE GODERSI IL DENARO IN PACE - I CASI DI CRUYFF, MARADONA, VAN BASTEN – ANTONIO CONTE QUALCHE GIORNO FA HA VINTO UNA CAUSA PER RIAVERE INDIETRO 30 MILIONI DI EURO DA UN GESTORE FINANZIARIO POCO SCRUPOLOSO - GLI SPORTIVI (O LE PERSONE DI SPETTACOLO) RISCHIANO CON UNA CERTA FREQUENZA DI SUBIRE ROVESCI FINANZIARI, PER DISATTENZIONE O TROPPA FIDUCIA NEL PROSSIMO...

-

Condividi questo articolo


LUIGI GRASSIA per la stampa.it

 

antonio conte antonio conte

La notizia di qualche giorno fa, secondo cui l’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha vinto una causa per riavere indietro 30 milioni di euro da un gestore finanziario poco scrupoloso, ci ricorda che guadagnare tanti soldi non garantisce poi di goderseli in santa pace: la cronaca ci racconta che specialmente gli sportivi (o le persone di spettacolo) rischiano con una certa frequenza di subire rovesci finanziari, per disattenzione o troppa fiducia nel prossimo.

 

CRUYFF 2 CRUYFF 2

Clamoroso il caso del campionissimo olandese Johann Cruijff (o Cruyff, a seconda che si usi la vecchia o la nuova grafia) che dopo aver smesso di giocare a 31 anni, fu costretto a ricominciare perché ridotto sul lastrico da un doppio infortunio economico: perse tutto in una speculazione immobiliare e in un incauto investimento nel settore alimentare. In differenti circostanze, altri top player, da Diego Armando Maradona a Franco Baresi, si sono trovati a un certo punto della vita in difficoltà economiche pur avendo guadagnato moltissimo.

 

Qualche mese fa l’autobiografia di Marco Van Basten (uno degli “Invincibili” del grande Milan di Arrigo Sacchi) ci ha raccontato come si possano perdere milioni di euro in un istante di turbamento emotivo: un brutto giorno, mentre pedalava sulla cyclette, Van Basten ebbe l’impulso di controllare il suo conto titoli, cosa che non faceva da un anno; telefonò al gestore del suo patrimonio, e su due piedi scoprì che il valore dei suoi investimenti era crollato da 23 a 13 milioni di euro.

antonio conte antonio conte

 

Colpo allo stomaco, ma la vera perdita non fu quella: se avesse aspettato un anno, quei 10 milioni sarebbero stati recuperati, grazie alla risalita dei corsi azionari. Invece Van Basten fu preso all’istante dalla paura di perdere tutto, e così diede ordine al gestore di liquidare all’istante anche i 13 milioni che restavano, così negandosi la possibilità di riavere i 10 persi.

 

Sono molti gli investitori fai-da-te che vengono presi dal “panic selling” e vendono in  perdita. D’altra parte, anche l’alternativa di affidare tutto il malloppo a un gestore professionale non risolve il problema, visto che Van Basten ne aveva uno, eppure questo non ha salvato lui, e non salva i risparmiatori in generale, da decisioni estemporanee, a meno che (per assurdo) il risparmiatore non si impegni con se stesso a non guardare MAI il proprio conto titoli per tutta la vita, a non interferire MAI, ma proprio MAI, e a dare al gestore una delega in bianco, ma davvero, in senso assoluto. Questo però sarebbe inconcepibile.

CRUYFF 5 CRUYFF 5

 

Una considerazione non economica ma calcistica: Van Basten è molto critico nei confronti del suo ex allenatore Arrigo Sacchi, tanto da avergli detto in faccia che il Milan aveva vinto due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali non grazie a Sacchi, ma nonostante Sacchi. Van Basten nell’autobiografia afferma che il 4-4-2 di Sacchi è stato “venduto” dal medesimo come un modulo offensivo, ma in realtà era votato alla difesa. Al riguardo, il giornalista autore del presente articolo ha avuto anni fa un colloquio con Arrigo Sacchi, che si è espresso così: “Il senso del mio lavoro è stato adattare il calcio totale olandese alla tradizione difensiva italiana”.

pallone soldi pallone soldi

VAN BASTEN VAN BASTEN

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)