rugoff baratta

“BIENNALE 2019, FRICASSEA NELLO SPAZIO” -  BONAMI CRITICA LA SCELTA DI RALPH RUGOFF DI SDOPPIARE LA RASSEGNA VENEZIANA (CHE APRE SABATO): "IL CURATORE HA PROMOSSO UNA BIENNALE OTTIMA PER LE PRESENZE FEMMINILI, MA CONFUSA COME IL FAMOSO PIATTO DI CARNE. LA TENDENZA AL CERCHIOBOTTISMO: UN COLPO AL MERCATO (NJIDEKA AKUNYILI CROSBY E AVERY SINGER) E UN COLPO ALLA POLITICA (KAHLIL JOSEPH)..."

Francesco Bonami per la Repubblica

baratta rugoff

Nella sua autobiografia Goethe racconta di essersi visto passare accanto se stesso sopra un cavallo. Il curatore della Biennale, Ralph Rugoff, ha forse avuto la stessa esperienza avendo deciso di sdoppiare la sua mostra creandone due versioni, una nel Padiglione centrale dei Giardini e un' altra con i medesimi artisti alle Corderie.

 

biennale 2019-1

Facendo una Biennale gemellare Rugoff è come se mettesse fra il suo nome ed il suo cognome una "e" come fece Alighiero Boetti nel 1967 per sottolineare che dentro di noi esistono due anime. Ralph e Rugoff hanno chiesto a ogni artista di fare lo stesso, presentando due opere per ognuna delle due sedi.

 

L' artista in competizione con se stesso. Le proposte A e B. Rugoff ha corso un rischio che si rivela spesso reale. Molti artisti infatti finiscono per presentare lavori di serie A in un posto e lavori di serie B in un altro. Quella che sulla carta appariva una buona idea, riducendo il numero degli artisti a soli 79 e facilitando così la vita del visitatore, si rivela spesso un boomerang obbligandoci a un continuo confronto e inutile sforzo di memoria.

baratta rugoff

Rugoff non ha avuto vita facile in un momento in cui la caccia alla sua specie, che è anche la mia, maschio di mezz' età, bianco, eterosessuale e pure americano, è aperta 365 giorni l' anno. Gli vanno allora riconosciuti due meriti.

 

Aver selezionato più donne che uomini e aver invitato solo artisti viventi, anche se non tutti hanno la stessa vitalità. Meriti un po' vanificati aprendo la sezione alle Corderie con un enorme dipinto di George Condo, beniamino del mercato e pure lui socio dello stesso club di maschi.

Il titolo della mostra è un augurio preso in prestito da una frase attribuita a Mao, May You Live In Interesting Times ( Che tu possa vivere in tempi interessanti: dall' 11 maggio al 24 novembre).

 

Sicuramente viviamo un tempo molto interessante che non vuol dire né bello né brutto, ma dove le contraddizioni e le trasformazioni spingono a riconsiderare molte cose a partire dall' arte. Un arte che in questa Biennale, altro merito del curatore, mostra la propria angoscia davanti a una realtà che le chiede di essere qualcosa di altro e di diverso da come è stata per tanto tempo. Obbligandola a confrontarsi e a sfidare campi che non sempre le appartengono: tecnologia, politica, cronaca, intrattenimento. Un' arte avvolta in una nebbia come quella che Laura Favaretto fa scendere leggera dal timpano del Padiglione centrale ai Giardini.

rugoff biennale

 

Quando la nebbia si dirada, in molti casi sia ai Giardini che alle Corderie l' arte si ritrova fra le braccia di una fantascienza molto vicina al presente.

Se potessi, intitolerei la Biennale 2019 Fricassea nello Spazio. La fricassea è un piatto gustoso a base di carne ma è anche un piatto un po' confuso e per assaggiarlo bisogna avere curiosità e non essere sospettosi. Armarsi di curiosità è il consiglio che do a chi verrà a Venezia. La fricassea del padiglione centrale è meno saporita di quella delle Corderie. Ci sono più ossa che carne. O ci sono sale come quella del piano nobile del Padiglione con un miscuglio di pittori e scultori - Julie Merethu, George Condo, Henry Taylor, Nairy Baghramian, scultura al centro e il Leone D' oro alla carriera di questa edizione Jimmie Durham, con un pezzo di marmo nero serpentino con tanto di ramanzina su quanta fatica e ingiustizie ci sono volute per portarlo a Venezia - che lasciano un retrogusto amaro e fanno andare il boccone di traverso.

rugoff biennale

 

Altre sale rivelano la tendenza di Rugoff al cerchiobottismo. Il colpo al cerchio del mercato è quello con due pittrici e una scultrice molto gettonate dal collezionismo: Njideka Akunyili Crosby, quadri molto piacevoli e colorati ma anche densi d' implicazioni razziali; Avery Singer, tele in bianco e nero e Carol Bove, sculture colorate e aggressive. Il colpo alla botte della politica e della cultura dell' intrattenimento è nella sala dell' americano Kahlil Joseph, con un' opera come un programma televisivo che mette in crisi il concetto che gran parte degli spettatori possono avere dell' arte ma che funziona molto bene.

 

francesco bonami

Tornando alle Corderie, le pareti di legno compensato fanno un po' "vorrei Koolhaas ma non posso", appesantendo il monumentale spazio. Qui gli ingredienti della fricassea sono più chiari e alcuni squisiti tipo la stanza del cinese Liu Wei con enormi sfere che sembrano a metà fra un Morandi o un Magritte fatto da un marziano. O il video di Alex Da Corte, uno dei giovani più interessanti della sua generazione, dove Biancaneve, Paperino o Bart Simpson s' intrecciano con icone reali tipo Statua della Libertà, creando un racconto fresco e vivace. Abbiamo iniziato citando Boetti.

Avery Singer

 

Concludiamo citando Mario Merz ed il suo igloo di Giap che porta sopra la scritta in neon: «Se il nemico si concentra perde terreno, se si disperde perde forza».

Ralph Rugoff ha tentato forse l' impossibile. Concentrare gli artisti e guadagnare terreno. Diventando forse il nemico di se stesso. Ma fare una Biennale, direbbe l' omino Bialetti, sembra facile ma non lo è.

crosbyfrancesco bonami rugoff barattabiennale 2019

 

Kahlil Joseph

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...