de giorgi mughini giannelli

LA VERSIONE DI MUGHINI – È MIGLIORATA LA RAZZA DEGLI ITALIANI, IL LORO CORPO E IL LORO FISICO, L’ “ALZATORE” DELLA GENERAZIONE DEI FENOMENI DI VELASCO FEFÈ DE GIORGI (ATTUALE TECNICO DELLA NAZIONALE EUROPEA CAMPIONE D’EUROPA) ERA ALTO QUANTO ME, 1,78. L’ATTUALE NOSTRO “ALZATORE”, GIANNELLI (ELETTO MIGLIOR GIOCATORE DEGLI EUROPEI), È ALTO 2 METRI. CORPI ITALIANI DELL’ALTRO MONDO, ECCOME SE LA NOSTRA “RAZZA” È PROGREDITA. MA SUL MIGLIORAMENTO DELLA SOCIETA' AVEVA RAGIONE ISOTTA… - VIDEO

Giampiero Mughini per Dagospia

 

mughini

Caro Dago, trenta o più anni fa aveva ragione Paolo Isotta e avevo torto io nel sostenere che le società moderne usufruiscono di una sorta di “progresso” generalizzato, nel senso che vanno via via migliorando le qualità individuali delle persone, la loro sensibilità media, il modo in cui ciascuno di loro si immette nella società e vi gioca la sua parte.

 

Affermazioni di cui Paolo si beffava, e aveva ragionissima. Le mie erano assolute panzane e lo abbiamo di fronte a noi lo spettacolo di una società italiana che si è immiserita, involgarita, incanaglita, e in cui è più alta eccome la percentuale di semianalfabeti che fanno chiasso con la bocca o a forza di tweet canaglieschi contro questo o contro quello. Scusami vecchio Paolo che non ci sei più. Avevi ragione tu.

simone giannelli

 

Tutt’altra cosa è il discorso sul quanto e sul come è migliorata la razza degli italiani, il loro corpo e il loro fisico, e questo a cominciare dal fatto che la durata della vita media s’è allungata di dieci anni (il che costituisce una minaccia esiziale al funzionamento del nostro sistema pensionistico).

 

Ma guardiamo innanzitutto alle cose belle. Al fatto ad esempio che l’altezza media dei nostri ragazzi si avvicina e spesso supera ampiamente il metro e ottanta. Nella mia terza liceo, col mio metro e 78 ero il terzo della mia classe in ordine di altezza. In una corrispondente terza classe odierna di liceo, in fatto di altezza sarei ai gradini più bassi.

giannelli al quirinale

 

E vengo al nodo di questo mio pezzo, ossia allo sport che assieme alla ginnastica attrezzistica amo di più, la pallavolo. Col mio metro e settantotto me la cavavo decentemente, tanto che ero entrato a far parte della squadra catanese che militava in serie B. Beninteso fondamentalmente ero una schiappa, me ne accorsi subito e lasciai perdere. Il fatto è che col mio metro e settantotto non è che fossi un nano in mezzo a un manipolo di giganti. I migliori attaccanti della squadra - Comis, Urzì, Santi Puglisi - superavano di poco il metro e ottanta, e così era delle squadre contro cui ci misurammo. Se c’era qualche atleta da un metro e 85? Sì, ma sessant’anni fa era un’eccezione.

mughini

 

Memore della mia passione per la pallavolo, da giornalista dell’ “Europeo” trent’anni dopo chiesi di fare un servizio sulla pallavolo, e tanto più che stava crescendo quella “generazione di fenomeni” che guadagnò così tanti trofei tra anni Novanta e primi anni Duemila. Ricordo che andai a Parma a incontrare la squadra che era allora campione d’Italia, e di cui faceva parte Andrea Zorzi, laddove l’altro nostro grande “martello”, Lorenzo Bernardi, giocava nella Panini Modena. Ci demmo appuntamento in albergo dove nell’entrare ebbi una sensazione di assoluta sorpresa.

de giorgi

 

Perché mi sembrava che il soffitto dell’albergo fosse più basso del solito, da quanto era vicino alla testa di quei pallavolisti ritti in piedi. Il fatto è che Bernardi (eletto il miglior giocatore di pallavolo del Novecento) e Zorzi erano alti rispettivamente 1,99 e 2,01 metri, erano degli esseri umani quali io trent’anni prima non ne avevo mai visti al mondo. Semmai il nanerottolo di quella squadra leggendaria era l’ “alzatore” Fefè De Giorgi (l’attuale tecnico della nazionale europea campione d’Europa) il quale era alto quanto me, 1,78.

 

lorenzo bernardi

E questo si capisce perché il ruolo dell’alzatore è tutt’altro, l’oro lui lo deve avere nelle mani, le mani che mandano in alto la palla affinché i “martelli” la scaraventino sul terreno della squadra avversaria. A quel tempo tutti gli “alzatori” erano i più piccoli della squadra, e questo naturalmente rappresentava un handicap nei casi in cui l’ “l’alzatore” doveva elevarsi a murare l’attacco avversario. E difatti il punto di forza dell’Olanda, la squadra che è stata la bestia nera della nostra “generazione dei fenomeni”, era un alzatore da due metri che quando murava faceva del male.

alessandro michieletto

 

Ebbene l’attuale nostro “alzatore”, Giannelli (eletto miglior giocatore degli europei), è alto esattamente due metri. Quanto ai nostri “martelli”, Michieletto è alto 2,06 metri. Il che significa che quando plana in volo, tra stacco mostruoso delle gambe e braccia che si avventano verso l’alto, la palla lui la batte a un’altezza superiore ai quattro metri, l’altezza del balcone di un primo piano delle nostre case. Cose dell’altro mondo, corpi italiani dell’altro mondo, eccome se la nostra “razza” è progredita. Caro vecchio Paolo, almeno su questo punto dammi ragione.

 

giampiero mughinisimone giannellipaolo isottafefè de giorgipaolo isottasimone giannellilorenzo bernardisimone giannelli

GIAMPIERO MUGHINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...