mourinho spalletti inzaghi gasperini

VAR, ESPULSIONI E MANCANZA DI DIALOGO: I CLUB DI SERIE A STANNO SBROCCANDO – LA PASSATA STAGIONE DOPO NOVE GIORNATE ERA STATO CACCIATO UN SOLO ALLENATORE, MENTRE OGGI SIAMO GIÀ A SETTE CARTELLINI ROSSI – SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO ANCHE I “RIGORINI” TROPPO FREQUENTI: NE SONO STATI ASSEGNATI 44, PIÙ DEL DOPPIO RISPETTO AI 21 DELLA PREMIER E AI 23 DELLA BUNDESLIGA...

Guido De Carolis per il "Corriere della Sera"

 

la var room

Le promesse erano due: con la Var finiranno ingiustizie e discussioni. Poi ce n'era un'altra, fatta a inizio ottobre dal presidente dell'Aia, Alfredo Trentalange. «Far parlare gli arbitri dopo le partite? È uno degli obiettivi, in un clima di serenità e non di polemiche». Gli arbitri sono muti come pesci, le polemiche impazzano, la Var nata per sterilizzare i conflitti è una fonte avvelenata. L'ultimo turno di campionato è stato un campo minato per gli allenatori, con ben 4 espulsi per proteste, e per gli arbitri messi nel mirino.

 

RIGORE INTER JUVENTUS

Dall'Inter per il rigore concesso allo scadere alla Juventus, dal Napoli per il penalty non assegnato nel match contro la Roma, dal Bologna per i due cartellini rossi rimediati nella sfida con il Milan. Per il designatore arbitrale Gianluca Rocchi «è stata un'ottima giornata. Stiamo assistendo a partite bellissime e un po' di merito va anche ai nostri arbitri». Giudizio legittimo, distante dal sentimento di tifosi e club. 

 

gian piero gasperini 4

La giornata è stata movimentata, il giudice sportivo ha avuto molto lavoro. Squalificati per una giornata quattro allenatori: Gasperini e Spalletti (per entrambi in più cinquemila euro di multa), Mourinho e Inzaghi, sconteranno tutti lo stop nel turno infrasettimanale al via oggi. La passata stagione dopo nove giornate era stato espulso un solo allenatore, oggi siamo già a 7 rossi: troppi. È esploso il problema della comunicazione inesistente tra arbitri e tecnici. L'atalantino Gasperini, cacciato da Marinelli nel match con l'Udinese, si è lamentato. 

gian piero gasperini 2

 

«Perché mi devo far sventolare davanti dei cartellini da dei ragazzini? Vengano, i signori arbitri, a spiegarci le situazioni, a dirci perché prendono certi provvedimenti». Gasp sbaglia quando dà del ragazzino all'arbitro, Marinelli ha 36 anni è maresciallo degli Alpini e reduce dalla guerra in Afghanistan, non roba da bambini. Il tecnico ha ragione a contestare l'ammonizione, provvedimento da non usare con leggerezza, non sventolando un cartellino da 50 metri: un arbitro di serie A si avvicina, chiede di smetterla. 

jose mourinho 2

 

Le ammonizioni vanno supportate. Come fece Mariani con Conte, in Inter-Atalanta lo scorso campionato. Il tecnico protestava per un fallo. L'arbitro si avvicinò. «Siamo solo al decimo minuto, io capisco il suo momento mister, lei capisca il mio», le parole di Mariani che estrasse il giallo dopo altre proteste. Ti avverto, ti spiego, se non la smetti ti punisco. Le espulsioni di Mourinho e Inzaghi sono indiscutibili, mentre il giudice sportivo non ha creduto alla buona fede di Spalletti che ha applaudito l'arbitro Massa. 

 

massa spalletti

La squalifica è motivata dall'aver «assunto un atteggiamento ironico». Rocchi spiega: «Se Spalletti avesse fatto la battuta a me, che sono toscano come lui, avrei reagito in altro modo, Massa è introverso, forse, si è sentito attaccato». Mariani è il direttore di gara che ha concesso il rigore alla Juve contro l'Inter, per fallo di Dumfries su Alex Sandro. I vertici arbitrali considerano positiva la direzione e difendono l'intervento Var. 

IL CONTATTO TRA CUADRADO E PERISIC IN JUVENTUS INTER

 

L'Inter è furiosa per la cattiva applicazione del protocollo e rimarca che lo scorso anno nessuno intervenne per togliere il rigore a Cuadrado. Il problema è che non si comprende più quando si attiva la moviola, la Var sta diventando nemica degli arbitri. In Inter-Juve, Mariani comunica al Var che ha visto. La sua percezione è un simultaneo tocco tra giocatori. Il Var ascolta, rivede l'azione e scova l'errore, richiama alla revisione video. 

 

L'arbitro non aveva visto il fallo, non è questione di intensità. Resta un rigorino come molti in Italia. La serie A è il campionato dove se ne fischiano di più: 44 dopo 9 giornate, più del doppio rispetto ai 21 della Premier o ai 23 della Bundesliga. Il nuovo corso dell'Aia ha «scelto di investire sui giovani», sottolinea Rocchi. 

 

arbitro al var 1

C'è da chiudere i conti con il passato, a cominciare da oggi con l'appello del caso Rimborsopoli che vede coinvolti gli arbitri La Penna e Pasqua, squalificati per 13 e 15 mesi: ci si aspetta una riduzione di pena, pensando alle sentenze di Massa e Giacomelli. Forze in più per tentare di avvicinare mondi lontani.

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...