LA ROMA SBATTE SUL MURO DEL BENEVENTO - GIALLO FINALE PER UN RIGORE DATO E POI TOLTO DAL VAR: MA C’ERA IL FUORIGIOCO DI PELLEGRINI – LA SQUADRA DI INZAGHI ERA RIMASTA IN 10 ALL’INIZIO DELLA RIPRESA. DELUDENTI I GIALLOROSSI CHE NON FANNO PER LA PRIMA VOLTA BOTTINO PIENO CONTRO UNA "PICCOLA" E SCIUPANO L'OPPORTUNITA' DI PORTARSI A MENO 3 DAL MILAN A UNA SETTIMANA DALLO SCONTRO DIRETTO - BUFERA SU PELLEGRINI PER LA FOTO CON IMMOBILE. LO STRISCIONE: "NON È IL MIO CAPITANO": MA ALTRI TIFOSI LO DIFENDONO…

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Da calciomercato.com

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Poteva essere la gara della svolta per la Roma, della possibilità di portarsi a -3 dal Milan a 7 giorni dallo scontro diretto con i rossoneri e invece al Vigorito i giallorossi di Paulo Fonseca non vanno oltre un brutto 0-0 contro il Benevento rimasto tra l'altro in 10 per espulsione di Glik al 57esimo della ripresa.

 

I giallorossi in emergenza in difesa soffrono però oltre le aspettative un Benevento attentissimo a chiudere ogni sbocco offensivo per Mayoral e compagni, al punto che le occasioni da gol si contano sulle dita di una mano. È così che il primo tempo viaggia liscio su una mediocrità difficile da spiegare con Montipò e Pau Lopez praticamente inoperosi.

 

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Nella ripresa il doppio giallo a Glik è la chance che serviva per sbloccare gli equilibri, ma la Roma non riesce a sfruttarla e neanche i cambi, con Fonseca che manda in campo Dzeko, Pedro ed infine El Shaarawy riescono a dare ai giallorossi il cambio di marcia che serviva. Nel finale il doppio brivido, sia per il salvataggio sulla linea di Caldirola su colpo di testa di Pellegrini, sia il rigore, prima dato e poi tolto per fuorigioco di Pellegrini, che lascia tutto invariato sullo 0-0 finale.

 

Il pareggio serve poco ad entrambe, ma sicuramente serve più a Filippo Inzaghi, espulso nel finale, che si porta a +10 sulla zona retrocessione. Chance sprecata, invece, per una Roma che floppa, per la prima volta contro le cosiddette piccole in stagione e serve alla Juve, domani, l'opportunità di un sorpasso al terzo posto.

 

 

 

 

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"NON È IL MIO CAPITANO": PELLEGRINI, BUFERA A ROMA PER GLI AUGURI A IMMOBILE

Chiara Zucchelli per gazzetta.it

 

C'è chi lo attacca, c'è chi lo difende. Ieri Lorenzo Pellegrini ha pubblicato una foto in cui ha fatto gli auguri a Ciro Immobile per il suo compleanno chiamandolo "fratello". Niente di nuovo, perché da sempre i due hanno un ottimo rapporto: vacanze alle Maldive, cene a Roma, la nascita dei piccoli Camilla e Mattia a pochi giorni di distanza nella stessa clinica con tanto di foto. Pellegrini non ha mai nascosto questo legame, così come Immobile. Alcuni tifosi però non l'hanno presa bene: ieri se ne è discusso sui social e oggi un gruppo della curva, Brigata De Falchi, ha esposto questo striscione: "Pellegrini non è il mio capitano".

 

LA DIFESA

In tanti, però, sui social, hanno preso le difese di Lorenzo. Primo perché è romano e romanista, secondo perché non ha mai nascosto l’amicizia con Immobile e terzo perché non è questo rapporto (vedi Totti - Nesta o De Rossi - Pinzi) a fare di un giocatore un degno capitano. Forse poteva essere più furbo? Forse. Ma Pellegrini pensa di avere la personalità giusta per non nascondere un'amicizia. Rivali sempre, nemici mai. E lui non ha problemi a dirlo.

ciro immobile lorenzo pellegrini ciro immobile lorenzo pellegrini

 

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