de laurentiis agnelli

E’ UN CALCIO MALATO: IL COVID ASSEDIA LA SERIA A, JUVE NAPOLI SARA’ RINVIATA – NEL NAPOLI SEI POSITIVI (SPALLETTI, UN UOMO DELLO STAFF, DUE CALCIATORI, UN MAGAZZINIERE), LA ASL PUÒ BLOCCARE LA PARTENZA DEGLI AZZURRI PER TORINO – IL NAPOLISTA: “I BIANCONERI POSSONO PREPARARSI PER LA SCENEGGIATA DELLO SCORSO ANNO. MAGARI AGNELLI TROVERÀ QUALCHE EMITTENTE TV DISPOSTA A LASCIARGLI MICROFONO APERTO PER DIRE CHE LORO RISPETTANO LE REGOLE” – LA SALERNITANA CHIEDE IL RINVIO, LA LEGA DICE NO. TREMANO UDINESE (7 POSITIVI) E VERONA (10 CONTAGIATI)…

Da ilnapolista.it

de laurentiis agnelli

 

La Asl bloccherà il Napoli. Visto che la Lega Serie A persevera e dà ancora una volta prova di immaturità e irresponsabilità, ci penserà la Asl di Napoli a ricordare che esiste un governo deputato alla tutela della salute e che in piena pandemia, bontà loro, Gravina e Dal Pino possono contare a briscola.

 

Ovviamente sarebbe bastato un pizzico di buon senso, la sana ragionevolezza di cui evidentemente sono sprovvisti i vertici del nostro calcio. Nel caso specifico, il Napoli – oltre ai calciatori già colpiti dal Covid – ora ha anche Spalletti, due nuovi calciatori, un uomo dello staff del tecnico e un magazziniere. Tutti positivi in poche ore. La Asl non può non tenerne conto. Non può autorizzare la trasferta di un gruppo di lavoro che è evidentemente contagioso.

 

 

Come lo scorso anno, Juventus-Napoli sarà rinviata. I bianconeri possono prepararsi per la sceneggiata dello scorso anno. Magari Agnelli troverà qualche emittente tv disposta a lasciargli microfono aperto per dire che loro rispettano le regole. Noi prepariamo i popcorn.

 

 

IL COVID ASSEDIA LA A

SALVATORE RIGGIO per il Messaggero

 

andrea agnelli de laurentiis

Sono passati 15 mesi da quel 4 ottobre 2020, quando il Napoli fu bloccato dall'Asl territoriale, a causa dei contagi Covid, e non partì per Torino non presentandosi in campo contro la Juventus. Un precedente che all'epoca scatenò tantissime polemiche.

 

E adesso la storia potrebbe ripetersi. L'Asl di Caserta, competente per Castelvolturno, in queste ore sta valutando se far partire il Napoli con destinazione Torino, per la gara con i bianconeri del 6 gennaio. Ieri il club azzurro ha registrato la positività del tecnico Luciano Spalletti e dei calciatori Mario Rui, Malcuit e Boffelli. Oltre che avere altri tre giocatori positivi: Osimhen, Lozano ed Elmas, che però non sono mai tornati a Napoli dalle ferie natalizie. Insomma, la serie A è a un passo dal caos.

 

Il Covid dilaga, la variante Omicron sta mettendo in ginocchio le società: sono quasi un centinaio adesso i positivi al coronavirus tra giocatori, allenatori e membri dello staff. Se la giornata di lunedì 3 gennaio si era chiusa con il comunicato del Milan, che annunciava il caso di Tatarusanu, ieri se ne sono aggiunti altri (uno anche tra i rossoneri). Una lista infinita, che mette a repentaglio il regolare svolgimento della prima giornata di ritorno, in programma domani.

paolo dal pino 3

 

La prima notizia è stata quella del focolaio divampato al Verona con 10 positivi (otto calciatori) ed è a rischio la gara contro lo Spezia. Da ricordare, e vale per tutti, che da quest' anno si gioca sempre al di là dei casi positivi in rosa. Una sola eccezione: ci si ferma se l'Asl territoriale dice stop e mette in quarantena l'intera formazione. Come è accaduto, tra l'altro, alla Salernitana. Che, bloccata dopo un focolaio Covid di sette giocatori, non è partita per Udine e non è scesa in campo il 21 dicembre al Friuli.

 

CAOS SALERNITANA Nel frattempo, proprio la Salernitana è arrivata a quota 11 positivi (nove giocatori) e altri 25 in isolamento. L'Asl ha bloccato nuovamente la squadra di Stefano Colantuono, che ha chiesto il rinvio della gara contro il Venezia ed è a rischio pure quella con il Verona al Bentegodi di domenica 9 gennaio. Senza dimenticare gli altri tre casi del Torino e i sette dell'Udinese.

 

gravina dal pino

Così, davvero, si rischia di non finire il campionato, anche se alcuni calciatori si sono sottoposti al richiamo del vaccino, la terza dose. Saranno tantissime le assenze nel ritorno in campo dopo le feste natalizie e la situazione potrebbe degenerare nei prossimi giorni. Gli esperti ritengono che il picco si toccherà a fine gennaio. Intanto, ieri record di contagi in tutta Italia: 170.884 nuovi casi su 1.228.410 tamponi. La situazione non è migliore in serie B. L'annullamento delle ultime due giornate di campionato del 2021 (quelle del 26 e 29 dicembre), hanno soltanto messo una toppa al problema Covid. Ma era evidente a tutti, già il 23 dicembre scorso, quando è stata presa la decisione, che i guai veri dovessero ancora arrivare. Anche qui l'andamento della curva epidemiologica nel campionato segue quella del Paese: se ne contano addirittura più di 120. Tantissimi i focolai.

 

Addirittura 20 casi nella Reggina. Alla Ternana sono 17, al Vicenza 15 e al Frosinone 14. Ma non sono messi meglio al Crotone (11), all'Ascoli (6), al Benevento e alla Cremonese (5). Nel Parma è risultato positivo Buffon. Il Brescia cerca di andare oltre: i componenti del gruppo squadra hanno già completato il ciclo vaccinale con il booster o hanno prenotato la terza dose senza indugi. Nel volley, invece, possibile focolaio a Chieri (almeno quattro atlete) che impedirebbe alla squadra di Giulio Bregoli di scendere in campo nella semifinale di oggi, contro Novara, della Final Four di Coppa Italia (la finale è in programma nel giorno dell'Epifania).

 

salernitana inter

IN EUROPA Se la serie A piange, il resto d'Europa non ride. In Premier il Liverpool ha richiesto il rinvio della semifinale di andata della Carabao Cup di domani con l'Arsenal. In Francia, nel Psg, è risultato positivo Gigio Donnarumma (due giorni fa anche Lionel Messi), mentre in Bundesliga il Bayern Monaco ha ufficializzato la positività di Sané e Upamecano. Un vero e proprio focolaio considerando i casi di Lucas Hernandez, Nianzou, Neuer, Coman, Tolisso e Richards. Infine, in Spagna è positivo Joan Laporta, presidente del Barça, e in Turchia Balotelli.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…