mainetti strinati cavalier d'arpino

“DIECI CAPOLAVORI DAL RINASCIMENTO ALLA MODERNITÀ”, UNA WEB SERIE BY FONDAZIONE "SORGENTE GROUP" DI VALTER E PAOLA MAINETTI RACCONTA L'ARTE – DOPO L’ESORDIO CON LA MADONNA CON BAMBINO BENEDICENTE DEL PINTURICCHIO E LA MADONNA DEL GHIRLANDAIO, CLAUDIO STRINATI RACCONTA  L’OPERA DEL PITTORE BAROCCO, GIUSEPPE CESARI, DETTO IL CAVALIER D’ARPINO, DEDICATA A SANTA CECILIA, CONSIDERATA SIN DAL MEDIOEVO PATRONA DELLA MUSICA – VIDEO

 

Dagonews

paola e valter mainetti foto di bacco

Da oggi è disponibile nel web la terza puntata dei racconti d’arte di Claudio Strinati nella serie “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”.

 

Il terzo appuntamento con Strinati, Direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti e da sua moglie Paola, racconta la musica dal cielo che scaturisce dalla Santa Cecilia con l’organo portatile, un’altra Santa e un putto, opera matura di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d’Arpino, eseguita intorno al 1630 nell’ultimo decennio di attività dell’artista.

 

CAVALIER D ARPINO SANTA CECILIA

Infatti, in occasione dell’esposizione del dipinto Santa Cecilia, concesso in prestito a Pisa presso il Palazzo dell’Opera per la mostra “Orazio Riminaldi. Un maestro pisano tra Caravaggio e Gentileschi”, la Fondazione ha voluto rendere omaggio al celebre pittore.

Nel racconto di Strinati il Cavalier d’Arpino ritrae la Santa, la vergine fanciulla devota a Dio che si converte al cristianesimo, come incarnazione della dolcezza femminile, dell’estasi e della giovinezza, virtù che si sublimano in spiritualità superiore.

 

Martire a Roma nel II sec. sotto l’imperatore Marco Aurelio (161 – 180 d.C.), la Santa Cecilia dipinta dal Cavalier d’Arpino si rivolge ad una donna più matura, ma somigliante alla Santa nelle fattezze, che con l’indice rivolto al cielo richiama l’attenzione verso l’ultraterreno, incarnando la Chiesa.

paola e valter mainetti foto di bacco (1)

 

Il volto della fanciulla di forte intensità pare esser stato eseguito su modello di un disegno, probabilmente già impiegato dallo stesso pittore per il volto della Madonna nel dipinto “L’Annunciazione” (1606), oggi conservato nella Pinacoteca Vaticana. È forse l’adesione del pittore,

 

nel suo periodo più tardo, ai dettami ideologici e formali decisi dal Concilio di Trento a spiegare la tenerezza e l’espressione della Santa, la cui mano dalle dita lunghissime sembra cercare la tastiera dell’organo per provare una nota, mentre il suo sguardo perso nel vuoto sembra attendere un’ispirazione divina, quale protettrice della musica.

claudio strinati dieci capolavori in cinque secoli la musica dal cielo

 

La Fondazione Sorgente Group celebra così anche la Santa patrona della musica, a cui è stata intitolata anche la più antica Accademia di musica a Roma, che tanto impulso è riuscita a dare alla ripresa dei concerti dopo la riapertura il 26 aprile con il concerto riservato ai volontari della Croce Rossa, i concerti di primavera e i prossimi concerti d’estate presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

 

Il video “La musica dal cielo”, con il racconto coinvolgente di Claudio Strinati, la regia e la musica di Federico Strinati, è disponibile al link: Dieci capolavori in cinque secoli - "La musica dal cielo”- YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=WAhZVMyvtV4

 

paola e valter mainetti foto di bacco

I video della serie “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”, sono on line a cadenza quindicinale il martedì, dalle ore 8.00 su:

 

 

claudio strinati dieci capolavori in cinque secoli la musica dal cielo claudio strinati dieci capolavori in cinque secoli la musica dal cielo 2

 

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?