ontani statua vergato

CHI NON CAPISCE L'ARTE, METTIAMOLO DA PARTE - A VERGATO IL FAUNO DI LUIGI ONTANI VIENE IMBRATTATO DI LETAME – L’ARTISTA SI DICE “SBIGOTTITO”, IL POST INDIGNATO DEL SINDACO: “NON CI LASCEREMO INTIMIDIRE” - NELLA CITTADINA ARRIVA ANCHE UN DIACONO VICINO A MOVIMENTI NEOFASCISTI PER PRATICARE UN ESORCISMO – IL LEADER DEL "FAMILY DAY" PILLON INVOCA UNA "COLATA DI CEMENTO" SULL’OPERA MA IL PARROCO SDRAMMATIZZA: " IL DIAVOLO NON C'ENTRA"

Da corrieredibologna.corriere.it

 

ontani statua vergato letame

Nuovi guai per la statua della discordia dell’artista Luigi Ontani nel Comune di Vergato. Nella notte tra mercoledì e giovedì qualcuno ha imbrattato l’opera con letame, proprio a poche ore dall’arrivo del diacono Davide Fabbri, membro della Milizia di San Michele Arcangelo, che ha intenzione di praticare un esorcismo riparatore contro quel fauno alla presenza, tra l’altro di Forza Nuova.

 

Il post indignato del sindaco

A dare notizia dell’atto vandalico, il sindaco di Vergato Massimo Gnudi che ha denunciato il suo sdegno contro gli imbrattatori in un lungo post sui social network. «Questa notte (giovedì notte, ndr) qualche delinquente oscurantista ha imbrattato di letame la fontana di Luigi Ontani e il Municipio comunale - si legge - Contiamo che gli inquirenti sappiano trovare gli autori di questo gesto vile e vigliacco, anche utilizzando le tecnologie di videosorveglianza.

 

Avevamo paventato il rischio che chi semina odio poi raccoglie violenza, purtroppo ne abbiamo avuto conferma. A queste persone rispondiamo che non hanno offeso solo un’artista. Hanno offeso un’intera comunità. Ma Vergato non si lascerà intimidire». Gnudi difende la statua di Ontani, finita nell’occhio del ciclone per le spese di realizzazione e allestimento e, anche, per l’estetica. L’opera, per molti, è inadeguata al sito. Di contro, il sindaco sostiene tutta l’operazione e lo scorso 8 marzo, in pompa magna, ha inaugurato il fauno.

ontani statua vergato letame

 

 

Il corteo silenzioso

«Giovedì alle 18 un corteo silenzioso dalla piazza Capitani della Montagna si muoverà verso la stazione per chiedere di mettere giù le mani dal nostro patrimonio artistico - continua il primo cittadino di Vergato - Invitiamo a partecipare tutti quelli che hanno a cuore la libertà di espressione. Qualunque sia l’orientamento politico o religioso o il gusto personale artistico, invitiamo tutti ad una risposta civile. Non stiamo difendendo solo l’arte, stiamo difendendo la democrazia».

 

La condanna del sindaco metropolitano

ontani fontana vergato

«Nel 2019 non credo possano accadere cose del genere. I surreali attacchi di questi giorni all’opera d’arte inaugurata a Vergato nelle scorse settimane hanno, purtroppo prevedibilmente, portato al gesto di questa notte. Sono vicino al sindaco Gnudi e alla comunità di Vergato - commenta il sindaco metropolitano e di Bologna Virginio Merola - Spero che il responsabile del gesto ignorante venga individuato grazie alle telecamere di sorveglianza e spero che questo pomeriggio alle 18 siano in tanti al “corteo silenzioso” organizzato dal sindaco Gnudi per chiedere di mettere giù le mani dal nostro patrimonio artistico».

 

L’esorcismo

Nella mattinata di giovedì a Vergato è arrivato anche l’esorcista Davide Fabbri da Rimini, contro il fauno di Ontani. Momenti di tensione per le proteste contro la presenza del diacono, vicino ai movimenti neofascisti tanto da essere condannato nel settembre 2018 a sei mesi per apologia di fascismo

 

UN FINTO ESORCISTA PER LA STATUA DI SATANA

Valerio Varesi per la Repubblica

ontani fontana vergato

Da statua di marmo qual è a semplice pietra dello scandalo. La vicenda di una fontana che rappresenta un fauno con in groppa un putto e ai piedi l' allegoria dei monti dell' Appennino, opera dell' artista Luigi Ontani, collocata nella piazza di Vergato, paese di ottomila persone in provincia di Bologna, assume i contorni di un' operetta surreale. Tutto parte dalla protesta per blasfemia del parlamentare e leader del " Family day" Simone Pillon cavalcata da un sedicente diacono estremista di destra, ex spogliarellista, che espone foto di sé una volta crocefisso e una volta con lo spadone da crociato, autoproclamatosi diacono dell' ordine della Milizia dell' Arcangelo Michele. A loro si aggiungono Forza nuova e la formazione cattolica " Popolo della famiglia".

 

Sullo sfondo il sindaco Pd del paese Massimo Gnudi e l' artista Ontani, entrambi spettatori «sbigottiti » . Tutto comincia quando Pillon auspica una « colata di cemento » sulla statua spalleggiato dagli estremisti di destra e dai cattolici oltranzisti che raccolgono 500 firme per rimuovere l' opera.

ontani fontana vergato

 

A questo punto interviene il sedicente diacono Davide Fabbri il quale dice di agire per conto di fantomatici «amici di Vergato » a suo dire disturbati dall' influenza della statua che mostrerebbe simbologie del diavolo.

« La mia missione è chiudere la porta a Satana» dice Fabbri 52 anni, uno che si fa chiamare "Vikingo". «Lo zoccolo del fauno, le corna, l' occhio all' altezza dell' ombelico e la virilità sotto forma di ramo stillante sono chiari simboli satanici e l' artista è sicuramente satanista» ammonisce.

 

ontani fontana vergato

Così oggi alle 11 si presenterà a Vergato in una tragicomica opera di esorcizzazione con tanto di preghiera mariana, sale e acqua benedetta secondo quello che lui asserisce essere il rito stabilito da papa Leone XIII. Fabbri e la sua sceneggiata finiscono per rendere poco credibile anche la sollevazione contro la statua da parte di Pillon e soci forse stimolati dalle imminenti elezioni amministrative nel Comune montano. Secondo le intenzioni di Ontani, artista conosciuto in tutto il mondo, l' opera voleva solo rappresentare nel fauno il fiume Reno che attraversa la vallata, nel putto sopra le sue spalle il torrente Vergatello e nel Tritone ai piedi della fontana le forme della chiostra appenninica.

 

Ontani, raggiunto dalle polemiche nel suo studio romano, cade dalle nuvole e si dice sbigottito. « Ho sempre lavorato su allegorie e immaginazione, questi sono dei barbari, dei primitivi. Se vogliono credere ai gatti neri, facciano pure » sbotta. « Non mi aspettavo un coro di elogi, ma anche alle critiche c' è un limite».

 

Il primo a sdrammatizzare è proprio il parroco don Silvano Manzoni che riporta la faccenda a un sano buonsenso: «Ma quale satana! La mitologiaè piena di creature con gli zoccoli, qui si vede Satana ovunque: non esageriamo » taglia corto. « Semmai, quello che mi dispiace è che passano davanti alla statua anche persone che potrebbero rimanere turbate. Per esempio, cosa penseranno le mamme marocchine che vedono quello spettacolo?

 

» Così come l' artista, anche il sindaco Massimo Gnudi si dichiara sbigottito e teme per la statua- fontana realizzata anche col contributo dei cittadini che hanno organizzato sottoscrizioni, cene e iniziativa mettendo assieme 80 mila dei 240 mila euro del costo. « Se accadrà qualcosa al monumento sappiamo chi sono i mandanti» avverte Gnudi..

ontaniluigi ontaniONTANILUIGI ONTANILUIGI ONTANIONTANIluigi ontaniONTANIONTANIontani fontana vergato

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."