E’ UN INTER TROPPO FRAGILE IN DIFESA – LA SAMP RIMONTA DUE VOLTE LA SQUADRA DI INZAGHI - BIASIN TWEET: "HA FATTO PIU’ PARATE D’AMBROSIO DI HANDANOVIC" – PREOCCUPAZIONE PER IL NERVOSISMO DEI NERAZZURRI E PER GLI INFORTUNI DI DEMARCO E DEL SOLITO JELLATISSIMO SENSI

-

Condividi questo articolo


Luca Taidelli per gazzetta.it

 

SAMPDORIA INTER SAMPDORIA INTER

Gol, prodezze, errori e sprechi assortiti. Sampdoria-Inter regala tante emozioni ma fa più felici i padroni di casa, che trovano i primi gol in campionato. Un'Inter troppo fragile dietro invece si fa rimontare due volte, perde i primi punti e, aspettando Milan-Lazio e Roma-Sassuolo, finisce a -2 dal Napoli. Quattro gol, tutti di sinistro, di cui tre stupendi: Dimarco, Lautaro, Augello. Yoshida firma il momentaneo 1-1 grazie a una deviazione decisiva di Dzeko. Inzaghi sarà un po' preoccupato anche per nervosismo e infortuni di Dimarco e (il solito, sfortunatissimo) Sensi.

 

LE SCELTE

D’Aversa recupera Bereszynski, ma non Ekdal. Con Thorsby c’è Silva, dietro alla coppia Caputo-Quagliarella. Sugli esterni, Candreva e Damsgaard. Inzaghi punta su Lautaro e di fatto conferma la formazione che prima della sosta aveva vinto a Verona, con Darmian e Perisic a tutta fascia. Unico cambio obbligato, Dimarco al posto dell’infortunato Bastoni. Dopo tre anni e 4 mesi (1232 giorni), i nerazzurri ritrovano l’arbitro Orsato. L’ultima volta, il 28 aprile 2018, le polemiche per la mancata espulsione di Pjanic in Inter-Juve furono roventi.

SAMPDORIA INTER SAMPDORIA INTER

 

 

FASI ALTERNE

  Parte meglio la Samp, super aggressiva con i due mediani che asfissiano Barella e Calha. L’Inter fatica a sciogliersi e rischia grosso al 4'. Dimarco sbaglia il rinvio, Augello pennella per Thorsby che a tre metri dalla porta manda alto di testa. Troppi errori in uscita per i nerazzurri, che però cambiano marcia dopo il primo quarto d'ora. Dopo due corner, il jackpot lo pesca lo stesso Dimarco con una punizione fantastica dal limite, dopo una manata di Colley su Lautaro. Il suo mancino è forte (106 km/h) e di precisione imbarazzante, togliendo davvero la ragnatela dal sette alla destra di Audero. Il vantaggio carica gli ospiti, la Samp non tiene i ritmi folli dell'avvio e rischia lo 0-2 con Audero che dice no a Lautaro.

 

SAMPDORIA INTER SAMPDORIA INTER

La situazione però si ribalta e al 33' i liguri pareggiano nel momento migliore degli avversari. Dopo una serie di rimpalli nell'area di Handanovic, Yoshida calcia di sinistro e la deviazione di Dzeko spiazza lo sloveno. Ora è la Samp a gasarsi, ma l'Inter sa reggere il colpo, sfiorare il 2-1 con Skriniar (colpo di testa alto di poco) e piazzare il colpo letale prima dell'intervallo. Calha si scuote dal torpore, sradica un pallone a Damsgaard per la ripartenza di Barella, contro il quale Silva e Augello rimbalzano come pupazzi, Dzeko detta il passaggio attirando Colley, Yoshida resta a metà strada e l'azzurro allora premia la solitudine di Lautaro, bravo col mancino al volo che riporta avanti i suoi.

 

PRONTI VIA—   Nessun cambio nell'intervallo, ma sono subito fuochi d'artificio. Al 2' infatti arriva il quarto gol di sinistro del match, con la splendida voleé di Augello (troppo stretto Darmian) sul cross di Bereszinski che si era bevuto Calha. L'Inter non ci sta e in pochi minuti crea tre nitide palle gol. Il tiro cross di Perisic però è troppo forte per Dzeko; Lautaro perde l'attimo su un'altra genialata di Barella; Calhanoglu calcia a fil di palo da buona posizione. Inzaghi richiama Perisic e Brozovic per inserire D'Ambrosio (Dimarco a tutta fascia) e Vidal, con Barella centrale.

 

simone inzaghi 4 simone inzaghi 4

Appena dopo l'ora di gioco, scatta la staffetta Lautaro-Correa, ma i crampi di Dimarco inducono Inzaghi agli ultimi due cambi: Dumfries (Darmian trasloca a sinistra) e Sensi per Dimarco e Calha. L'olandese sgasa subito ma Correa non trova la porta prima dell'ultimo cooling break. Squadre stanche, quindi lunghe, con diverse occasioni da gol. D'Ambrosio salva su Damsgaard quasi sulla linea, Correa va di nuovo vicino al gol dell'ex. D'Aversa cerca forze fresche e, dopo Quagliarella per Askildsen, cambia Augello e Damsgaard con Murru e Verre. Sensi si fa male al ginocchio ma le sostituzioni sono finite. Inzaghi chiude col 3-5-1, ma la vittoria era sfumata prima.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…