SUPER SINNER SHOW: UN ANGELO VESTITO DI BIANCO INCANTA WIMBLEDON. DOPO TRE ORE E MEZZO DI BATTAGLIA JANNIK SPIANA ALCARAZ E VOLA AI QUARTI (ALL’ORIZZONTE C'È DJOKOVIC CHE AFFRONTA IL PERICOLO OLANDESE VAN RIJTHOVEN) - L’ALTOATESINO, CHE TUTTI DAVANO PER MORTO ANCORA PRIMA DI ENTRARE IN CAMPO, HA DOMINATO I PRIMI DUE SET, HA MANCATO DUE MATCH POINT NEL TIE BREAK DEL TERZO E ALLA FINE HA TRIONFATO TIRANDOSI FUORI DALLE DIFFICOLTÀ DA VERO CAMPIONE...

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Federica Cocchi per gazzetta.it

 

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La sfida del futuro, il primo assaggio Slam tra i due talenti più luminosi del tennis è bellissima, faticosa anche solo a guardarla davanti alla tv. È un braccio di ferro tra fenomeni che parte con un Sinner a tutta e finisce con un Carlos Alcaraz in crescita fino a infiammare la battaglia che dura tre ore e mezza e, purtroppo, o per fortuna ha un solo vincitore che si chiama Jannik Sinner. Lo sfavorito della vigilia, che tutti davano per morto ancora prima di entrare in campo, ha dominato i primi due set, ha mancato due match point nel tie break del terzo e alla fine ha trionfato tirandosi fuori dalle difficoltà da vero campione dopo aver mancato altri 3 match point. "Sinner non ha speranze", "Alcaraz è troppo più forte". E invece no. Stavolta il più forte è Jannik Sinner. Finisce 6-1 6-4 6-7 (8) 6-3 e adesso all'orizzonte c'è Novak Djokovic che stasera affronta il pericolo olandese Van Rijthoven.

 

 

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La premiata ditta Vagnozzi&Cahill funziona, eccome. Al lavoro iniziato dal tecnico marchigiano dopo la separazione dell'altoatesino da Riccardo Piatti, si è aggiunta l'esperienza a livello Slam del tecnico australiano capace di portare al numero 1 al mondo Lleyton Hewitt ma anche Agassi e, più di recente, Simona Halep. Un uomo d'ordine, Cahill, che ha iniziato con Jannik prima in "dad", tra telefono e zoom, quando Jannik era uscito acciaccato da Roma e Parigi, e poi di persona a Wimbledon dividendosi tra campo e cabina di commento con Espn. Pochi consigli, ma buoni, decisivi.

 

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Una base ideale per un futuro proficuo. Anche Andre Agassi che proprio con Cahill ha conquistato l'ultimo Slam della carriera, diceva che il coach era stato capace di dargli quell'ordine e quella calma che per troppo gli erano mancati. Ora, a raccogliere i frutti è Sinner, per la prima volta ai quarti di Wimbledon, proprio lui che fino al primo turno non aveva mai vinto un match di tabellone principale sui prati.

 

 Il match inizia con Jannik Sinner al servizio. Il primo punto è di Alcaraz, in risposta, e già si teme che le profezie malevole della vigilia possano realizzarsi. Sotto 0-30, Jannik dimezza lo svantaggio con servizio e dritto, poi chiude per l'1-0. Sinner, si sblocca, è aggressivo in risposta e si trova in vantaggio 30-0 sul servizio dello spagnolo che riesce a riportarsi in pari ma alla fine cede il servizio. Risponde in maniera impeccabile Sinner, che va in vantaggio 30-15 anche nel sesto game su servizio spagnolo: arrivano due palle break per l'italiano che ora sale 5-1. Quando serve per il set, Sinner si fa raggiungere 30-30. Poi chiude con un ace andando al riposo col punteggio di 6-1 in 31 minuti. Alcaraz ha fretta di giocare, torna subito in campo. Inizia con un doppio fallo e un errore di dritto, finisce sotto 0-30. Un errore ancora col dritto per Carlitos, e si materializzano due palle break per Jannik, che non si fa sfuggire l'occasione e agguanta il terzo break della partita. Sinner è bravo a tenere il vantaggio fino alla fine e portarsi a casa anche il secondo set per 6-4.

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Terzo parziale che può trasformarsi in dramma per Alcaraz, costretto ad annullare tre palle break in apertura. Lo spagnolo ora mette sul campo tutte le sue "skills", ma Jannik è sempre pronto ad aggredire. Nel settimo gioco si va ai vantaggi, Sinner non riesce a dare la zampata che avrebbe ucciso la partita e va a servire un turno delicatissimo con lo spagnolo sul 4-3. Si va ai vantaggi, Alcaraz sbaglia una palla corta e rimette in pista Jannik capace di chiudere 4-4. Una sofferenza che dà fiducia a Sinner, capace di andare 30-30 sul servizio di Alcaraz. Non va in porto l'attacco dell'azzurro che poi rischia qualcosa nel 10° game grazie a un netto calo delle prime in campo. Sul 6-5 per Alcaraz, Jannik ritrova il servizio e tiene a zero.

 

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Si va al tie break. Sinner continua a servire seconde, Alcaraz ora è chirurgico con la prima. Minibreak per Alcaraz che va 4-3 con due servizi. Poi 5-3 e 6-3. Tre set point per lo spagnolo. Il primo è annullato con un pizzico di fortuna e di nastro. Servizio e dritto per annullare il secondo. Il terzo è un vincente da fenomeno. Tutto da rifare. Sul 6-6 un errore di Alcaraz manda Sinner a match point sul suo servizio. Niente da fare, Alcaraz è in fiducia e porta a casa il terzo set vincendo il tie break 10-8. Nel quarto la sofferenza è palpabile, Sinner scatta avanti con un break nel 4° game ma concede 3 occasioni per rientrare subito al rivale. Con tre punti da campione le annulla e alla fine conferma il vantaggio: 4-1. Ossigeno per l'altoatesino, doccia gelata per lo spagnolo che alla fine esce battuto da una battaglia straordinaria. E se questo è un antipasto, il futuro sarà un piatto golosissimo.

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