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ROMELU LUKAKU E CRISTIANO RONALDO
L'Italia è uno dei Paesi europei che incentiva di più l'arrivo dall’estero dei grandi calciatori professionisti attratti da un regime fiscale che garantisce loro un'esenzione pari al 50 per cento sulla base imponibile.
bonucci lukaku 1
È quanto emerge dallo studio intitolato 'Tassare il calcio professionistico nell’Ue' pubblicato dal Parlamento europeo e richiesto dalla commissione Questioni fiscali dell'Eurocamera.
LUKAKU BACIA STEMMA INTER
I regimi di esenzione fiscale applicati da alcuni Paesi Ue “consentono ai calciatori (e indirettamente ai club) di godere di una parte del loro stipendio esente da tasse” e quindi “di ottimizzare la base imponibile del reddito dei calciatori”, scrivono gli autori dello studio.
CRISTIANO RONALDO
“È giusto dire che il regime fiscale italiano siano uno dei più attraenti per i top player stranieri”, ha spiegato all’AGI il professor Robby Houben dell’Università di Anversa, tra gli autori dello studio sui regimi fiscali nei sette Paesi Ue che ospitano le principali competizioni calcistiche: Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Portogallo.
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Le riforme più significative sono il regime per i residenti non domiciliati (in sostanza la flat tax da 100.000 euro per i redditi non da lavoro, di cui hanno beneficiato tra gli altri Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku) e gli incentivi a trasferire la residenza in Italia (il sistema costruito dal decreto dignità e finito spesso sotto accusa perché favorirebbe i calciatori stranieri).
SELFIE DI CRISTIANO RONALDO
Il combinato di queste previsioni, per usare le parole dello studio “sono considerati di influenzare in maniera decisa l’attrattività fiscale dell’Italia per i calciatori e per gli sportivi in generale”.
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