astori morosini simoncelli muhammed alÌ sport

SICURI CHE LO SPORT FACCIA BENE? IL CALCIATORE RENATO CURI FU FULMINATO DA UN INFARTO DURANTE PERUGIA-JUVE, MOROSINI DURANTE PESCARA-LIVORNO. DAVIDE ASTORI MORTO IN ALBERGO PRIMA DI SCENDERE IN CAMPO – L’INCIDENTE MORTALE DI SIMONCELLI DURANTE IL GRAN PREMIO IN MALESIA – I CICLISTI DECEDUTI IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE (FORSE A CAUSA DEL DOPING) E IL PUGILE MUHAMMED ALÌ VITTIMA DELLE BOTTE PRESE IN CARRIERA...

Estratto dell’articolo di Leonardo Iannacci per “Libero quotidiano”

 

rossi simoncelli

Anche lo sport può uccidere? Sì, la risposta è agghiacciante ma vera. […] Il panorama delle discipline racconta storie di decessi improvvisi durante l’attività sportiva.[…]

 

Nel motorsport, i cimiteri di tutto il mondo sono pieni di lapidi che vanno dalla A di Ascari sino alla S di Ayrton Senna e Simoncelli, fino alla V di Villeneuve. Ma qui un decesso è nell’alea di rischio che un pilota, di auto o di moto, assume quando inizia. Stesso discorso per la motonautica, disciplina dove trovò la morte Didier Pironi, ex pilota della Ferrari in F.1, scomparso in un incidente durante una gara in mare.

simoncelli incidente

 

Letali per l’incolumità degli atleti sono discipline come il football americano, la boxe e tutti gli sport di contatto. Ma anche il ciclismo, il basket e l’atletica, da quando abbonda il doping. Improvvisa e sospetta fu la morte nel sonno, a soli 38 anni, di Florence Griffith-Joyner, velocista statunitense dai muscoli misteriosamente gonfiati e dalle unghie simili a coltelli. Questa culturista venduta all’atletica vinse l'oro alle Olimpiadi di Seul 1988, poi volò in cielo.

 

MARCO PANTANI 11

Dossier ciclismo: pochi giorni fa il 40enne Lieuwe Westra, gregario di Nibali durante il trionfale Tour de France 2014, è stato trovato morto in circostanze misteriose. Ultimamente aveva ammesso di essere schiavo del doping che l’aveva portato a disturbi mentali e a forti depressioni. […] Tacendo su Marco Pantani, del quale sappiamo tutto e niente riguardo alla scomparsa, è lunga la lista dei ciclisti morti in gara ma per incidenti fatali: ricordiamo l’italiano Fabio Casartelli che, dopo l’oro vinto alle Olimpiadi di Barcellona 1992, perse la vita lungo la discesa del Colle di Porte d’Aspet affrontata a velocità folle durante il Tour de France 1995.

 

renato curi

Fausto Coppie Gino Bartali, pochi lo sanno, furono accomunati da un tragico destino: Giulio Bartali e Serse Coppi, i loro fratelli anch’essi ciclisti, perirono in seguito a due incidenti simili in gara. Serse, che aveva vinto da poco una Roubaix, si fracassò la testa durante una caduta in una Milano-Torino Atleti controllati da èquipe di medici di livello ma esposti alla falce del destino sono periti su un campo da calcio. Una delle esperienze più tragiche resta quella di Renato Curi mentre si giocava Perugia-Juventus, il 30 ottobre 1977. Il centrocampista della squadra umbra morì mentre inseguiva un pallone, stroncato da un arresto cardiaco.

renato curi 1

 

Aveva 24 anni. Piermario Morosini morì durante un Pescara-Livorno: una malattia ereditaria, la cardiomiopatia aritmogena lo fulminò sul prato verde. Venne aperta un’inchiesta per il mancato uso del defibrillatore in campo. Prima di un Udinese-Fiorentina la stessa patologia ha portato via, ma in una camera d’albergo, Davide Astori.

 

[…] Lo sport di squadra che negli ultimi tempi ha registrato più vittime è stato il football americano: una disciplina dura, cruenta nella quale i contatti sono violenti e a poco servono le protezioni e i caschi indossati dagli atleti. […]

 

Muhammed Ali sovrasta Sonny Liston 1965

Ne aveva 27 Korey Stringer, campione dei Minnesota Vikings, quando spirò durante un drammatico training-camp con il sole a picco: gli scoppiò il cervello. Mike Webster, asso dei Pittsburgh Steelers alla cui guida vinse 4 Superbowl, morì per un’encefalopatia traumatica cronica dovuta ai ripetuti colpi alla testa, malattia poi denominata CTE, caratteristica anche di sport quali il pugilato.

 

[…] Il grande Muhammed Alì, come dimenticarlo, visse gli ultimi 30 anni della sua vita in preda al Morbo di Parkinson causato dalle tremende botte alla testa. […]

 

ultimo scatto di muhammed ali

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”