de rossi chiesa

SPROFONDO GIALLOROSSO! LA ROMA SI RITROVA A TRIGORIA: CI SONO SOLO 13 GIOCATORI A DISPOSIZIONE DI DE ROSSI. NESSUN NUOVO ACQUISTO E TANTI RAGAZZI DELLA PRIMAVERA. E QUESTO SAREBBE IL RISPETTO DEI FRIEDKIN NEI CONFRONTI DEI TIFOSI CHE HANNO SOTTOSCRITTO A SCATOLA CHIUSA QUASI 40MILA ABBONAMENTI? L’INTRIGO CHIESA: ROMA E JUVE VICINE ALL’ACCORDO MA IL CALCIATORE PRENDE TEMPO. VUOLE UNA SQUADRA CHE GIOCHI LA CHAMPIONS (MA PENSA DI ESSERE CRISTIANO RONALDO?)

Da tuttomercatoweb.com

de rossi chiesa

La Roma riprende a lavorare, agli ordini di Daniele De Rossi. È in programma questo pomeriggio il raduno dei giallorossi a Trigoria, inevitabilmente a ranghi ridotti.

 

 

Saranno infatti soltanto tredici i giocatori, oltre ai giovani della Primavera e dell'Under 17, che partiranno agli ordini di DDR al centro sportivo Fulvio Bernardini. Si tratta, in particolare, di: Mile Svilar, Chris Smalling, Rick Karsdorp, Edoardo Bove, Angeliño, Tommaso Baldanzi, Paulo Dybala, Tammy Abraham, Ebrima Darboe, Buba Sangaré, Niccolò Pisilli, Riccardo Pagano e Joao Costa.

 

Il raduno sarebbe dovuto iniziare domani, ma lo stesso Daniele De Rossi ha deciso di anticipare il rientro della squadra a Trigoria: i giocatori si raduneranno nel pomeriggio, con arrivo intorno alle 17:00 per una prima sgambata e dormiranno nel centro sportivo, per poi iniziare il lavoro vero e proprio lunedì, quando nella prima mattinata saranno svolti i consueti test e nel tardo pomeriggio si inizierà a lavorare sul campo.

de rossi chiesa

 

 

ROMA-CHIESA, DE ROSSI IN PRESSING

Jacopo Aliprandi per corrieredellosport.it

 

Quella tra la Roma e Federico Chiesa è un’operazione da doppia scommessa. Da una parte il club giallorosso ha fretta di trovare il rinforzo a sinistra e vuole puntare su un ragazzo reduce da una stagione altalenante e un Europeo non certo positivo (come un po’ tutti gli azzurri) investendo economicamente su di lui per il presente e il futuro, dall’altra l’attaccante deve scommettere su se stesso, prendendo in considerazione l’idea di non giocare la Champions (un tabù ormai da tre stagioni, non considerando i 15’ giocati dopo il recupero dalla rottura del crociato) ma di scendere in Europa League, e di abbracciare un progetto nuovo in un club che punta la rinascita sportiva dopo una stagione difficile. Ma di certo con un allenatore che lo stima, che lo vuole a tutti i costi e che è pronto a rilanciarlo nel suo modulo offensivo. 

DE ROSSI 12

 

Roma-Chiesa, altro contatto

Per questo motivo Chiesa e De Rossi hanno avuto un nuovo contatto dopo quello di qualche settimana fa, un’ulteriore conversazione tra i due mentre il tecnico è a Trigoria a preparare il raduno di lunedì e l’attaccante invece è in vacanza con la sua fidanzata che sposerà il prossimo 20 luglio.

 

I due si stimano, De Rossi gli ha spiegato nuovamente il ruolo da protagonista che avrebbe all’interno della Roma e che ricominciare da Trigoria potrebbe anche aiutarlo a rilanciarsi sia in ottica Nazionale sia in ottica internazionale. Insomma, la Roma può fargli bene come è stato per Dybala, rigenerato dal suo ruolo di leader all’interno del gruppo e di vera e propria stella per i tifosi giallorossi. 

 

Il rapporto tra i due è più che amichevole già dai tempi dell’Europeo del 2021, da lì Daniele e Federico non hanno mai smesso di sentirsi, c’è stima reciproca e l’abbraccio del 5 maggio scorso all’Olimpico dopo Roma-Juve certifica la sinergia tra i due. 

 

Roma, per Chiesa previsto un nuovo incontro

FRIEDKIN

Sotto traccia Ghisolfi (a proposito, Simone Ricchio, suo uomo di fiducia, sarà il nuovo team manager) sta continuando a lavorare sulla pista, i contatti con Ramadani sono costanti e nei prossimi giorni il procuratore potrebbe sbarcare nuovamente nella capitale dopo l’incontro di un mese fa.

 

Dalla parte del giocatore c’è l’apertura a vestire la maglia giallorossa, manca però l’intesa sullo stipendio del giocatore che alla Juventus percepice 6 milioni netti a stagione e che per rinnovare il contratto con la Juve chiedeva anche un aumento dello stipendio. Per questo motivo adesso serve un punto di incontro tra le parti per cercare di accelerare l’operazione, perché i giallorossi hanno fretta di chiudere il mercato in entrata e consegnare a De Rossi la rosa al completo prima della fine di luglio.

 

Chiesa naturalmente è concentrato anche sulla preparazione del matrimonio, ma la Roma ha bisogno di una risposta chiara alla proposta formulata (5 milioni più bonus a salire) per capire se aspettarlo oppure se virare con forza su altri nomi.

dan friedkin

 

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”