vonn subban

THE SHOW MUST GO VONN - L’EX CAMPIONESSA DI SCI STRAVOLGE LE REGOLE E FA LA PROPOSTA DI NOZZE AL FIDANZATO (CON ANELLO): “STIAMO SEMPRE A RIEMPIRCI LA BOCCA DI PARITÀ FRA UOMO E DONNA, MA BISOGNA PASSARE AI FATTI” - IL SI' DI MARTINA A BELINELLI - TRA LA PALMAS E MAGNINI...

Piero Mei per il Messaggero

 

VONN

Lindsey Caroline Kildow, ragazza del Minnesota, cresciuta sulla neve chic del Colorado, una delle tante belle bionde elette a furor di popolo fidanzata d'America, sciatrice polivalente capace di vincere almeno una prova in tutte le specialità delle Coppe del Mondo, ha deciso di porre fine al suo ruolo di fidanzata. Si sposa. O meglio: si risposa. Lo fece già nel 2007 unendosi allo sciatore compagno di squadra Thomas Vonn del quale prese il cognome e se lo tenne cucito sul pettorale anche dopo che, passati quattro anni, i due si separarono.

 

Fu forse una attenzione speciale verso gli statistici che di solito si confondo quando le campionesse prendono marito e cambiano identità: capitò, per citare un caso curioso, a una ranista bulgara che nuoto sul podio mondiale e per l'oro olimpico a fine Anni Ottanta e fece scrivere del miracolo ranistico bulgaro che aveva sfoderato prima la Bogomilova e poi la Dngalakova. Era la stessa che s'era sposata.

 

AMORI & CAMPIONI

VONN

Ora Lindsey, che si è ritirata dall'agonismo (se non ci ripensa, magari per Pechino 2022) può tranquillamente prendere il nome del nuovo marito, campione dello sport anche lui, l'hockeysta PK Subban è canadese di Toronto, olimpionico anche lui alle discussissime Olimpiadi di Sochi, ha cinque anni meno di lei e dunque può ancora mirare all'oro. Del resto Lindsey, che ha vinto più gare di Ingemar Stenmark, ha sempre avuto una passionaccia per i campioni: Tiger Woods, Lewis Hamilton per citarne due.

 

Pernell Karl, da cui il PK Subban è stato oggetto anche di una battaglia politica, per dire così: «Stiamo sempre a riempirci la bocca di parità fra uomo e donna, ma bisogna passare ai fatti» ha detto più o meno Lindsey mettendo in rete le immagini della proposta di matrimonio. È stata lei a farla al sorridente PK. Che ha accettato, pure se la proposta non è arrivata da uno scranno di Montecitorio Una piccola rivoluzione americana, uno scambio dei ruoli, almeno di quelli preconcetti. Perché poi vai a saperlo se è davvero lui che chiede a lei, o se invece la richiesta è indotta

 

TRADIZIONALISTI ITALIANI

VONN PK SUBBAN

Intanto, in questo clima di buonismo natalizio, due maschi latini tengono alto il copione del sesso cosiddetto forte. Anche loro campioni dello sport, in carica o appena passati. Senza tante smancerie lo fa con un semplice She said yes, lei ha detto sì, il cestista in corso Marco Belinelli che ha postato l'immagine di una mano maschile, la sua, e di una femminile, quella di Martina, la ragazza con cui il Beli è fidanzato da quando era una promessa del basket azzurro, ora è il miglior italiano di sempre nell'Nba. She said yes, Martina ha detto sì. Ci si augura che glielo dica pure Tokyo 2020, sarebbe bello il basket azzurro di nuovo alle Olimpiadi.

 

FILIPPO E L'ALBERO

Abbracciato alla show girl Giorgia Palmas, al centro di un set ricco d'alberi di Natale colorati e di stelle di natale rosso acceso, anche Filippo Magnini, campione del mondo a suo tempo, ha dato la dritta: She said Yes. È calato da tempo il sipario su quegli amori al cloro che videro variamente impegnati Federica Pellegrini, Laure Manaudou, Luca Marin e lo stesso Magnini e che fecero la gioia e la tiratura del gossip.

Federica Pellegrini è ancora ufficialmente single: quando she will say Yes?. Magari dopo Tokyo 2020, un bel dì vedremo: se non levarsi un fil di fumo come nella Butterfly, levarsi un velo da sposa.

VONN PK SUBBAN

O sarà lei, in stile Vonn, a farci sapere che He said yes. Magari he, lui, già l'ha detto e si aspetta sol il momento buono per l'annuncio. Lasciamola in pace la Divina: ha altro a cui pensare e dedicarsi. Almeno fino a luglio. E poi, mai dire mai In fondo Roma Europea sarebbe solo un paio d'anni dopo, e gli anni volano Un altro anno sabbatico come fu il 2018 e poi venne il 2019

Comunque i Giochi Olimpici sono sempre stato un bel contesto per farsi avanti, fin da quando, in piena guerra fredda, più di cinquant'anni fa, a Melbourne 1956 una discobola cecoslovacca, Olga Fikotova, fece perdere la testa a un pesista statunitense, Harold Connolly. E fece perdere la bussola alle cancellerie che non volevano accettare il fatto compiuto. Poi lo accettarono, Olga e Harold si sposarono, lei divenne americana, a Monaco '72 fu anche alfiere degli Usa, tanto per fare un sfregio ai comunisti. A quel punto Olga e Harold erano già divorziati

 

vonnvonnvonnlindsey vonnlindsey vonn 2VONNVONNvonnVONNVONN 2lindsey vonn VONN 2VONN 4lindsay vonn

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”