mendini

MONDO MENDINI – NELL’ULTIMA MOSTRA CHE HA IDEATO, AL GRONINGER MUSEUM, IN OLANDA, IL RE DEL DESIGN CELEBRA I SUOI MAESTRI, DA KANDINSKIJ A DEPERO, DA SAVINIO A SIGNAC E LE OPERE CHE LO HANNO ISPIRATO - I FIGLI: “OGNI TANTO DICEVA CHE ERA CLEPTOMANE, CHE PRENDEVA DAGLI ALTRI" (SÌ, MA RESTITUIVA SEMPRE, SPESSO DI PIÙ DI QUELLO CHE AVEVA PRESO) – IL DISEGNO CON LA POLTRONA FUTURISTA E QUELLA PITTURA METAFISICA DI SAVINIO…

Aurelio Magistà per “la Repubblica”

 

mondo mendini

Una rete prima della Rete. Un sistema di amici, relazioni e scambi di idee fitto e molto più vero e duraturo di quelli del web, dove a volte un’amicizia dura il tempo di un like. Alessandro Mendini ci dona la sua lezione più grande con la sua ultima mostra, inevitabilmente anche un testamento spirituale, dato che ci ha lavorato fino a pochi giorni prima di congedarsi dalla vita. A commissionargli la mostra è stato il Groninger Museum, con l’intenzione di festeggiare i venticinque anni del nuovo edificio e l’architetto che lo ha progettato, appunto Alessandro con il fratello Francesco.

 

Mendini aveva accettato con gioia e indicato il titolo, Mondo Mendini, spiegando che non sarebbe stata «impostata su quanto la mia personalità ha dato alla cultura del progetto, ma al contrario su quanto io ho assorbito dalle realtà culturali e dai Maestri che ho trovato nel percorso del mio lavoro, a cominciare dal Rinascimento italiano per arrivare ai Maestri molto più giovani di me». Questa visione che Mendini aveva del progetto, del mondo e della vita, aveva nutrito e diffuso la fama della sua generosità. Era uno dei pochissimi designer sempre pronto ad aiutare e a dare spazio ai giovani. Potenziali concorrenti di domani, ma prima di tutto amici di oggi, da sostenere e da cui magari prendere in prestito un’idea.

 

mendini disegno

Una visione che ha trovato espressione architettonica nel Groninger, opera collettiva di cui Alessandro era il capoprogetto: il museo è composto da diversi padiglioni firmati, oltre che dai Mendini, da Michele de Lucchi, Philippe Starck e Coop Himmelb(l)au. In questo mondo di archistar malate di protagonismo il suo metodo era eterodosso, se non eretico. E la sua proposta avrà suscitato qualche dubbio, se prima di approvarla quelli del museo avevano voluto dare un’occhiata a un altro edificio concepito nella stessa maniera: la casa di Alberto Alessi a Pratolungo, sul lago d’Orta. «È una sorta di prova generale del modo di lavorare di Alessandro», conferma Alessi, «perchè ci hanno messo le mani in diversi, e anche io ho ci ho messo del mio. D’altra parte Mendini per noi è stato non solo autore di prodotti ed edifici e curatore di mostre, ma anche un prezioso suggeritore di nuovi designer». Coinvolgimento, condivisione, ispirazione e prestiti configurano quindi un vero e proprio metodo di lavoro del grande Alessandro. Pertanto la mostra di Mendini, su Mendini, diventa quasi una collettiva.

 

groninger museum

Alex Mocika, suo braccio destro, ricorda: «voleva che fossero presenti gli autori per lui più importanti, da Kandinskij a Depero, da Savinio a Signac, accostati alle opere che gli avevano ispirato. E poi, lui così famoso per l’uso del colore, non voleva un allestimento molto colorato, e nemmeno un’esposizione museale. Per questo abbiamo scelto di esporre le opere quasi a terra, su pedane sottilissime che, come i muri e altri dettagli, sono tutte dipinte di rosa».

 

Colore amato da Mendini che diceva: «è il mio preferito. Oltre a una storia naturale ha pure una storia Pop». Quella che doveva essere un’esposizione semplice, dedicata a un autore che avrebbe fornito direttamente la maggior parte delle opere, si è assai complicata. Ruud Schenk del Groninger, project manager della mostra, si è trovato davanti al compito arduo e costoso di chiedere in prestito opere di grandi artisti a musei sparsi per il mondo. «Ma ne valeva la pena, dice. Alessandro con suo fratello Francesco ha ideato un museo unico al mondo, che dopo venticinque anni continua a donare gioia a moltissimi visitatori. Mendini meritava questo omaggio non solo come progettista ma anche come persona.

