malinowski aborigeni

GLI ABORIGENI NE SANNO PIU' DI NOI DI ECONOMIA  – CENT'ANNI FA USCIVA “ARGONAUTI DEL PACIFICO OCCIDENTALE”, L'ILLUMINANTE OPERA DELL’ANTROPOLOGO MALINOWSKI CHE AVEVA VISSUTO PER QUATTRO ANNI CON GLI ABORIGENI DELLE ISOLE TROBRIAND – LO STUDIOSO AVEVA SVELATO LA LORO ECONOMIA DEL DONO: UNA PRATICA SOLO ALL’APPARENZA IRRAZIONALE MA CHE SI BASA SUL VALORE DELLO SCAMBIO E DELLE ALLEANZE – UNA LEZIONE VALIDA ANCORA DI PIU' OGGI IN TEMPO DI GUERRA 

Marino Niola per “la Repubblica”

 

malinowski aborigeni

A far regali c'è sempre da guadagnare. In gratitudine ma soprattutto in profit e benefit. Perché il dono è il migliore degli investimenti a lungo termine. A insegnarcelo non è stato un guru dell'economia, ma gli aborigeni delle isole Trobriand, in Melanesia, che del dare a piene mani hanno fatto il fondamento della loro società. La ragione del loro essere e del loro avere.

 

A far conoscere al mondo i segreti di questa economia regalistica è stato il celebre antropologo polacco Bronislaw Malinowski, in uno dei libri chiave della storia dell'antropologia, Argonauti del Pacifico occidentale, uscito un secolo fa.

 

argonauts of the western pacific

In quel momento Malinowski è professore alla London School of Economics. Anche se in realtà l'incontro rivelatore con i trobriandesi è avvenuto otto anni prima, mentre il giovane ricercatore di Cracovia si trova nei Mari del Sud per studiare le popolazioni della Nuova Guinea, allora sotto amministrazione australiana.

 

Lo scoppio della Prima guerra mondiale lo mette nelle condizioni di essere un cittadino di un paese nemico, in quanto suddito dell'impero austroungarico e perciò gli toccherebbe l'internamento in un campo di prigionia.

 

Ma l'intraprendente Bronislaw riesce a convincere le autorità di Canberra a confinarlo nell'arcipelago delle Trobriand, oggi isole Kiriwina. Da lì infatti non può scappare, ma in compenso può continuare le sue ricerche sugli usi e costumi delle tribù di quegli atolli corallini che si distendono tra la Nuova Guinea e le isole Salomone.

 

Il 1915 è un annus horribilis per l'Europa, ma è un anno fortunato per l'antropologia. Perché appena messo piede su quelle spiagge, dove il vento mormora tra le palme, Malinowski viene subito colpito da un'usanza che ai suoi occhi di occidentale, nutrito di economia politica, sembra priva di qualsiasi logica.

 

aborigeni delle isole trobriand

Gli indigeni affrontano le onde dell'oceano a bordo delle loro leggerissime piroghe per portare doni agli abitanti di isole lontane. Una generosità incomprensibile sul piano del rapporto costi-benefici, visto che le imbarcazioni lanciate su quelle acque tempestose e infestate di squali trasportano collane di conchiglia rossa e braccialetti di conchiglia bianca. Chincaglieria senza valore, non certo beni di prima necessità.

 

E come se non bastasse, questi monili da poveri vengono regolarmente sbolognati da coloro che li hanno ricevuti agli abitanti dell'isola più vicina. Che a loro volta li indossano un po' di tempo per farsi belli e poi prendono a loro volta il mare per andare ad offrirli ai popoli di altre terre.

 

bronislaw malinowski

A complicare il tutto c'è il fatto che le collane (soulava) viaggiano in senso orario mentre i braccialetti (mwali) in quello antiorario. Il risultato è un ampio circuito di scambi che nella lingua locale si chiama kula. Apparentemente un circolo vizioso per cui il cadeau finisce per tornare nelle mani del primo donatore dopo un giro di qualche anno.

 

Un po' come certi nostri regali che, a furia di essere riciclati, tornano al mittente come un boomerang. Ma per i trobriandesi questa sorta di sbolognamento sistematico è un valore aggiunto. Perché ogni passaggio di mano carica l'oggetto di pregio. Che sta in buona parte in un plusvalore relazionale.

 

Lo strano scambio viene raccontato in questo capolavoro con grande acume e con una prosa avvincente da Malinowski. E in più l'introduzione al volume è di un'autorità come James George Frazer, autore de Il ramo d'oro, la bibbia dell'antropologia d'antan, che ispira il Freud di Totem e tabù e il Conrad di Cuore di tenebra.

 

malinowski 2

Argonauti diventa subito un bestseller perché il pubblico ne coglie la novità. Che consiste nella narrazione in presa diretta, frutto dei quattro anni di full immersion dell'autore nella vita degli isolani, di cui apprende usi e costumi, lingua e religione, ethos e pathos. Per la prima volta, l'antropologo smette di essere un semplice osservatore, ma partecipa alla vita delle persone e impara a vedere il mondo con i loro occhi.

 

Di fatto con questo libro nasce la nostra idea di ricerca sul campo, che da allora diventa il rituale di iniziazione al mestiere di antropologo e che da allora va sotto il nome di "osservazione partecipante".

 

bronislaw malinowski 3

Al tempo stesso lo scambio kula diventa un rompicapo per gli economisti occidentali che non riescono a trovare il senso di un comportamento tanto irrazionale. E concludono che si tratta di un classico esempio di irrazionalità economica, roba da primitivi che, incapaci di calcolare costi e benefici, sprecano il tempo a scambiarsi oggetti, per di più senza guadagnarci un soldo.

 

Ma l'imperturbabile polacco risponde colpo su colpo, sbattendo in faccia agli scettici la soluzione del rebus, l'algoritmo segreto che governa quella strana usanza. In realtà secondo Malinowski la ragione di quella impresa, apparentemente inutile, non sta nel valore d'uso degli oggetti, bensì nel loro valore di scambio. Che si fonda soprattutto sulle alleanze, le partnership e le joint venture prodotte da quel circuito di reciprocità.

 

malinowski aborigeni 3

Il dono insomma funziona come un contratto sociale e fa di tante popolazioni straniere, lontane e potenzialmente nemiche, una sorta di confederazione. Che usa lo scambio di braccialetti contro collanine per fare uscire le isole dal loro isolamento e farne un solo grande arcipelago.

 

Fra l'altro con questo libro Malinowski ispira anche le teorie contemporanee del convivialismo e dell'antiutilitarismo, perché fa scoprire al lettore che il dono è l'origine stessa del legame sociale, il gesto primario che fa uscire l'individuo da sé stesso e lo lega agli altri in una rete che assicura protezione, solidarietà, reciprocità. E di conseguenza anche guadagno. Insomma, Argonauti ci svela l'origine dell'homo oeconomicus.

argonauti del pacifico occidentale di malinowskimalinowski aborigeni 5 malinowski aborigeni 4bronislaw malinowski 2argonauti del pacifico occidentale di malinowski1

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…