giampiero boniperti

SCONCERTI IN GLORIA DI BONIPERTI: CON LA JUVE HA VINTO 14 CAMPIONATI. FU UN PRESIDENTE PIGNOLO, A VOLTE INGOMBRANTE PERCHÉ SI OCCUPAVA DI TUTTO, ANCHE DEGLI SPAZI DI GIOCO. A TRAPATTONI CHIESE…” - NELL’ESTATE DEL ’82 VIDE CHE DUE SUOI CAMPIONI DEL MONDO SI PRESENTARONO CON IL PROCURATORE A DISCUTERE DEL RINNOVO E CAPÌ CHE IL CALCIO ERA CAMBIATO” – CHIAMO’ L’EDITORE PANINI: “SI RENDE CONTO QUANTI SOLDI LEI DEVE A PAROLA PER LO SFRUTTAMENTO DELLA FOTO DELLA SUA ROVESCIATA?”. POCHI MESI DOPO ALLA FAMIGLIA PAROLA ARRIVÒ UN ASSEGNO DA CENTO MILIONI…

Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

giampiero boniperti 6

Giampiero Boniperti si era un po' perso nella nebbia del tempo. Era stato il miglior giocatore degli anni Cinquanta ma erano stati anni duri. La Nazionale giocava tre partite l' anno, c' era poca comunicazione, nessuna televisione. Le cose accadevano solo per chi era sul posto. Per questo Boniperti è stato quasi soltanto un eroe juventino, quindici anni da giocatore e poi due lunghe gestioni da presidente.

 

Ma ai suoi addendi manca il totale e quello dice che fu un grande centravanti. Era abbastanza alto per i tempi, 1.75, aveva un fisico compatto. Non spaventava i difensori, ma ne anticipava gli sbagli.

 

giampiero boniperti 22

Ha debuttato talmente giovane che quando si trovò contro la Triestina, Memo Trevisan, una pasta d' uomo ma burbero, gli gridò «cosa fai Puparìn nella mia area di rigore, torna nella tua». E il ragazzo Boniperti tornò nell' area della Juve. Dove trovò Parola che gli gridò ancora: «Va lassù falabrac (lazzarone)».

 

Boniperti aveva stacco, tecnica, forza, ma anche tempo nella paura. Una volta, contro il Padova di Nereo Rocco, in piena area vide arrivare un pallone dalla destra che sembrava buono. Il problema era che si era già mosso su di lui Scagnellato, difensore duro.

 

boniperti platini

Boniperti vide la montagna arrivargli addosso e reagì d' istinto, non si mosse. Nel frattempo alle sue spalle si era messo in movimento anche Azzini in rovesciata per anticiparlo. Il risultato fu che Azzini finì con un calcio sulla faccia di Scagnellato e con la palla tra i piedi di Boniperti che non si era mosso. E fu gol.

 

Sulle rovesciata c' è una storia bellissima che riguarda il suo grande amico Parola. Ricordate la figurina Panini diventata icona, quella in cui Parola vola compiendo un' incredibile rovesciata? Dopo anni di uso di quell' immagine, l' imprenditore che era dentro Boniperti aveva fatto i conti e non sopportava più l' insulto commerciale. Cercò l' editore Panini, lo trovò e gli chiese: «Si rende conto quanti soldi lei deve a Parola per lo sfruttamento di quella foto?».

 

boniperti lapo elkann

Panini ci pensò. Pochi mesi dopo alla famiglia Parola arrivò un assegno da cento milioni.

Nella Juve giocò centravanti fino al 1957, da qualche tempo segnava meno, la Juve aveva deciso di rinnovarsi. Arrivarono Charles e Sivori.

 

Charles era il giocatore più alto che la Juve avesse mai avuto. Quando arrivò fu portato a casa del capitano Boniperti per una prima conoscenza. Boniperti rimase stupito dal fisico di Charles. Lo guardò per qualche minuto poi gli disse: «Quando salti ricordati sempre di allargare i gomiti.

boniperti del piero

 

Li butti tutti a terra come birilli». Con la Juve Boniperti ha vinto 14 campionati. Fu poi un presidente pignolo, intrigante, a volte ingombrante perché si occupava di tutto, anche degli spazi di gioco. A Trapattoni chiese perché Di Livio e Marocchi giocavano così vicini: non era meglio che ognuno tenesse il proprio spazio? Il Trap disse: «Presidente, stanno vicini perché così dal centro non passa nessuno, al massimo vanno sulla fascia e lì li prendiamo dieci metri dopo». Boniperti rimase colpito, capì che il calcio era cambiato.

 

Il suo tempo svoltò con il Mondiale del 1982. Era abituato a risolvere l' aggiornamento dei contratti in un pomeriggio. La sua stanza di venti metri quadri sempre piena del fumo di sigarette e un contratto già compilato sulla scrivania dove mancava solo la firma del giocatore. Si entrava, si cercava di discutere, lui guardava, chiedeva, dava improvvisamente del lei: «Sa dove si trova? Con chi gioca? Firmi, grazie».

 

E fuori dalla porta c' era il suo assistente Giuliano a ributtare dentro chi se ne andava arrabbiato.

 

boniperti con lapo e jaki elkann

Nell' estate dell' 82 la Juve aveva però due suoi campioni del mondo che si presentarono con l' agente. Era cominciato un altro calcio. Boniperti lo capì subito, ma non lo accettò mai.

boniperti agnelli 3boniperti 33agnelli bonipertijuventus muccinelli boniperti hansenagnelli boniperti tardellijuventus muccinelli bonipertibonipertizenga bergomi maldini boniperti vicinimaroso bonipertiboniperti 11sivori charles bonipertiboniperti 3boniperti 76boniperti 6boniperti 77boniperti 88

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO