premier league

LA VARIANTE INGLESE DESTABILIZZA IL CALCIO - TRA I 12 CLUB DELLO STRAPPO ALL'UEFA SEI SONO INGLESI (UNITED, LIVERPOOL, CITY, ARSENAL, CHELSEA E TOTTENHAM) - "UNA ROTTURA CON 70 ANNI DI STORIA". CHI GLIELO SPIEGA A SIR ALEX FERGUSON CHE LA TRADIZIONE HA LASCIATO SPAZIO AL BUSINESS? ANCHE GARY NEVILLE BOCCIA LA SUPERLEGA: "ATTO CRIMINALE" - DA BORIS JOHNSON A ENRICO LETTA, LA POLITICA EUROPEA DICE NO. MACRON SULLE BARRICATE E IL PSG DECLINA LA PROPOSTA..

Monica Colombo per il "Corriere della Sera"

premier league

 

Un coro di no. Sdegnato, furioso, incredulo. Dal campo alla politica, da chi è tifoso o ha rappresentato una squadra in procinto di aderire al progetto della Superlega, e da chi si erge a portavoce di club che hanno declinato l' invito a parteciparvi. Una competizione chiusa per ricchi, destinati a diventare straricchi, diventa un caso di politica internazionale.

Ieri all' ora di cena l' Eliseo ha diffuso una nota nella quale il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha precisato di appoggiare la posizione dei club transalpini di rifiutare di aderire a un «progetto che minaccia il principio di solidarietà e il merito sportivo».

 

Il Psg, pur invitato, ha declinato la proposta. «Lo Stato francese appoggerà tutte le mosse di Federazione e Lega francesi, di Uefa e Fifa per proteggere l' integrità delle competizioni federali che siano nazionali o europee».

premier league

Trascorrono i minuti e Boris Johnson, premier di una nazione pronta a fornire sei squadre firmatarie del progetto che va contro la tradizione, twitta: «Il piano per una Superlega europea sarebbe molto dannoso per il football: supportiamo le autorità del calcio nelle loro decisioni, questi progetti colpirebbero al cuore i campionati nazionali e preoccuperanno i tifosi in tutto il Paese». Quindi l' inquilino di Downing Street lancia un monito: «I club coinvolti devono rispondere ai loro fan e a tutta la comunità calcistica prima di intraprendere ulteriori passi».

 

agnelli ceferin perez 4

Tra i politici di casa nostra è Enrico Letta, segretario del Pd e noto tifoso del Milan, a mostrare contrarietà al piano rivoluzionario. «L' idea di una Superlega per i più ricchi club europei di calcio? Sbagliata e decisamente intempestiva. In Europa il modello NBA non può funzionare. Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax, Leicester».

 

Gary Neville, storico ex capitano del Manchester United, definisce l' idea «un atto criminale». Poi argomenta: «Sulla scia del Covid, è uno scandalo assoluto. Se annunciano che un pre-contratto è stato firmato, punite quei club. Togliete loro punti, multateli, levate i titoli che hanno vinto».

ceferin

 

Alex Ferguson che a Old Trafford è considerato più di una divinità aggiunge: «È l' idea più lontana che ci sia da quella formatasi in 70 anni di calcio europeo». Il Manchester United è con il Real il club ideatore del folle progetto: chi glielo spiega a sir Alex Ferguson che la tradizione ha ceduto il passo al business?

 

«UNA ROTTURA CON LA LUNGA STORIA DEL CALCIO EUROPEO»

Da gazzetta.it

 

ferguson neville

Sir Alex fatica a capire. Alex Ferguson, 79 anni, scozzese, storico manager dello United con il quale ha vinto 13 Premier League, 2 Champions League, 2 Mondiali per club e Coppe Intercontinentali, e tanto altro, sulla panchina dei Red Devils dal 1986 al 2013, non si riconosce in una Superlega che forse sta per nascere : «Tutti questi discorsi sono una rottura netta con i settant' anni di storia del calcio europeo per club. Non so se lo United è coinvolto (sì, ndr ), io non ne sapevo niente».

 

Ferguson viene da un calcio più umile e popolare in cui i sogni erano possibili: «Sono stato giocatore di una provinciale come il Dunfermline negli anni 60 e allenatore dell' Aberdeen che ha vinto una Coppa delle Coppe. Per un piccolo club scozzese era un' impresa come scalare l' Everest».

 

Oggi tutto questo non sarà più possibile se il calcio passerà nelle mani di pochi ricchi interessati a una Superlega privata: «L' Everton sta spendendo 500 milioni di sterline per costruire un nuovo stadio con l' ambizione di giocare la Champions. I tifosi di tutto il mondo amano il torneo così com' è. Quando allenavo io lo United abbiamo giocato quattro finali di Champions e sono state le notti più speciali».

agnelli florentino perez

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…