sinner

VIDEO! SINNER DA FAVOLA: AFFONDA KECMANOVIC E CONQUISTA LA FINALE DELLE NEXT GEN FINALS DI MILANO CONTRO DE MINAUR - LO “SCRIBA” GIANNI CLERICI ESALTA IL 18ENNE ALTOATESINO: “FORSE POTREBBE ANDARE DI PIÙ A RETE, MA NON SI È MAI VISTO UN TENNISTA ITALIANO PIÙ DOTATO, E LO POSSO AFFERMARE PROPRIO IO CHE HO INCONTRATO SU UN CAMPO DEL VECCHIO PARIOLI NICOLA PIETRANGELI SEDICENNE”  VIDEO

Gianni Clerici per la Repubblica

 

JANNIK SINNER

Per diverse ragioni mi è accaduto di seguire gli inizi di carriera di quattro grandi tennisti, tra i quali non annovero Jannik Sinner, Rosewall, Laver, McEnroe e Lenglen.

 

Suzanne Lenglen non la vidi nemmeno, ma su di lei svolsi settantatré interviste a persone che l' avevano conosciuta. Con Rosewall giocai quando sbarcò a Rapallo per un Next Generation dei tempi e poi quando incontrò Gardini al Roland Garros - Fausto mi disse dopo la vittoria:

 

«Questo qui non lo batto più, la prossima volta». Il padre di Mac, avvocato, disse a me e a Rino Tommasi: «Keep an eye on my son please, when he' ll be in Europe» (date un occhio a mio figlio, per favore), e il fenomeno usci dalle qualificazioni per inoltrarsi a Wimbledon. Sinner lo guardo ogni sera in televisione, anche perché mi hanno proposto di rifare un libro chiamato Il tennis facile, con foto sue al posto delle mie.

JANNIK SINNER

 

Finora Sinner ci ha mostrato il suo grande talento nel battere due grandi atleti come Tiafoe, americano, e Ymer, svedese. Lo aveva segnalato a Riccardo Piatti il suo fraterno collaboratore Massimo Sartori: «L' avevo visto piccino vincere il torneo di Ortisei, dove ritornerà la settimana ventura. Mi era parso promettente per la sua facilità di imparare. La prima volta che l' ho visto sull' erba pareva nato lì, per la sua facilità di apprendimento ». La prima sera del torneo milanese Jannik è parso addirittura superiore sul diritto a Tiafoe, per non parlare del rovescio a due mani che accelerava ad ogni accelerazione dello statunitense.

JANNIK SINNER

 

La seconda ha trattato Ymer come uno sparring partner e, dopo l' infinluente sconfitta di ieri con Humbert - 4-3 (5) 3-4 (3) 4-2 4-2 - stasera in semifinale sfiderà Kecmanovic. I suoi colpi sembrano esistere dai tempi dell' asilo, dal giorno in cui, come tutti gli sportivi della sua zona, poteva essere uno sciatore. Forse potrebbe andare di più a rete, ma lo farà seguendo i suggerimenti di Piatti che, non dimentichiamolo, ha tenuto a battesimo Djokovic fino al giorno in cui i parenti del serbo non gli chiesero in dono 12 biglietti del Roland Garros. Non si è mai visto, insomma, un tennista italiano più dotato, e lo posso affermare proprio io che ho incontrato su un campo del vecchio Parioli Nicola Pietrangeli sedicenne.

 

SINNER IN FINALE
Cristian Sonzogni per gazzetta.it
 
Coraggio, lucidità, capacità di rendere semplici le cose complicate. Questo è Jannik Sinner, in grado di prendersi la finale delle Next Gen Atp Finals di Milano grazie alla vittoria netta, persino più di quanto dica il risultato, sul serbo Miomir Kecmanovic. Il 18enne allievo di Riccardo Piatti ha chiuso per 2-4 4-1 4-2 4-2 in un’ora e 15 minuti e al quarto match-point, ma fatta eccezione per una partenza un po’ lenta, della quale ha approfittato alla perfezione il suo avversario, ha controllato il confronto senza rischiare troppo.
 

sinner

Eppure Kecmanovic è numero 60 al mondo, è tra gli emergenti della stagione e aveva pure tenuto fede ai propositi della vigilia, quando aveva detto di voler prendere l’iniziativa per mettere in difficoltà l’altoatesino. Ci è riuscito per un set, un quarto d’ora circa. Poi Jannik ha cambiato passo, non prima di aver esposto la situazione con una lucidità disarmante (per l’età) al suo angolo durante un cambio di campo: “Non sento la palla, non riesco a fare il mio gioco. So cosa devo fare ma non posso farlo. Oggi devo stare lì con la testa, devo vincere con quello che ho”.
 
Parole come musica, per tutti coloro che in questo ragazzo appena maggiorenne hanno trovato qualcosa che cercavano da tempo: un vero, concreto, progetto di campione. “Forse va tutto così bene perché con il coaching – ha spiegato a caldo Jannik – è tutto più facile: oggi è il compleanno di Riccardo (Piatti, ndr) e volevo fargli un regalo. Qui a Milano sto sentendo un grande calore del pubblico (ovazione, ndr), e di certo darò tutto anche in finale”.
 
In finale appunto, sabato alle 21, Sinner affronterà il giocatore che alla vigilia era indicato come il chiaro favorito dell’evento. Alex De Minaur sta tenendo fede a questo ruolo e ha raggiunto l’ultimo atto delle Next Gen Atp Finals per il secondo anno consecutivo. Lo ha fatto grazie a una prestazione di altissimo profilo contro Frances Tiafoe, sconfitto per 4-2 4-1 0-4 4-2 in un’ora e 13 minuti in gran parte senza storia. Solo un break in avvio di terzo parziale ha permesso all’americano di coltivare qualche speranza, ma sia all’inizio del match, sia nel quarto, il vero padrone del campo è stato l’australiano, mai davvero in sofferenza sui pur generosi tentativi del suo avversario.
 
De Minaur non è soltanto in corsa per il titolo, ma lo è anche per incassare il bonus riservato al vincitore imbattuto: sul piatto ci sono la bellezza di 429 mila dollari, un buon regalo pre-natalizio, anche per il numero 18 del mondo. “Voglio ringraziare Frances – ha detto a caldo De Minaur – che è uno dei miei migliori amici nel Tour. Ci siamo divertiti e abbiamo dato vita a un bel match. Adesso devo recuperare in fretta per essere pronto in vista del prossimo. Non vedo l’ora di giocare un’altra finale”. Sinner è avvisato.

 

sinnerGianni Clericigianni clericisinnerGianni ClericiJANNIK SINNER

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."