juve napoli chievo salernitana

SERIE A(SL) NEL PALLONE - DALLO SPORT ALLE SCUOLE, LE 99 ASL VANNO IN ORDINE SPARSO. CON UN'UNICA CERTEZZA: IL CAOS - GLI EPIDEMIOLOGI: "USANO METODI DIVERSI PER ARCHIVIARE I DATI, COSÌ I TRACCIAMENTI SONO PIÙ DIFFICILI…" - E POI: PERCHE' IL NAPOLI E’ STATO BLOCCATO E INVECE LA SALERNITANA, IN SERIE B, NONOSTANTE DUE CASI DI CALCIATORI POSITIVI, È STATA LASCIATA PARTIRE DALLE AUTORITÀ SANITARIE LOCALI ALLA VOLTA DI VERONA?

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

stadium juve napoli

Asl che vai ordinanza che trovi. Nella già caotica frammentazione delle competenze sanitarie italiane, da qualche giorno, a prendersi la scena sono le aziende sanitarie locali.

 

Vale a dire i 99 presidi territoriali sparsi in tutta la Penisola che si occupano dell' erogazione di servizi sanitari e hanno il potere, anche all' interno della stessa Regione, di imporre comportamenti diversi. Così gli italiani, nel fine settimana, hanno scoperto che se si sospetta di essere stato a contatto con un caso Covid è meglio non andare da Napoli a Torino mentre, al contrario, da Salerno a Verona non c' è alcun problema.

 

andrea agnelli stadium

Il casus belli, come tradizione italiana vuole, è stata una partita di calcio. O meglio, due: Juventus-Napoli che si sarebbe dovuta giocare domenica sera, e Chievo Verona Salernitana che invece si è giocata sabato sera. La vicenda è complessa, per cui è meglio procedere con ordine, partendo dalla Serie A. La sfida tra Juve e Napoli si sarebbe dovuto tenere a Torino domenica sera ma, a causa della mancata presenza degli azzurri in campo, dovrebbe finire per essere assegnata 3-0 a tavolino ai bianconeri. Nulla di strano, tutto da regolamento verrebbe da dire. Solo in parte.

 

napoli

A bloccare i partenopei è stata infatti l' Asl di Napoli che, venuta a conoscenza di due calciatori positivi nella rosa azzurra, ha imposto l' isolamento fiduciario a tutta la squadra. Ovvero quarantena di 14 giorni e niente partita. Un punto di vista, quello dell' Asl campana che non solo contraddice il regolamento della Lega (che parla di quarantena soft per i calciatori) e quindi apre quella che sembra destinata ad essere una lunga querelle sportiva, quanto getta soprattutto una luce particolare sulle scelte dell' Ente.

 

In particolare perché, appena poche ore prima di quelle in cui a Napoli sembrava consumarsi una specie di psicodramma con la squadra bloccata prima della partenza, pochi chilometri più in là, a Salerno, non succedeva proprio nulla. Cioè la formazione di Serie B, nonostante i due casi di calciatori positivi riscontrati in squadra, sabato è stata lasciata partire dalle autorità sanitarie locali alla volta di Verona. Lì, la squadra di proprietà di Claudio Lotito, ha battuto fuori casa il Chievo per 2 a 1.

Tutto regolare, nessun intoppo.

 

chievo salernitana

Un duplice trattamento che ha scoperchiato ancora una volta il vaso di Pandora delle aziende sanitarie locali.

Ridotte drasticamente negli ultimi anni nel 2004 erano 283 ora sono 99 Asl e Ausl in situazioni che hanno un impatto a livello nazionale, vanno sempre ognuna per contro proprio. Che si tratti di sport, scuola o del lavoro dei loro stessi dipendenti, la certezza è una sola: il caos.

 

A denunciarlo al Messaggero ieri, è stato il presidente della Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli: «Ogni Asl agisce in maniera diversa dalle altre ma le scuole devono seguire una linea uguale in tutta Italia».

 

Ad esempio, fanno sapere dall' Associazione, talvolta le aziende sanitarie chiedono alle scuole di comunicare ad alunni e docenti i provvedimenti da loro stesse assunti (ad esempio, la notifica di dover restare in isolamento). In piena contraddizione rispetto a quanto stabilito dalle linee guida nazionali.

 

Non solo, i presidi denunciano anche come sia capitato più volte che le Asl non comunichino affatto all' istituto scolastico che dei suoi studenti o dipendenti siano stati oggetto di un provvedimento. Un caos comunicativo dettato da regolamenti interni e sovrapposizioni che certamente non aiuta la gestione dell' epidemia.

 

Asl regione campania

Inoltre, quella della comunicazione quasi schizofrenica da parte delle Asl, è una dinamica che si riflette anche in quelle interne agli enti territoriali. Come dimostrato da un' indagine condotta da Epidemiologia e prevenzione, la rivista dell' Associazione italiana di epidemiologia infatti, una delle difficoltà per un monitoraggio adeguato dei contagi in Italia è dettata dalla presenza di mille una aziende sanitarie locali.

 

Basti pensare che, nel caso di segnalazioni di casi positivi, il 46% degli enti territoriali ha usato un modulo proprio, mentre il 42% un modulo regionale.

 

Il 2% invece non aveva a disposizione alcun modulo. Indicazioni conservate peraltro anche in maniera differente. La metà (il 52%) delle Asl ha utilizzato database locali, il 20% database regionali e l' 11% nessuna registrazione elettronica. In pratica la solita Babele all' italiana.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?