serri sgarbi evola

MIRELLA SERRI RISPONDE A SGARBI – "IL CRITICO MI ATTRIBUISCE AFFERMAZIONI MAI PRONUNCIATE A PROPOSITO DELLA MOSTRA SUI DIPINTI DI JULIUS EVOLA DA LUI ORGANIZZATA AL MART. SGARBI METTE IN GUARDIA  DAL COSIDDETTO “METODO SERRI” CHE CONSISTEREBBE NEL DEMONIZZARE LA CULTURA DI DESTRA, DA EVOLA A MARINETTI. MAI SOSTENUTO UNA SIMILE BAGGIANATA!" LA “CENSURA” DI SGARBI E QUANDO CALVINO  SI INTERROGO’ SCANDALIZZATO SU TUTTE LE “BALLE DI EVOLA SUL PENSIERO ARIANO”. ..

Lettera di Mirella Serri inviata a La Verità pubblicata da Dagospia

 

 Gentile direttore,

mirella serri

su “La Verità” dell’8 luglio Vittorio Sgarbi mi attribuisce affermazioni mai pronunciate a proposito della mostra sui dipinti di Julius Evola da lui organizzata al Mart. Il critico mette in guardia  dal cosiddetto “metodo Serri” che consisterebbe nel demonizzare la cultura di destra. Secondo lo Sgarbi-pensiero io mi sarei espressa in questi termini: “Non esponete quadri di Evola perché filo nazista”. E di conseguenza il mio invito a tenersi lontani da autori fascisti o filonazisti si estenderebbe anche alle opere di Marinetti o di Céline, di Sironi o di Jünger. Mai detta una simile baggianata!

 

Quelli citati sono tutti artisti da me molto amati. Le cose che ho scritto su Marinetti, ad esempio, di cui sono molto orgogliosa, testimoniano che ho sempre valorizzato la sua funzione modernizzatrice e rivoluzionaria nel contesto culturale italiano ancorché fascista (mi sono occupata, fra l’altro, dei rapporti tra lui ed Eva Kühn Amendola).

julius evola

 

Analogamente, spaziando nel campo opposto, nel mio libro “I redenti” ho raccontato la vicenda umana e politica di Renato Guttuso prima sostenitore del regime fascista e poi comunista dimentico dei suoi rapporti con la stampa mussoliniana. L’adesione politica nulla toglie all’espressione artistica, questo è il mio profondo convincimento. Ma è comunque un elemento imprescindibile per collocare un autore nel suo tempo e per gettar luce sulla sua poetica.

Per questo sono rimasta stupefatta quando, leggendo il catalogo della mostra organizzata da Sgarbi (di cui Demetrio Paparoni sul “Domani” ha segnalato alcune carenze), non ho trovato nessuna informazione o notizia relativamente alle posizioni ideologiche che lo hanno reso noto nel mondo occidentale e non solo.

 

sgarbi

Dagli anni Trenta Evola fu un convinto sostenitore del battage antisemita, continuò sulla stessa strada anche dopo la fine della Seconda guerra mondiale e lo fece fino alla morte.

 

Benissimo riscoprire in lui un valente dadaista fino a oggi ignorato ma un critico come Sgarbi ha il dovere etico di illustrarne l’antisemitismo e di inquadrarlo storicamente. Sarebbe come mettere in mostra gli acquerelli di un pittore di nome Adolf Hitler senza ricordare che è stato Cancelliere del Reich e tutto il resto. Oggi inoltre il filosofo romano filonazista deve la sua fama al fatto di essere un importante riferimento del pensatore Alexandr Dugin, come riconosce quest’ultimo a sua volta ispiratore della politica aggressiva e imperiale dello zar  Putin. Attualmente la sua riflessione filosofica viene utilizzata per giustificare l’aggressione russa all’Ucraina. 

 

Arrivo al dunque: se Sgarbi mi mette in bocca cose che non ho mai detto, non sarà perché, presentandolo solo ed  esclusivamente come pittore, proprio lui ha esercitato una censura sulla vita e sul pensiero di Evola? Perché non parla di tutto questo? Le esternazioni del filosofo sugli ebrei  erano così feroci che nel 1942 sollecitavano il giovane Italo Calvino a interrogarsi scandalizzato su tutte le “balle di Evola sul pensiero ariano”. 

julius evola

 

Caro Sgarbi, basta dunque con le censure su Evola. Perché non prolunghi la mostra e stampi un depliant aggiuntivo al catalogo con un profilo completo del pensatore? Sarebbe un modo per orientare i numerosi visitatori dell’esposizione nel percorso pittorico e per allontanare da te stesso il sospetto di essere stato  il censore di un autore che tutti devono assolutamente conoscere, nel bene e nel male.        

 

Ps. Su  “il Giornale” del 10 luglio Sgarbi mi cita storpiando il mio nome in Marina Serra, usando la tecnica adoperata da Palmiro Togliatti per denigrare gli avversari. Ma soprattutto cerca di far dimenticare il fatto, a cui io ho dato un grande rilievo su “La Stampa”, che Umberto Eco denunciava su “l’Espresso’ la vera natura del razzismo “spiritualista” di Evola.

 

E cioè che le teorie di Evola, così apprezzate da Mussolini, erano molto più efficaci nel mandare al lager gli ebrei del razzismo biologico elaborato dai nazisti. Ed è questo l’antisemitismo che oggi piace molto a Putin. Ma queste sono quisquilie per Sgarbi il Censore, si sa. 

julius evolaevolajulius evolasgarbi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO