bicicletta mohoric

VIENI AVANTI SELLINO - LO SLOVENO MOHORIC HA VINTO LA MILANO SANREMO ANCHE GRAZIE A UNA BICICLETTA COL PULSANTE MAGICO CHE ABBASSA E ALZA LA SELLA: HA RESO IL MERITO DELLA STORICA VITTORIA A UNA COMPONENTE TECNOLOGICA CHE, OLTRETUTTO, ERA STATO L’UNICO SU 200 CORRIDORI A UTILIZZARE IN GARA - SI TRATTA DI UN MECCANISMO CHE SI AZIONA TOCCANDO UNA LEVETTA SUL MANUBRIO - È REGOLARE E SI PUÒ ACQUISTARE SUL WEB, COSTA 350 EURO E PESA 400 GRAMMI: C’È GIÀ CHI DICE CHE “DA OGGI È CAMBIATO IL CICLISMO”...

Marco Bonarrigo per www.corriere.it

 

la bicicletta di mohoric 1

Come funziona la bicicletta di Mohoric col pulsante magico

Non era mai successo prima che un ciclista trionfasse in una grandissima classica del ciclismo (la Milano-Sanremo 2022) e rendesse il merito della storica vittoria a una componente tecnologica della sua bici che — oltretutto — era stato l’unico su 200 corridori a utilizzare in gara.

 

L’ha fatto subito dopo il traguardo della Classicissima di Primavera lo sloveno Matej Mohoric, 27 anni, portacolori della Bahrain Merida, ringraziando il «seatpost dropper» montato sul tubo di sella e scatenando la curiosità di milioni di spettatori.

 

la bicicletta di mohoric 3

L’altezza della sella fa la differenza

Partiamo dalle basi. Tutti sappiamo che la sella della bicicletta è regolabile e che l’altezza dipende da quella di chi pedala e soprattutto dalla misura del suo «cavallo». La posizione giusta su una bici da corsa (gli esperti diranno che coincide con quella in cui le punte dei piedi toccano terra) è quella che permette la massima potenza di spinta abbinata a un minimo di comodità: pedalare scomodi per 290 chilometri (la lunghezza della Sanremo) non è il massimo della vita.

 

I più evoluti sanno anche che la posizione più efficace in pianura e salita non è la stessa che in discesa, dove la sella dovrebbe essere sensibilmente più bassa per pilotare il mezzo con più precisione specie se l’itinerario è molto tecnico.

 

La sella tradizionale e i tempi lunghi

la bicicletta di mohoric 2

Chi pedala sa bene che la sella si alza e si abbassa con un’escursione piuttosto ampia e viene fissata tramite una levetta (bici amatoriali) o una vite senza fine che permette la massima stabilità. Abbassare la sella significa fermarsi, lavorare di chiave a brugola e poi ripartire. Impossibile farlo in corsa se non in caso di emergenza o incidente.

 

Un manettino sul manubrio

Da alcuni anni però dei produttori indipendenti di accessori per mountain bike hanno sviluppato dei «seatpost dropper» telescopici. Un manettino sul manubrio (peso 25 grammi, collegato con cavi interni al tubo di sella) permette di alzare e abbassare la sella mentre si pedala grazie a un meccanismo oleodinamico: la cosa è molto utile sugli sterrati dove in discesa bisogna essere «bassi» ed estremamente reattivi mentre in salita «alti» e molto potenti.

 

la bicicletta di mohoric 6

All’inizio il meccanismo era rudimentale, oggi molto efficiente. Un paio di anni fa Vincenzo Nibali capì che un sistema del genere sarebbe stato molto utile anche in certi percorsi su strada ed effettuò dei test. I risultati furono discreti ma il seatpost venne ritenuto troppo pesante e quindi abbandonato.

 

Si compra sul web a 350 euro: pesa 400 grammi

Lo scorso inverno i tecnici della Bahrain-Merida proposero a Mohoric (uno dei migliori discesisti del mondo, ma protagonista anche di uno spaventoso salto mortale all’ultimo Giro d’Italia che lo costrinse al ritiro) di testare il Transfer Sl, un dropper utilizzato dai biker, di peso contenuto (meno di 400 grammi) e costo attorno ai 350 euro.

 

Un aggeggio alla «James Bond»

la bicicletta di mohoric 7

Mohoric ne ha acquistato un paio di esemplari su Internet e ha deciso di usare quello con una «corsa» di soli sei centimetri che ha provato prima con scetticismo, poi con crescente entusiasmo. E sabato alla Milano-Sanremo ha deciso di montarlo tra lo scetticismo e le risate dei colleghi. «Qualcuno nelle prime fasi della corsa — ha detto dopo la vittoria — mi si è avvicinato intonando la musichetta dei film di James Bond e chiedendomi a cosa diavolo servisse quell’aggeggio. Ridevano…».

 

la bicicletta di mohoric 5

In discesa sella più bassa

Dopo aver scollinato sul Poggio a dieci metri dai fenomeni Van Aert, Van Der Poel e Pogacar, Mohoric ha messo mano al manettino sul manubrio abbassando la sella: «La risposta è stata rapidissima, mi sono lanciato a tutta senza problemi».

 

la bicicletta di mohoric 4

Impossibile seguire la sua folle picchiata verso l’Aurelia: lo sloveno ha rischiato tre volte di cadere e tenuto in piedi la bici solo perché — oltre che bravo — anche più basso sulla sella, guadagnando alla fine 5” sui rivali e aggiustando più volte la sua posizione.

 

la bicicletta di mohoric 8

I pianura si rialza la sella per la volata

Arrivato in pianura, Matej ha rialzato la sella e prodotto uno sforzo da cronoman negli ultimi 1500 metri, vincendo la corsa che cambia una vita e una carriera. «Da oggi — ha spiegato — il ciclismo è cambiato. Saremo più veloci e più sicuri».

 

Il sito del produttore è stato preso d’assalto e di bici con il «seatpost dropper» ne vedremo prestissimo a decine. Guai però a pensare che basti questo aggeggio per potersi buttare in discesa come Mohoric.

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...