 

Come sanno coloro del Groninger che hanno lavorato con lui, era senza dubbio una delle personalità più gentili, disponibili e generose. Mi ha sempre colpito quanto rispettasse tutti quelli con cui lavorava o semplicemente si trovava ad ascoltare, con quella perenne scintilla di arguzia negli occhi». Il metodo Mendini, accogliere l’altro nella propria opera senza annullarlo ma anzi lasciandolo ben riconoscibile, in questi tempi di respingimenti e suprematismi diventa anche un messaggio politico. E il patrimonio di lavori, valori umani e civili di Mendini solleva la questione di come farlo fruttare. Questione che le figlie Fulvia ed Elisa hanno a cuore: «La prima cosa che vogliamo è tenere tutti quelli che lavoravano con mio padre, sette persone. E con loro pensare al futuro. Tutti si chiedono se e chi raccoglierà il testimone, ma io e mia sorella non siamo designer.

groninger museum 1

 

Certo papà ci ha lasciato un giardino molto grande da coltivare, con tante potenzialità e tante questioni aperte, come anche lavori che erano già avviati e che vanno portati a compimento. Solo alla Triennale, per esempio ci sono in comodato d’uso oltre 2.500 schizzi da esaminare e valutare, e poi ci sono le possibili riedizioni. Ci rifletteremo, useremo cautela e prudenza. Riguardo la mostra, è una gran pena che non possa vederla, testimonia con grande esattezza il suo modo di lavorare. Ogni tanto diceva che era cleptomane, che prendeva dagli altri». Sì, ma restituiva sempre, Spesso di più di quello che aveva preso.

carlo scarpa mondo mendini

 

2 - UN RICORDO D’AUTORE: LA POLTRONA INCUBATRICE

Da “la Repubblica”

 

Tra le opere di Mendini in mostra al Groninger che abbiamo scelto di pubblicare c’è anche questo disegno intitolato Alessandro e Maria, 2006 (1931), che l’autore ha spiegato così: “Io nacqui a Milano, ero gemello (con una sorella), eravamo settimini. Era agosto. A quell’epoca non c’erano incubatrici, e per alcuni mesi fummo collocati dentro a una soffice grande poltrona disegnata da Piero Portaluppi che aveva disegnato anche la nostra casa.

 

ALESSANDRO MENDINI CON LE FIGLIE FULVIA (SINISTRA) ED ELISA

Mia sorella, io, e fra noi alcune bottiglie di acqua calda. Quella poltrona mi condizionò. Era fatta a petali, ricoperti con un velluto policromo futurista. Da quella postazione protettiva vedevo sulla parete di fronte un quadro di Alberto Savinio, una inquietante annunciazione. La Madonna era una signora con un lungo becco da Paperino, l’enorme testa dell’angelo annunciante aveva sinuosi capelli azzurri e il viso arancione. Fu questo il mio primo habitat: una poltrona futurista – tirolese e una pittura metafisica”.

pierluigi calignano mondo mendinialessandro mendiniALESSANDRO MENDINI - IL DISEGNO INTITOLATO ALESSANDRO E MARIA - LA POLTRONA INCUBATRICEalberto savinio mondo mendinialessandro mendinialessandro mendini Peter-HalleyAlessandro MendiniMuseo di Groningen - Mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendiniMuseo di Groninge - Mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendiniMendini il cavatappi anna g di alessandro mendinialessandro mendinialessandro mendini cavatappi parrotil cavatappi anna g di alessandro mendinialessandro mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendinitavolino da caffe con oggetti di alessandro mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendinialessandro mendinimendinialessandro mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendinialessandro mendini 6alessandro mendini 7museo Groninger - designer alessandro mendinialessandro mendini 3alessandro mendini 4ALESSANDRO MENDINIalessandro mendini arte 6alessandro mendini arte 8alessandro mendini arte 7alessandro mendini arte 9alessandro mendini arte 5alessandro mendini 1alessandro mendini 2alessandro mendini 2alessandro mendinialessandro mendini alessandro mendini arte 4mendinialessandro mendinimuseo Groninger - designer alessandro mendiniAlessandro MendiniAlessandro MendiniMuseo di Groningen - Mendinipoltrona portaluppi

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...